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Testi per il web: copywriting e comunicazione aziendale

Nell’epoca delle immagini, i testi sono i veri padroni della rete. Ecco come prepararsi e quali tecniche utilizzare per creare testi funzionali e creativi.

Nell’era digitale, caratterizzata dalla crescente predominanza delle immagini e dei contenuti visivi, spesso ci si dimentica del potere intrinseco dei testi. In realtà sono loro i veri pilastri della comunicazione aziendale sul web. Sono i veicoli che trasportano messaggi, esplorano e preparano narrazioni, trasmettono informazioni essenziali ai consumatori.

Questo articolo esplorerà l’importanza fondamentale dei testi nella comunicazione aziendale e come il copywriting per il web può aiutare a creare contenuti efficaci, che si distinguono in un mondo dominato dalle immagini.
Ma non è tutto. I testi per il web vanno oltre la semplice comunicazione; giocano un ruolo cruciale nell’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO).

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La scelta delle parole giuste

Nel vasto panorama della comunicazione aziendale online, la selezione accurata dei set semantici – o dei gruppi di parole giuste – è fondamentale per stabilire una presenza distintiva. È il primo passo per creare una forte identità aziendale e una presenza costante dei visitatori su ogni sito web.

L’importanza delle parole chiave

Le parole chiave non sono solo termini casuali, ma rappresentano il cuore di un brand. Scegliere con cura i lemmi che ci rappresentano è un processo strategico che deve tener conto del tono aziendale, del settore in cui operiamo e del pubblico di destinazione. Queste parole rappresentano la nostra reale essenza, il DNA, il nostro set valoriale e di visione. Un vero tesoro!

Adattare le parole chiave

Le scelte di parole chiave possono variare ampiamente a seconda del settore. Nella moda, ad esempio, parole come “eleganza”, “stile”, “tendenze” e “timeless” potrebbero essere tra i lemmi principali, mentre nel design, termini come “innovazione”, “creatività” e “funzionalità” saranno quelli più utilizzati nei testi digitali delle aziende.

Ottimizzazione SEO

Nel secondo capitolo, esploreremo in dettaglio l’importanza dell’ottimizzazione SEO nei testi per il web e come questa pratica possa favorire una maggiore visibilità online.

L’importanza dell’ottimizzazione SEO

L’ottimizzazione SEO è un aspetto cruciale del copywriting per il web. Significa creare contenuti che siano fruibili per i motori di ricerca, per migliorare il posizionamento su Google e i suoi amici. Per approfondire l’argomento, ti suggerisco di rivedere il mio articolo precedente sul sito anitaponza.com

Ricorda che l’ottimizzazione SEO è un processo in continua evoluzione, e rimanere aggiornati sulle ultime tendenze è essenziale per il successo online.

kotler citazione

La creazione di testi persuasivi

Esistono nel copywriting delle speciali tecniche definite di persuasione, che si possono utilizzare per catturare l’attenzione del tuo pubblico e creare una connessione emotiva duratura tra il tuo brand e i consumatori.

Utilizzo delle “tecniche di persuasione” nei testi per il web

Le tecniche di persuasione rappresentano uno strumento cruciale nel copywriting per il web. Sono stratagemmi tecnici che includono l’utilizzo di elementi quali la scarsità, l’urgenza, la riprova sociale e la coerenza per convincere il target dell’unicità del tuo brand e dei suoi prodotti. Nel settore della moda, ad esempio, la creazione di un senso di esclusività può essere una strategia efficace per migliorare il posizionamento e per creare un’aura distintiva attorno al prodotto.

Creare una connessione emotiva tra brand e consumatori attraverso il copywriting

La creazione di una connessione emotiva è fondamentale per instaurare una relazione duratura tra il tuo brand e i consumatori. Nel settore della moda, del design e del lusso, questa connessione può essere particolarmente profonda. Ecco perché questa connessione è così importante:

  1. Fidelizzazione del cliente: quando i consumatori sviluppano un legame emotivo con un brand, diventano più fedeli. Sono più inclini a tornare per ulteriori acquisti e a mantenere una relazione a lungo termine con l’azienda. Questo porta a un flusso costante di entrate da parte di clienti affezionati.
  2. Differenziazione: nel mondo altamente competitivo della moda, del design e del lusso, la creazione di una connessione emotiva offre un vantaggio competitivo. I consumatori tendono a scegliere i brand con cui si sentono più in sintonia e con cui condividono valori e identità. Questo può aiutare il brand a distinguersi dalla concorrenza.
  3. Aumento del valore del cliente a lungo termine: i clienti che si sentono emotivamente connessi a un brand sono disposti a spendere di più e a investire di più nel tempo. Questo significa un valore a lungo termine più elevato per ciascun cliente, poiché continuano a supportare l’azienda e a effettuare acquisti ripetuti.
  4. Diffusione del passaparola: quando le persone si sentono emotivamente connesse a un brand, sono più propense a raccontare la loro esperienza positiva ad amici e parenti. Questo può portare a un effetto domino, aumentando la base di clienti e la popolarità del brand.
  5. Coinvolgimento del pubblico: la connessione emotiva incoraggia il coinvolgimento del pubblico. I clienti diventano ambasciatori del brand e partecipano attivamente attraverso commenti, condivisioni sui social media e partecipazione a eventi o iniziative promosse dall’azienda.
  6. Resilienza durante periodi difficili: In periodi di crisi o sfide, i brand con una forte connessione emotiva possono resistere meglio. I clienti fedeli sono più disposti a sostenere l’azienda in tempi difficili, riducendo l’impatto negativo delle fluttuazioni economiche o degli imprevisti.

Creare una connessione emotiva tra il brand e il non solo consolida una base di clienti fedeli ma anche contribuisce a una crescita sostenibile e alla costruzione di una reputazione positiva nel lungo periodo. Gli investimenti nella creazione di questa connessione sono spesso ampiamente ricompensati attraverso un aumento della lealtà dei clienti e un miglior posizionamento sul mercato.

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La narrazione del brand

Si parla molto di storytelling o di narrazione del brand: questa tecnica di scrittura non riguarda solo ciò che vendi, ma anche il percorso emotivo e di azioni che vuoi far compiere al tuo pubblico. Questo capitolo illustrerà come utilizzare il copywriting per creare una narrativa coinvolgente sulla base delle tecniche dello storytelling.

Comunicare l’identità del brand

La narrazione del brand è uno strumento potente per comunicare l’identità del tuo brand. Deve trasmettere non solo ciò che fai, ma anche chi sei e cosa rappresenti. Nel settore della moda, del design e del lusso, l’identità del brand è spesso legata a valori come l’eleganza, l’innovazione, la creatività e l’esclusività. Il copywriting riesce a trasmettere in modo efficace questi valori, costruendo una connessione con il pubblico.

Raccontare storie coinvolgenti

Le storie sono un mezzo potente per coinvolgere il pubblico. Creare racconti che catturino l’immaginazione dei consumatori è una delle strategie vincenti nel marketing contemporaneo. Per il fashion, è facile pensare a storytelling di artigianalità, di ispirazioni che guidano una collezione, di percorsi creativi che portano alla realizzazione di capi unici o esclusivi. Ne vediamo moltissimi esempi sui social, che sono uno dei mezzi in cui la narrazione di marca viene utilizzata maggiormente.

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La coerenza nella comunicazione

La coerenza non riguarda solo ciò che dici, ma anche come lo dici e come lo presenti al tuo pubblico. Questo capitolo tratteggia come utilizzare il copywriting per mantenere una comunicazione aziendale coesa e autentica.

Mantenere un tono consistente

La coerenza nella comunicazione richiede un tono consistente in tutti i messaggi aziendali. Nel settore fashion, ad esempio, Hermes – brand noto la sua eleganza ed esclusività – sceglie un linguaggio volutamente semplice ed essenziale, con terminologie però raffinate e un delicato gioco di parole. Questo suo tono di voce è coerente in ogni riga della sua comunicazione, dal sito alle newsletter, fino ai social e alle piccole frasi che accompagnano i capi. L’uso sapiente del copywriting riesce a creare veri capolavori di raffinatezza, che riescono a tratteggiare un brand con coerenza e costanza, rafforzandone l’immagine.

Utilizzare uno stile di scrittura uniforme

Un altro aspetto della coerenza è l’utilizzo di uno stile di scrittura uniforme. Questo include la scelta dei lemmi da utilizzare, un’architettura ben ponderata delle frasi e una grammatica sempre coesa. Nel settore della moda, del design e del lusso, uno stile di scrittura accurato e sofisticato è spesso essenziale. Utilizzeremo il copywriting per assicurarci che ogni messaggio rispetti lo stile e la qualità attesi.

Allineamento tra canali di comunicazione

La coerenza va oltre i singoli messaggi: tutti i canali di comunicazione devono essere inclusi, dal sito ai social, fino all’advertising e alle newsletter. Questo garantisce che il pubblico riceva un messaggio uniforme ovunque interagisca con il brand. In qualsiasi settore, l’allineamento tra canali è cruciale per creare un’immagine forte e distinta, che emerga dal mare magnum dei competitor.

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SEO copywriter freelance: testi perfetti per i motori di ricerca

Se il web è la nostra tela, il SEO copywriter ne è l’intrepido artista. Pennella contenuti con la passione di un artigiano, utilizzando come uniche armi a disposizione la tastiera e una potente preparazione tecnica, che gli permettono di rimbalzare con agio tra termini e sinonimi, trucchi per attirare l’attenzione e lampi creativi.

Ogni testo è un progetto su misura, per un pubblico non solo esigente ma sempre più targhettizzato. Per emergere nella massa di parole quotidianamente pubblicate, serve una cassetta degli attrezzi sempre pronta all’azione: in questo articolo scopriremo come creare contenuti che si adattino perfettamente ad ogni cliente, pensati per il mondo digitale e con un taglio specifico al mondo della moda e del lusso.

L’arte di farsi vedere online

Per comprendere meglio l’importanza del SEO copywriter, proviamo ad entrare nel cuore della SEO, per capire quanto e come i tuoi contenuti possano influire sulla visibilità online.

SEO: come essere rilevanti online

La SEO, acronimo di Search Engine Optimization, è l’insieme di strategie e tecniche utilizzate per migliorare la visibilità e la posizione di un sito web o di un contenuto nelle pagine dei motori di ricerca. È facile comprenderne l’importanza, pensando che ogni minuto Google riceve 5,7 milioni di richieste di query! Essere trovati online è la vera sfida per chiunque abbia un business, di prodotti o di servizi.
Senza la SEO, i nostri contenuti finirebbero in fondo alla Fossa delle Marianne del web, in un buio totale. Oblio e inutilità. Ma come fare a comparire tra i primi risultati delle serp? 

La SEO comprende un insieme di tecniche, ognuna delle quali ha il suo ruolo nel puzzle dell’ottimizzazione. Tra le principali:

  1. Ricerca delle parole chiave: Questo è il punto di partenza. Consiste nell’identificare le parole e le frasi che il tuo pubblico utilizza per cercare informazioni relative al tuo settore o ai tuoi contenuti.
  2. Ottimizzazione on-page: Questa tecnica riguarda l’ottimizzazione dei contenuti all’interno del tuo sito web. Include l’uso strategico delle parole chiave nei titoli, nei sottotitoli e nel testo, oltre a una struttura e una formattazione ben definite.
  3. Link building: Questa tecnica mira a ottenere link da altri siti web di qualità che puntano al tuo. I motori di ricerca considerano questi link come voti di fiducia, aumentando così la tua autorità online.
  4. Ottimizzazione tecnica: Questo aspetto riguarda l’ottimizzazione tecnica del tuo sito web, compreso il caricamento veloce delle pagine, la corretta struttura del sito e la compatibilità con i dispositivi mobili.
  5. Contenuti di qualità: La creazione di contenuti informativi, utili e di alta qualità è fondamentale per attirare e coinvolgere il tuo pubblico. Può includere articoli, guide, video e altro.
  6. Analisi e monitoraggio: la SEO richiede un costante monitoraggio delle performance e delle metriche del sito per apportare miglioramenti o correzioni. Strumenti come Google Analytics sono essenziali a questo scopo.
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Scrivere all’altezza delle aspettative dei motori di ricerca

La danza delle parole chiave: trovare e usare parole chiave efficaci

La ricerca delle parole chiave è il punto di partenza per una creazione di testi che portino al successo. È come scegliere la brugola giusta: se è della dimensione sbagliata, per quanto sforzo facciamo, non riusciremo mai ad aggiustare nulla. Ma come si fa questa ricerca in modo efficace?

La ricerca delle parole chiave è una vera e propria scienza e si basa su un’analisi di dati. Per fortuna, ci sono strumenti appositamente progettati per semplificare la ricerca delle parole chiave più pertinenti e rilevanti per ciascun business. Uno dei più noti è il Google Keyword Planner, che ti consente di scoprire il volume di ricerca e la concorrenza per diverse keyword. Puoi anche esplorare le “ricerche correlate” che ti suggerisce, per ottenere ulteriori idee. Ma ce ne sono molti altri, gratuiti e a pagamento. Ne elenco qui sotto i principali attualmente disponibili:

Ricorda che l’obiettivo non è solo trovare le parole chiave più popolari ma anche quelle più rilevanti per il tuo pubblico e la tua nicchia di mercato. Se non hai familiarità con gli strumenti digitali o non hai tempo per dedicarti a studiare i principi della SEO ti suggerisco di rivolgerti a specialisti del settore: con un investimento contenuto avrai a disposizione tutte le keyword necessarie ad ottimizzare il tuo sito, con le indicazioni di metriche aggiornate e tanti altri suggerimenti che solo chi macina dati ogni giorno riesce ad evidenziare.

L’arte della selezione

Una volta raccolta la tua serie di potenziali parole chiave, è tempo di selezionare quelle più adatte ai tuoi contenuti. Qui entrano in gioco equilibrio e strategia, per trovare un corretto equilibrio tra il volume di ricerca (quante persone cercano quella parola chiave) e la competizione (quante altre pagine stanno cercando di classificarsi per la stessa parola chiave).

La ricerca delle parole chiave è un passaggio cruciale nella creazione di contenuti SEO efficaci. Usando gli strumenti giusti e seguendo una strategia oculata, potrai posizionarti in modo strategico nel grande universo del web.

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Il lato umano della SEO: coinvolgere e fidelizzare

Il potere delle storie: raccontare con eleganza


Nel mondo della SEO, il copywriting va oltre la semplice ottimizzazione per i motori di ricerca. Si tratta di coinvolgere il pubblico attraverso la potenza delle storie raccontate con eleganza. Le narrazioni coinvolgenti sono un mezzo straordinario per stabilire una connessione profonda con l’audience e lasciare un’impronta duratura nella mente dei lettori.

Le storie sono veicoli potenti per trasmettere messaggi, emozioni e concetti complessi. Quando scrivi contenuti SEO puoi sfruttarne il potere per creare un’esperienza coinvolgente per il tuo pubblico.

Ma come si racconta con eleganza? L’arte del copywriting SEO sta nell’equilibrio tra la tecnica e la creatività. Devi essere in grado di selezionare le parole giuste, quelle che catturano l’immaginazione e creano un’immagine vivida nella mente del lettore. Ecco alcuni suggerimenti:

  1. Immagini vivide: utilizza descrizioni dettagliate e parole evocative, per per dipingere immagini vivide nella mente dei tuoi lettori. Questo è particolarmente efficace nel settore della moda e del lusso, dove la visualizzazione è fondamentale.
  2. Emozioni autentiche: le storie coinvolgenti evocano emozioni autentiche. Parla di passione, desiderio, gioia, bellezza, volontà di emergere o invidia, giocando con lo spettro più ampio delle emozioni che si adattano al tuo contenuto. Il pubblico deve sentirsi connesso a livello emotivo.
  3. Personaggi coinvolgenti: introduci personaggi intriganti nei tuoi racconti, dal creatore di gioielli al designer, fino al manager appassionato. Fai emergere le loro personalità e le loro storie.
  4. Mistero e curiosità: utilizza l’elemento del mistero per mantenere il pubblico coinvolto. Incoraggia la curiosità, spingendo i lettori a volerne sapere di più.
  5. Eleganza nella scrittura: la scelta delle parole è di importanza fondamentale. Se scrivi di moda o design il linguaggio è la tua arma vincente. Terminologie raffinate, elegante, le metafore o le similitudini aggiungono un tocco di classe ai tuoi contenuti.
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Call to Action (CTA) persuasive e brevi

Un elemento cruciale del copywriting SEO efficace è la creazione di Call to Action (CTA) che siano brevi ma altamente efficaci. Le CTA sono il ponte tra un contenuto coinvolgente e l’azione desiderata, come un acquisto, una registrazione o una condivisione.

Per creare CTA funzionali ed eleganti possiamo tenere conto di queste indicazioni:

  1. Usa un linguaggio persuasivo, che inciti all’azione senza essere invadente. Evita frasi dirette come “Acquista ora!” e preferisci approcci più delicati come “Scopri di più” o “Esplora la collezione.”
  2. Messaggio chiaro e diretto: nonostante la brevità, il messaggio deve essere chiaro e diretto. Il lettore deve capire immediatamente cosa ci si aspetta da lui. Ad esempio, se stai promuovendo una nuova collezione di moda, un CTA come “Scopri la nuova collezione” è breve ma inequivocabile.
  3. Benefici in evidenza: metti in risalto i benefici che il lettore otterrà seguendo il CTA. Ad esempio, “Unisciti a noi per accesso esclusivo alle offerte speciali” mette in evidenza il vantaggio per il lettore.
  4. Design accattivante: il design della CTA è importante. Deve essere visivamente attraente e ben posizionato all’interno del contenuto, in modo da catturare l’attenzione senza interrompere la lettura.
  5. Personalizzazione: utilizza la personalizzazione quando possibile. Ad esempio, “Benvenuto, [Nome del Lettore], esplora la nostra selezione esclusiva” crea un’esperienza più coinvolgente.
  6. Feedback visivo: assicurati che la CTA cambi visivamente quando il mouse si avvicina o ci passa sopra. Questo effetto può indicare chiaramente che il CTA è interattivo.

L’obiettivo è creare CTA che siano persuasive e invitino l’azione in modo discreto e raffinato. Questo approccio è particolarmente rilevante nel settore della moda e del lusso, dove l’immagine e lo stile sono di primaria importanza.

Nel mondo del copywriting SEO, la creazione di un network di link di alta qualità e il coinvolgimento dell’audience attraverso i social media sono strategie fondamentali. I backlink rappresentano un voto di fiducia da parte di altri siti web, mentre le condivisioni social diffondono i tuoi contenuti a un pubblico più ampio.

I backlink da siti autorevoli e rilevanti sono una parte essenziale della SEO. Ma come ottenerli nel settore della moda e del lusso? Una strategia efficace consiste nel creare contenuti di alta qualità che siano degni di citazione da parte di altri siti. Puoi anche collaborare con influencer del settore per ottenere link autorevoli. Inoltre, assicurati di rispettare le linee guida etiche della SEO e di evitare pratiche di link building non etiche.

I social sono il luogo ideale per coinvolgere il pubblico nel settore della moda. Crea contenuti interessanti e visivamente accattivanti che incoraggino la condivisione. Utilizza le piattaforme social per interagire con i tuoi follower, rispondendo alle domande e creando una comunità attiva.

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Ottimizzazione tecnica del tuo sito web: la chiave per l’eccellenza

L’ottimizzazione tecnica del tuo sito web è il fondamento su cui poggiano tutte le tue iniziative di copywriting SEO. Un sito ben strutturato e tecnicamente efficiente è essenziale per garantire un’esperienza impeccabile. Questo comprende una velocità di caricamento delle pagine fulminea, una struttura chiara e intuitiva del sito e la piena compatibilità con i dispositivi mobili.

Perché è importante? I motori di ricerca premiano i siti web che offrono un’esperienza utente di alta qualità. I siti veloci, ben organizzati e facilmente navigabili ottengono un punteggio più alto nelle classifiche di ricerca. Inoltre, nel settore della moda e del lusso, l’aspetto visuale e la fruibilità del sito sono cruciali. Un sito web che carica rapidamente e si adatta perfettamente a schermi di diverse dimensioni è un vantaggio competitivo.

Se sei un copy e la parte più tecnica del sito ti è oscura, rivolgiti ad un tecnico professionista: se l’estetica è fondamentale, l’ottimizzazione tecnica è la chiave per l’eccellenza online.

Analisi e monitoraggio: l’occhio vigile della tua strategia SEO

Nel mondo sempre mutevole della SEO, l’analisi e il monitoraggio costanti sono come un faro che guida la tua strategia. La SEO richiede un approccio dinamico in cui le performance e le metriche del sito sono scrutinati attentamente per apportare miglioramenti e correzioni in tempo reale. Strumenti come Google Analytics diventano tuoi alleati indispensabili in questa impresa.

Ma perché è così cruciale? L’analisi e il monitoraggio regolari consentono di:

  • Valutare l’efficacia: confrontando i dati delle performance con gli obiettivi prefissati, puoi valutare quanto bene stia funzionando la tua strategia. Questo ti permette di identificare ciò che sta dando i migliori risultati e ciò che potrebbe richiedere ulteriori miglioramenti.
  • Rilevare i cambiamenti: il mondo della SEO è in costante evoluzione. Algoritmi dei motori di ricerca, tendenze del settore e comportamenti degli utenti cambiano. Monitorando costantemente le metriche, puoi individuare rapidamente qualsiasi cambiamento e adattare la tua strategia di conseguenza.
  • Identificare opportunità: l’analisi dei dati può rivelare opportunità inaspettate. Potresti scoprire che alcune parole chiave o contenuti generano un interesse crescente, aprendo la strada a nuove strategie o focus.

Google Analytics è uno strumento potente che fornisce un quadro completo delle attività del tuo sito web. Puoi tracciare il traffico, le conversioni, il comportamento degli utenti e molto altro. Con questi dati a disposizione, puoi prendere decisioni informate per migliorare la tua strategia di copywriting SEO.

il copy

Il mondo del copywriting SEO nel settore della moda e del lusso è una danza sofisticata tra creatività e strategia. Creare contenuti coinvolgenti richiede una profonda comprensione delle parole chiave, una efficacia compatta nelle CTA e una padronanza delle tecniche di ottimizzazione. Unite ad una corretta valutazione delle metriche e delle funzionalità tecniche del sito.

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Vendere su Amazon: la guida completa per gli e-commerce

Nel vasto panorama dell’e-commerce, dove le opportunità di successo sono affascinanti quanto complesse, emerge una piattaforma che brilla come un diamante nel mercato digitale: Amazon. Immagina un mondo dove milioni di potenziali acquirenti si riuniscono ogni giorno, affamati di nuovi prodotti, di tendenze e di storie. Questo mondo è Amazon, un universo digitale che ha trasformato definitivamente il modo in cui facciamo shopping.

Ma come fare per entrare in questo affollato mercato digitale mantenendo la propria identità e distinguendosi tra i milioni di prodotti proposti? Questa è la sfida cui cerchiamo di risponderti con questa guida, un’analisi per quanto possibile completa di opportunità e difficoltà da affrontare.
In un contesto in cui la competizione è feroce, è necessario avere:

  • un prodotto dalle caratteristiche eccellenti
  • una strategia ben definita
  • una comprensione approfondita del mondo di Amazon
  • un approccio che sia allo stesso tempo accattivante e strategico

Soprattutto, devi avere la passione per ciò che vendi, che sia moda, design o qualsiasi altro tipo di prodotto.

Vendere su Amazon è molto più di un semplice atto di commercio. È un’arte che richiede creatività, abilità strategiche e un impegno costante per eccellere. Proviamo qui a farti immergere in un universo dai contorni infiniti, esplorando il modo migliore per trasformare un’idea in un una redditizia attività di e-commerce. Ci vuole indubbiamente impegno, ma le ricompense sono immense. 

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L’ecosistema di Amazon

Il Ruolo Centrale di Amazon nell’e-commerce

Amazon è il fulcro dell’e-commerce globale, un gigante che ha ridefinito il modo in cui i consumatori acquistano prodotti in tutto il mondo. Fondato da Jeff Bezos nel 1994 come un modesto negozio online di libri, Amazon si è trasformato in un ecosistema completo di vendita al dettaglio, con un assortimento di prodotti che spazia dalla moda all’elettronica, dai prodotti per la casa alla bellezza.

Differenze tra il Marketplace e l’Amazon Store

Amazon offre due principali opportunità per i venditori: il Marketplace e l’Amazon Store. Nel Marketplace, i venditori possono listare i loro prodotti direttamente sulla piattaforma Amazon e beneficiare della vasta base di clienti. D’altro canto, l’Amazon Store consente ai venditori di creare un’esperienza di shopping personalizzata, simile a un sito web autonomo, che riflette il proprio marchio e offre un controllo più completo sull’esperienza dell’acquirente. La scelta tra queste opzioni dipenderà dalla tua strategia e dagli obiettivi di brand.

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I vantaggi di vendere su Amazon

Ampia Base di Clienti e Visibilità Globale

Uno dei vantaggi più straordinari di vendere su Amazon è l’accesso a una base di clienti enorme e diversificata. Milioni di acquirenti visitano Amazon ogni giorno alla ricerca di prodotti di ogni genere. Questa visibilità globale offre un potenziale di vendita senza precedenti, che può fare la differenza per i venditori di moda e lifestyle che desiderano raggiungere un pubblico ampio e internazionale. Ovviamente dovremo lavorare su un preciso target di riferimento, e creare dei contenuti che siano facilmente ‘trovabili’ dai nostri potenziali consumatori.

Facilità di Gestione Logistica tramite Fulfillment by Amazon

Amazon offre un servizio di logistica eccezionale chiamato Fulfillment by Amazon (FBA), che semplifica notevolmente la gestione degli ordini, la spedizione e il servizio clienti. I venditori possono inviare i loro prodotti a magazzini Amazon, e l’azienda si occupa della spedizione, dell’imballaggio e del servizio clienti. Questo non solo semplifica la gestione delle operazioni quotidiane ma anche aumenta la fiducia degli acquirenti, poiché FBA garantisce spedizioni rapide e affidabili. 

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Preparare il terreno per il successo: la strategia

Identificare i prodotti di moda e lifestyle adatti ad Amazon

Prima di entrare in profondità nella vendita su Amazon, è fondamentale identificare i prodotti che sono adatti a questo mercato. Considera la domanda, la concorrenza e il potenziale di profitto. Prodotti unici, di buona qualità e che rispondano a esigenze specifiche possono avere un notevole impulso nelle vendite tramite Amazon.  Soprattutto nella moda, è importante valutare la stagionalità e la disponibilità dei prodotti coerenti con il periodo dell’anno, per evitare di ‘uscire’ dall’interesse dei consumatori.

La ricerca delle parole chiave per una presenza competitiva

La parte cruciale della strategia di prodotto su Amazon è la ricerca delle parole chiave. Investi tempo nell’identificare le parole chiave pertinenti per i tuoi prodotti, in particolare quelle utilizzate dai potenziali acquirenti durante la ricerca. Utilizza strumenti di ricerca per trovare termini rilevanti e incorporali nei titoli, nelle descrizioni e nelle schede prodotto per migliorare la visibilità e la posizione nei risultati di ricerca. Senza queste, il rischio è di rimanere ‘invisibili’, immersi in un oceano di prodotti da cui è impossibile emergere.

Ottimizzazione delle pagine dei prodotti: creare titoli e descrizioni accattivanti e informativi

Il copywriter si occupa anche di questo: creare titoli e descrizioni per ciascun prodotto che risultino accattivanti, pertinenti e interessanti. Ovviamente dovremo utilizzare le parole chiave principali e comunicare immediatamente il valore del prodotto. Dovremo utilizzare un tono di voce informativo, una scrittura chiara e leggibile da tutti, rispondendo alle principali domande del cliente e mettendo in evidenza i vantaggi competitivi del prodotto. Per i prodotti di moda, è essenziale includere dettagli sulla taglia, il materiale e le istruzioni di lavaggio e cura.

L’importanza delle immagini di alta qualità per prodotti di moda

Le immagini dei prodotti sono il primo impatto visivo con i potenziali acquirenti. Per i prodotti di moda e lifestyle, le immagini devono essere di alta qualità, mostrare il prodotto da diverse angolazioni e possibilmente indossato.
Investi nella fotografia professionale per catturare la bellezza e i dettagli dei tuoi prodotti. Le immagini di alta qualità aumentano la fiducia dei clienti e possono portare a una maggiore conversione.

Un piccolo video potrebbe mostrare non solo i dettagli ma anche il fit dei capi una volta indossati, la morbidezza e la fluidità del tessuto, un’ipotesi di abbinamento con accessori coordinati. Tutto questo invita all’acquisto, avvicinando sempre più il vostro impegno al successo finale.

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La tua operazione di vendita su Amazon: gestione dell’inventario

Pianificazione degli stock e gestione dei rifornimenti

La gestione dell’inventario è una parte fondamentale del successo su Amazon. Pianificare con attenzione gli stock è essenziale per evitare situazioni di esaurimento o sovrastoccaggio. Per i prodotti di moda, è importante considerare le stagioni e le tendenze. Monitora costantemente le scorte e pianifica rifornimenti in anticipo per evitare interruzioni nella disponibilità dei tuoi prodotti.

Considerazioni sull’Inventario stagionale per la moda

Nel settore della moda, la stagionalità gioca un ruolo cruciale. Pensa a come adattare il tuo inventario alle diverse stagioni e alle festività. Ad esempio, preparati per offrire abbigliamento estivo già alla fine dell’inverno, sfruttando le occasioni primaverili e le occasioni festie per proporre look da utilizzare nelle prime gite di stagione. Una buona pianificazione anticipa le domande dei clienti: prova ad utilizzare le stesse strategie di consegna che hai con il mondo retail. 

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Strategie di prezzo e promozione

Utilizzo di offerte speciali e promozioni per stimolare le vendite

Amazon offre varie opzioni per promuovere i tuoi prodotti. Puoi utilizzare offerte speciali, sconti temporanei o promozioni per attirare l’attenzione degli acquirenti. Le promozioni flash possono essere particolarmente efficaci nel generare un senso di urgenza tra i clienti. Tuttavia, pianifica attentamente queste offerte per evitare di danneggiare la tua redditività a lungo termine.

Monitorare la concorrenza per tariffe competitive

La concorrenza su Amazon è intensa. È importante monitorare costantemente i prezzi e le offerte dei tuoi benchmark. Utilizza strumenti di tracciamento dei prezzi per rimanere competitivo senza compromettere il tuo margine di profitto. Mantieni l’attenzione sui feedback dei clienti per adattare la tua strategia di pricing e migliorare continuamente l’esperienza del cliente.

Fidelizzare i clienti

Un eccellente servizio clienti: rispondere prontamente alle domande e risolvere i problemi

Un servizio clienti di alta qualità è fondamentale per la fidelizzazione. Struttura un Servizio Clienti che risponda prontamente alle domande e alle preoccupazioni dei clienti e sii sempre disponibile per aiutarli. Una risoluzione rapida ed efficace dimostra attenzione e impegno nel migliorare la shopping experience. Ovviamente, cortesia e professionalità sono fondamentali. Se non hai a disposizione personale che possa aiutarti, mantieni come impegno giornaliero il controllo e la risposta ai diversi messaggi. Una relazione onesta e chiara con i prospect – potenziali clienti – è l’arma vincente in un mondo fatto di bot e risposte automatiche.

La gestione delle recensioni e del feedback degli acquirenti

Le recensioni dei clienti hanno un impatto significativo sulla tua reputazione su Amazon. Nella tua strategia devi prevedere un metodo per incentivare i tuoi consumatori a lasciare recensioni genuine, rispondendo a tutti i messaggi, positivi o negativi che siano. I feedback servono a creare una relazione solida e duratura, ma anche a migliorare i tuoi prodotti o servizi per andare incontro a nuove esigenze.

Espansione e diversificazione: esplorare nuove categorie di prodotti per ampliare l’offerta

Per espandere il tuo business su Amazon, considera l’opportunità di aggiungere nuove categorie di prodotti al tuo inventario. Ad esempio, se ti sei specializzato in pantaloni, potresti esplorare l’aggiunta di capospalla o maglie. O di accessori per completare i look proposti. La diversificazione ti aiuta a raggiungere un pubblico più ampio, espandendo il tuo business e creando un vortice di ‘positive vibes’ intorno al tuo brand.

Sei pronto? Ora tocca a te

Ora è il momento di mettere in pratica ciò che hai imparato. La vendita su Amazon è un percorso continuo, e il successo richiede impegno e adattabilità. Sii aperto a sperimentare nuove strategie, a monitorare i risultati e a migliorare costantemente. La comunità di esperti e venditori su Amazon può aiutarti a rispondere ai tuoi quesiti, ma meglio ancora è affidarsi all’aiuto di professionisti in grado di guidarti in ogni fase del tuo nuovo business.

Concludo questa guida sperando che tu abbia acquisito le competenze necessarie per eccellere nella vendita su Amazon, sia che tu offra prodotti di moda, design, lusso o qualsiasi altro settore. Rendi il tuo viaggio su Amazon un successo duraturo e gratificante.

Blog di moda

I blog di moda più seguiti? Ecco i top 7 dello stile.

Benvenuti nel mondo affascinante dei blog di moda, dove l’arte dell’abbigliamento e lo stile incontrano l’innovazione digitale e l’influenza online. In questo articolo esploreremo i 7 blog di moda più seguiti a livello internazionale, che si sono guadagnati la fiducia di un vasto pubblico di esperti con un lavoro certosino sviluppato con dedizione e visione critica della moda. Uno sguardo privilegiato sullo stile e una fonte inesauribile di trend, non solo per il tuo guardaroba ma per attingere a piene mani alla cultura contemporanea rielaborata, rivista e trasmessa dal mondo fashion.

I blog di moda di riferimento

Autorevoli, dirompenti, a volte disruptive: i blog di moda più seguiti sono voci influenti nel settore, al punto da catalizzare l’attenzione degli stessi stilisti. Seguirli è un modo per restare sempre aggiornati sui trend emergenti, ma anche sulle novità esclusive e sui gossip più succosi.

  1. The Blonde Salad
  2. Leonie Hanne
  3. The Sartorialist
  4. The Coveteur
  5. Into The Gloss

1.    The Blonde Salad 

Il blog di moda The Blonde Salad, fondato da Chiara Ferragni, è uno dei punti di riferimento per gli appassionati di moda in tutto il mondo. Chiara – grazie al suo stile personale unico – condivide consigli di stile, outfit del giorno e approfondimenti su eventi di moda di livello internazionale. Con oltre 17 milioni di follower su Instagram, The Blonde Salad è un must ormai ben conosciuto per chiunque voglia rimanere al passo con le ultime tendenze.

2.    Leonie Hanne

Chi segue Leonie Hanne ama lo chic parigino con il tocco tedesco contemporaneo. Bella e stilosa, è seguita da più di 2 milioni di follower su Instagram, e il suo blog https://leoniehanne.com/ è aggiornato con i prodotti più trendy e i suggerimenti di quando, come e dove indossarli. Il suo segreto è un mix sapiente di generi, per look mozzafiato che attirano gli sguardi ammirati sia degli amanti dello charme “à la française” che dello stile urban contemporaneo teutonico.

3.    The Sartorialist

Scott Schuman, fotografo di moda e fondatore di The Sartorialist, ha cominciato a fotografare la gente di New York perché sfoggiava look interessanti ed esprimeva un certo stile. Attraverso i suoi scatti street style, Schuman cattura oggi momenti autentici di moda nelle strade di tutto il mondo.

The Sartorialist offre una prospettiva unica e ispiratrice su come la moda si manifesta nella vita quotidiana delle persone. Ogni immagine racconta una storia e ti invita a esplorare la diversità degli stili e delle culture che si incontrano per creare un mosaico di espressione individuale.

4.    The Coveteur 

The Coveteur è un blog di moda che offre un’intima prospettiva degli armadi di celebrità, stilisti e influencer. Attraverso fotografie bellissime e interviste esclusive, The Coveteur ti porta dentro i guardaroba più glamour del mondo. Un occhio limpido e un’estetica essenziale che scovano manie, tesori, dettagli nascosti da scoprire un articolo dopo l’altro.

5.    Into The Gloss 

Into The Gloss è una fonte essenziale per gli amanti della bellezza e della moda. Questo blog si concentra sugli aspetti più ricercati del settore, fornendo recensioni di prodotti di bellezza, tutorial di trucco e interviste con esperti del settore. Dallo skincare all’hairstyling, Into The Gloss è la guida ideale per attraversare i tempi con una beauty routine a prova di flash.

6.   The Atlantic Pacific 

Blair Eadie è l’autrice del fashion blog The atlantic pacific: vive in California ed è direttore del merchandising del brand Tory Burch, un altro colosso del fashion system. Il suo stile coglie il meglio della cool attitude della East Coast e della raffinatezza che si respira nella Grande Mela. Seguita da oltre 1,4 milioni di follower su Instagram, è una vera protagonista del mondo della moda. E della comunicazione.

7.   Gala Gonzales 

Fondatrice del sito Amlul, Gala Gonzales coniuga spirito spagnolo con un tocco regale rubato all’estetica londinese. Modella, DJ e fashion blogger, sfiora con giocosità lo stile iberico e lo traduce in look eye catching con il tocco di noblesse targata UK. Ha fondato con lo zio Adolfo Domínguez una linea di abbigliamento ed è stata scelta come modella per brand internazionali, da Loewe a Mango passando per H&M. Su Instagram conta più di un milione di follower, e li merita tutti.

Aggiornati, divertiti, informati

I blog di moda sono diventati una risorsa indispensabile, sia per gli appassionati che per i professionisti del settore. Agli indirizzi citati dobbiamo aggiungere per correttezza e per profondità di preparazione le vere bibbie della moda, dal sito di Vogue a quello di Harper’s Bazaar, passando a Business of Fashion quando abbiamo bisogno di interviste, novità o insight nel mondo professionale.

Sfilata Dior 2023

Chi è e cosa fa il copywriter specializzato nel lusso

Le competenze di un copywriter, la preparazione di uno specialista del lusso: un mix scoppiettante di marketing e paillette.

Mi sono data un titolo difficile questa volta: definire chi è un copywriter oggi è davvero un’impresa non semplice, e farlo aggiungendo a fianco la parola lusso risulta ancora più complesso. Possiamo restringere il campo dicendo che il copywriter è quel professionista dedicato alla scrittura, sia essa per l’advertising offline o online, sia per tutti i media digitali che necessitano di contenuti: dai siti ai blog, dai social alle newsletter fino ad arrivare agli e-commerce.

Il copywriter si dedica con grande flessibilità e pazienza al suo ruolo, passando leggero sopra alla confusione di competenze e proiettato con serenità a interpretare – con i termini più appropriati – l’identità di un brand, qualsiasi sia il brief da risolvere.

Valentino haute couture
Sfilata Valentino haute couture 2023

Io, una copywriter che ama il lusso

Per quanto mi riguarda, occuparsi dei testi digitali come copywriter lusso è un sorprendente equilibrio tra il mio passato, il mio presente e un pizzico di futuro. Ho respirato lusso per tanti anni, in azienda; ho ammirato, invidiato, guardato con gli occhi a cuore tanti abiti e accessori che toccavo con mano lieve come per timore di spezzare un incantesimo. Il mio amore per la moda si rivela essere più una passione per una forma d’arte, di artigianalità altissima, più che il gioco delle tendenze stagionali dal sapore commerciale-vendita-fast fashion.

Sarò anche obsoleta, ma quando vedo alcune sfilate di haute couture non posso che incantarmi beata, ammirando le ore di lavorazione, le dita magiche delle prémiere, il cuore grande di chi dedica intere settimane ad un pezzo unico, fatto più di poesia che di tessuto.

Ricami Dior
Ricami sfilata Dior 2022

Competenze tecniche e dettagli pratici

Specializzarsi è importante

Impossibile scrivere di qualcosa di così specifico senza avere una preparazione più che seria: per fare i copywriter del lusso, bisogna saperlo riconoscere, capire, raccontare ed esaltare. Questo include la storia della moda e del design di lusso, le tendenze attuali e passate e una comprensione delle differenze tra i vari brand e i loro mondi. Saper riconoscere e descrivere le caratteristiche dei materiali pregiati o l’esclusività di alcune lavorazioni è parte integrande della professionalità

Conoscenza approfondita del settore

Bisogna essere parte della dinamica delle collezioni per poter svelare come e dove l’architettura di una sfilata prende forma, quali sono i ruoli e i tempi delle diverse figure, cosa cambia tra prototipi e campionari, tra creatività haute couture e collezioni pret-à-porter. Insomma vivere dentro il cuore pulsante del business è un requisito fondamentale per poter esprimere al meglio il valore di un prodotto.

E ovviamente, possedere uno spiccato senso estetico che possa guidare come un faro nel mare magnum delle parole. Perché la stessa bellezza che gli occhi vedono nelle immagini, deve essere trasmessa ad un testo e percepita dal cuore.

Dior
Sfilata Dior 2023

Parole, lingue, stile

Ogni brand ha il suo tono di voce, un’identità verbale e una personalità cui attenersi con attenzione. Per quanto riguarda il lusso, i testi creati dai copywriter devono seguire regole precise ma super flessibili.
Ai termini e alle espressioni che ogni brand non vuole vengano utilizzati – perché considerati lontani dalla propria esperienza – spesso si affiancano parole da inserire nei testi proprio per definire una perfetta coerenza con il resto della comunicazione. Via libera quindi alla creatività, alle figure retoriche e a giochi di parole che esaltano la bellezza. Ma dentro regole ferree su quantità e qualità dei lemmi.

Il lusso parla una lingua tutta sua. Inglesismi e francesismi sono ammessi con grazia e parsimonia: nel lusso essere stranieri o utilizzare con familiarità più di una lingua è considerato totalmente chic, quindi apprezzato. Il copywriter si può allora divertire con allitterazioni e giochi di senso che l’italiano non possiede, per titoli ad effetto che mescolano più di un linguaggio.

Capacità di adattamento e aggiornamento

Il settore del lusso è in continua evoluzione, quindi è fondamentale che il copywriter rimanga aggiornato sulle ultime tendenze e innovazioni. Questo include non solo la moda e il design, ma anche le strategie di marketing, le tecnologie emergenti nel settore e i cambiamenti nei gusti e nelle preferenze dei consumatori. Dall’intelligenza artificiale alla sostenibilità, dalle nuove tecnologie allo sviluppo di filati speciali, non si può presentarsi impreparati ai blocchi di partenza della moda e del lusso.

Ricami
Artigianalità e lusso: i ricami a mano

Strategie di marketing e branding per il lusso: il tocco del copywriter

L’arte della narrazione

Nel regno scintillante del lusso, creare una narrazione non è semplicemente raccontare una storia: è l’arte di tessere un’esperienza sensoriale attraverso frasi e parole scelte con cura. Non faremo solo descrizioni di prodotti ma creazioni di emozioni, trasmissioni di esperienze, sogni, promesse di esclusività. Questa narrazione è essenziale per creare un legame emotivo con il cliente, elevando il prodotto da oggetto a simbolo di uno stile di vita aspirazionale.

Personalizzazione ed esclusività

Il lusso vive di unicità. Personalizzazione ed esclusività sono i due pilastri su cui si fonda ogni percezione del lusso. I testi devono trasmettere questa esclusività, utilizzando un linguaggio che non sia solo descrittivo ma comunichi la ricchezza dell’esperienza che si va ad offrire. Parole distillate possono evocare un senso di appartenenza a un gruppo esclusivo, riservato a coloro che non solo desiderano il meglio ma anche qualcosa di unico.

Il linguaggio visivo e sensoriale

In un mondo dove l’immagine è sovrana, il copywriting per il lusso deve parlare anche ai sensi. Descrivere un prodotto in termini di sensazioni, odori, texture e colori crea un’immagine vivida nella mente del consumatore. Parole che evocano la morbidezza della seta, la rifrazione infinita della luce in una pietra o il touch ricco di una pelle pregiata possono trasformare un testo in una vera esperienza sensoriale.

lusso dior
Sfilata Dior 2017

La coerenza del brand

Nel lusso, la coerenza del brand è vitale. Ogni frase, ogni parola scelta, deve riflettere e rafforzare l’identità del brand. Il tono, lo stile e il vocabolario devono essere in perfetta armonia con l’immagine del brand, mantenendo un equilibrio tra tradizione e innovazione, tra classico e moderno, tra riservatezza e appariscenza.

L’influenza dei Social Media

Nell’era digitale, i social media giocano un ruolo cruciale nel marketing, del lusso come di ogni altro prodotto. Il copywriter deve sapere come adattare la voce del brand ai diversi canali, mantenendone vivida l‘aura di esclusività ed eleganza, adottando un approccio che risuoni armoniosamente con il pubblico di ogni piattaforma. La sfida è mantenere l’aura di prestigio pur rimanendo accessibili e coinvolgenti.

Un’Arte Sartoriale

Il copywriting nel settore del lusso è un’arte sartoriale, che richiede una profonda comprensione del brand, un acuto senso estetico e la capacità di raccontare storie che catturino l’immaginazione del pubblico. È il fil rouge che unisce il cliente al mondo del lusso, rendendo ogni prodotto non solo un acquisto, ma un’esperienza indimenticabile.

Se sei un manager che cerca un copywriter specializzato nel lusso o nella moda, contattami. Possiamo valutare insieme quali sono le necessità della tua azienda e trovare le strategie migliori per rendere unica la tua comunicazione.

Clicca sul pulsante qui sotto per contattarmi o chiedere un preventivo.

ecommerce copywriter

Ecommerce copywriter: scrivere per il commercio elettronico

Perché il copywriter ecommerce è importante per una buona riuscita della vendita online.

Un sito, una landing page o ancora meglio un ecommerce riescono a dare una spinta esponenziale ad ogni business, soprattutto alle start up o alle imprese locali. Per guidare il cliente attraverso le pagine e convincerlo a schiacciare il pulsante “Acquista” sono necessari una strategia ben ponderata, una struttura a prova di usabilità e contenuti scritti bene da un copywriter professionista.

Le strategie principali per un ecommerce che funziona

Un sito ecommerce non è un semplice catalogo digitale, ma un ecosistema complesso e interattivo, in cui il cliente entra per dare una risposta ad una sua necessità. Questo è il punto di partenza per elaborare una strategia davvero funzionale e redditizia, qualsiasi sia il prodotto in vendita. Nel caso dell’abbigliamento è fondamentale sapere quanti capi sono disponibili, quale la struttura di collezione, quali i punti di forza e il target di riferimento. Solo con queste informazioni si potrà creare un’alberatura a prova di UX.

L’utente al centro: la UX 

L’usabilità non riguarda solo la struttura del sito ecommerce, ma tutta la strategia che lo sorregge. L’utente finale e il suo comportamento sono la spinta principale per creare percorsi funzionali, semplici, facilmente comprensibili da chiunque.

In questo sono indispensabili una professionalità dedicata, molta sensibilità e un copywriter ecommerce che riesca a trasformare informazioni fredde e imperative (guarda, scopri, clicca) in un’esperienza calda e piacevole. Non sempre è facile, ma quando la usabilità è ben fatta, i risultati si vedono e resistono a lungo.

I testi, micro, brevi o lunghi che siano, guidano il consumatore attraverso uno spazio virtuale in cui essere accolto e trovare una risposta a quella necessità espressa nel motore di ricerca. Solo in questo modo sarà naturalmente convogliato verso il carrello finale.

Content management: i prodotti giusti, al posto giusto

Un approccio corretto al content management può fare la differenza tra un sito ben fatto e un sito performante. L’organizzazione gerarchica dei prodotti e una categorizzazione funzionale riescono a favorire l’esperienza di acquisto, dando fluidità e naturalezza a tutto il percorso dell’utente all’interno del sito. Perché per arrivare alla conversione non basta la presenza, è necessaria una struttura fluida e facilmente percorribile.

scrivere per l’ecommerce è una grande sfida per un copywriter

Parole chiave o parole emozionali: tutte le facce del copywriting

Ma quando entra in gioco il copywriter ecommerce? In realtà a noi copy piacerebbe partecipare a tutta l’organizzazione. Un po’ perché ci chiamano sempre a giochi fatti, un po’ perché entrare nella fase strategica riesce a guidare le nostre parole nella maniera più corretta possibile.

Facciamo un passo indietro: quanti testi e quali devono essere elaborati per un sito ecommerce? In realtà sono tantissimi, i principali che mi vengono in mente sono:

  • Home page o landing page: cosa si legge per prima cosa
  • Contenuti istituzionali: le sezioni chi siamo, o cosa facciamo, o i form per i contatti
  • FAQ: sottovalutate ma potenti, anche ai fini dell’indicizzazione
  • Testi del singolo prodotto
  • Testi delle sezioni
  • Tag “alt” e descrizioni delle immagini (utilissimo per veicolare traffico al sito)
  • Slug, Title, Description: URL parlanti che insieme a titolo e description efficaci contengono un grande potere di conversione
  • Microcopy: voci di menù, call to action, messaggi di convermi, live chat, messaggi d’errore, testi di eventuali pop up

Una volta che il sito è pronto, non c’è da dormire sugli allori: chiamate il vostro copywriter ecommerce di fiducia e cominciate a fargli scrivere i testi per i social, le newsletter, per i mailing diretti, per il blog, per la customer care. Tanto lavoro, da generare tenendo a mente l’utilità, la compresibilità, la creatività. E ovviamente le parole chiave della SEO.

storytelling: raccontare il prodotto

Storytelling e TOV: le armi del copywriter ecommerce

Quali sono le informazioni chiave da inserire nei testi di un sito ecommerce? Quali sono le parole da utilizzare per attirare le ricerche e dare un posizionamento corretto nella serp? Quale stile deve essere utilizzato per parlare chiaramente al consumatore? Queste sono le domande cui il copywriter ecommerce deve rispondere ogni volta che affronta un progetto di scrittura per il web.

Lo storytelling è un metodo di narrazione efficace, che racconta l’azienda e i suoi prodotti con parole coinvolgenti ed emozionali. Le informazioni raccolte in una prima fase di brief si trasformano in un percorso piacevole dove il consumatore si lascia guidare senza fatica. Per la moda e l’abbigliamento possono essere le ispirazioni della stagione; per l’arredamento e il design le nuove tendenze e le soluzioni più tecnologiche.

Il tono di voce da utilizzare dovrebbe essere in linea con quello della comunicazione aziendale. Nelle imprese strutturate esistono manuali e guidelines con terminologie precise da seguire per parlare al proprio target. L’identità verbale di una azienda deve risultare rafforzata, anche se andiamo a produrre solo testi funzionali come le schede tecniche di un ecommerce. Tutto deve fluire morbidamente, in un dialogo diretto con chi sta al di là dello schermo.

Per un copywriter il tono di voce è uno strumento fondamentale: è la traccia sulla quale basare ogni frase, è il colore di ogni parola, è il ponte su cui costruire relazioni di fiducia. Senza il giusto tono di voce il testo risulterebbe fasullo, poco credibile, quindi non funzionale alla vendita.

SEO: la chiave digitale di ogni testo online

Qualsiasi prova di scrittura digitale deve tenere conto delle regole della SEO. I motori di ricerca oggi recepiscono e rispondono a ricerche precise, proponendo risultati che seguono algoritmi molto complessi. La SEO permette di arrivare nelle prime posizioni della serp e di presentarsi quindi come la risposta più affidabile alle richieste degli utenti.

Il copywriter ha le mani sporche di SEO, sempre. Ogni frase, ogni parola, ogni scelta di titoli o informazioni deve tenere conto degli studi del SEO Specialist. É lui che suggerisce quali siano le keyword o i temi da utilizzare, nei testi di presentazione o nelle parti più tecniche come le schede descrittive di prodotto.

SEO per l’ecommerce

Il prodotto e i suoi benefit: la scheda tecnica

Le immagini sono il punto di contatto principale per qualsiasi comunicazione digitale, compreso un sito ecommerce. Ma un buon testo introduttivo dell’azienda o una scheda tecnica scritta bene possono fare la differenza. Parlando dei settori in cui lavoro io – abbigliamento e lifestyle – nessun prodotto potrebbe essere venduto solo con un visual. Un titolo ben calibrato e una scheda tecnica completa sono fondamentali per trasmettere quelle emozioni che un capo produce una volta indossato. O che un arredamento armonioso riesce a far nascere nei nuovi proprietari di casa.

I siti lasciano giustamente uno spazio rilevante alla scheda tecnica, che deve contenere in un testo emotivamente coinvolgente tutte le caratteristiche del prodotto, la sua ispirazione, un suo mondo estetico di riferimento. Spesso viene completato da un bullet point con informazioni più specifiche su composizione, misure, fit, peso.

Anche il cross selling -Amazon docet- è un’arma importante per completare il viaggio del cliente attraverso il nostro sito. Per l’abbigliamento o il lifestyle gli abbinamenti cromatici possono essere suggeriti sia nel testo che in una sezione dedicata di immagini. Ispirazioni e spunti sono un lavoro che il copywriter deve considerare nella scheda di prodotto.

Target ed efficacia

Per scrivere in modo convincente e piacevole, il copywriter deve conoscere in profondità il suo target di riferimento. Ci sono tante tecniche per affinare questa ricerca: alcune aziende lungimiranti fanno ricerche approfondite, altri imprenditori si affidano al loro buon senso, con risultati più o meno professionali. Al copy servono aspettative, valori e un contesto sociale cui far riferimento, per poter dare vita alle Buyer Personas che lo guideranno nel suo percorso.

Pronti per andare online? Nell’epoca delle immagini e dei visual che vincono su tutto, non si è mai scritto così tanto. E il copywriter dedicato alla scrittura dell’ecommerce è utile alla pari di uno sviluppatore per la buona riuscita del progetto.

ecommerce fashion

Fashion copywriter: perché il testo fa bene alla moda

La scheda prodotto è il cuore delle pagine e-commerce: immagini e testo che un fashion copywriter deve saper armonizzare per finalizzare la vendita, fidelizzare il consumatore, supportare il branding.

Vi propongo alcuni suggerimenti per creare testi adeguati al vostro brand, coerenti con il tono di voce e soprattutto efficaci per la vendita. La prima considerazione che mi balza alla mente è che il fashion copywriter gioca con due cappelli in testa, quello del venditore di sogni e quello dello psicologo: ciò che scrive deve avere il profumo del desiderio e, insieme, catturare la naturale attenzione del consumatore.

Su questo perno, la sua abilità sta nel giocare con parole evocative, emozionanti, coinvolgenti. In grado di raccontare un mondo complesso e multi sfaccettato quale l’identità di un brand. E  allo stesso tempo fornire le informazioni tecniche necessarie ad una valutazione oggettiva del capo.

 

e-commerce
e-commerce

 

Spunti per una scrittura efficace:

  1. Scrivere semplice: la fluidità e la scorrevolezza del testo sono la chiave del successo. Il fashion copywriter deve assemblare con ritmo piacevole le caratteristiche del prodotto e terminologie evocative, in una perifrasi il più semplice possibile.
  2. Grammatica e sintassi: tralasciando la ovvia realtà che un testo deve essere scritto in italiano corretto, l’utilizzo della sintassi può aiutare la facilità di lettura. I testi delle schede prodotto normalmente non sono molto lunghi, ma ci possono essere prodotti che necessitano di elenchi puntati o dettagli in evidenza. Inoltre sono da evitare periodi lunghi e subordinate complesse, così come l’utilizzo insistente di aggettivi. Avverbi banditi.
  3. Tone of voice: il testo della scheda prodotto è un prolungamento importante della comunicazione aziendale. Non si può quindi prescindere da una coerenza studiata tra il tono di voce del brand e ciò che si racconta anche nei testi più brevi.
  4. Creare relazioni: il fashion copywriter ha l’ingombrante compito di creare una relazione emotiva tra prodotto e consumatore, un link intimo fatto di aspirazione e desiderio, che è la chiave della vendita online.
  5. SEO! Niente ridondanza, niente letture noiose: i testi sono scritti per le persone e non per i motori di ricerca. Quindi un corretto utilizzo delle keyword, dei sinonimi, un posizionamento ponderato delle parole. E soprattutto priorità alla freschezza e alla naturalità della scrittura.

fashion ecommerce
fashion ecommerce

Perché il fashion copywriter fa bene alla moda?

Le vendite online dei prodotti fashion (includo accessori e scarpe nella macro categoria dell’abbigliamento) sono in netta crescita. Un po’ per il fenomeno Covid-19, un po’ perché questa è la strada disegnata già nel 2019, quando Zara presentò un piano strategico che prevedeva una chiusura di parte dei retail store fisici e un incremento delle vendite digitali. La tendenza è scritta, la strada è spianata. Ciò che si può fare è lavorare al meglio per rendere questa nuova fruizione il più piacevole possibile.

Con testi ben scritti, originali e non duplicati, con terminologie che non emulano il proprio competitor ma creano ed amplificano l’identità del brand.

 

denim fashion
denim fashion

Piattaforme multichannel in grado di integrare i siti nativi e capsule collection pensate appositamente per il mercato online saranno strumenti essenziali, che riscriveranno le regole del mercato della moda.

 

instagram selfie ellen

Scrivere per Instagram: regole e suggerimenti

Con oltre 1 miliardo e 95 milioni di post al giorno, Instagram è il social più dinamico del web e quello più utilizzato per i contenuti moda e lifestyle. Scrivere e pianificare una corretta strategia di contenuti è un passo decisivo per creare connessioni emotive e funzionali tra azienda e consumatori.

Per ottenere dei buoni risultati su Instagram servono due cose: una bella immagine e un testo rilevante. Spesso sottovalutato dai marketers meno aggiornati, la caption svolge un ruolo fondamentale per far funzionare bene il vostro profilo e creare engagement.
Ecco 7 regole che vi aiuteranno a creare contenuti corretti e “boosting”.

7 regole d’oro per scrivere Instagram post

Instagram ha al suo interno un algoritmo che premia i post con maggior engagement (per esempio like, commenti, views dei video e condivisioni). Questo significa che più engagement ha il vostro post, più sarà posizionato al top del feed nella pagina.

Inutile dire che i social sono un mezzo prevalentemente visivo, ma su Instagram una buona caption aiuterà il vostro post a scalare posizioni: è il modo più semplice e diretto per aggiungere informazioni, inserire call to action, comunicare un tono di voce che coinvolga emotivamente il consumatore.
E ottenere più like, più share, più follower.

Definire e mantenere un tono di voce

Il feed di Instagram deve riflettere voi o il vostro brand, come una vera e propria estensione del sito o del blog. E’ questo il posto giusto per mantenere un tono di voce consistente, preciso, definito sulla vostra comunicazione. Utilizzando certi termini piuttosto che altri, hashtag o emoji, i vostri follower sapranno che siete voi, senza neppure sbirciare al vostro logo.

Non c’è spazio per un romanzo, ma i 2200 caratteri a disposizione sono più che sufficienti per comunicare la vostra personalità, il vostro talento, i vostri servizi. Se siete informali e divertenti potrete inserire emoji e hashtag particolarmente popolari; se invece volete mantenere un tono più formale un paio di frasi con terminologie appropriate faranno al caso vostro, senza emoji che rendono friendly il tutto.
Qualsiasi sia la vostra scelta, abbiate cura che il vostro tono di voce sia coerente, post dopo post.

instagram michelle

Come un romanzo a puntate

Le caption di Instagram sono lo spazio ideale per raccontare una storia, la vostra storia. Lo storytelling lavora perfettamente anche nei post, creando interesse, curiosità, engagement. Mentre si narra il brand, il suo know how, il suo talento, avrete coinvolto emotivamente il vostro consumatore, incuriosendolo su chi siete e sui vostri prodotti. Da ricordare che nel flow di Instagram ci saranno solo un paio di righe visibili, giocatevele bene!

Invitateli ad agire: le CTA

Su Instagram si trovano un’infinità di call to action. Per non cadere nella banalità e per invitare veramente il vostro consumatore a muovere il suo dito, bisogna stabilire la corretta strategia. Se volete farvi conoscere, chiedete di clickare il link in bio, in modo che sia il vostro sito a parlare per voi. Se volete creare movimento intorno al vostro brand chiedete di taggare una foto, un amico, un oggetto, oppure fategli delle domande dirette o invitateli ad acquistare direttamente un prodotto.

Ovviamente le CTA andrebbero poste nell’immagine o nella prima parte del testo, per non essere nascoste dal flow. Ma ogni brand ha la sua strategia e il suo pubblico. Sperimentate e vedrete qual’è la modalità giusta per voi!

instagram kendall

Emoji e hashtags

Gli emoji possono essere utilizzati come complemento del testo ma anche come tattica ‘attira sguardi’ nel flow: mentre l’utente scrolla, può essere attirato da un emoji particolare, che funzioni particolarmente bene con l’immagine del post. Gli emoji possono essere utilizzati anche per enfatizzare la call to action o per mettere in risalto alcuni termini o aree della caption. Ovviamente devono essere in linea con il vostro tono di voce, ma in alcuni casi possono sostituire parole o incuriosire.

Gli hashtag sono un altro elemento fantastico da utilizzare: sono il modo più diretto per connettervi con i follower e incuriosirne di nuovi. Si può decidere di utilizzarli all’interno del testo, ma ultimamente si mettono nella parte finale del testo, per compattarli e rendere più scorrevole la scrittura. Vanno valutati uno per uno, non è detto che una pletora di hashtag sia la scelta più corretta, anzi: spesso devono essere diversi e mirati, per catturare la giusta attenzione.

Fate squadra con altri brand

Non siete soli, nella rete; anzi, ci sono tanti profili simili o complementari al vostro. Fare squadra è un’ottima strategia per creare condivisioni, tag, tattiche di sinergia. I followers di ciascuno si scambieranno, aumenteranno, creeranno viralità. Più grande sarà la vostra condivisione, più si potranno mettere in atto strategie come hashtag dedicati. Power is in numbers!

Mantieni viva la conversazione

La caption è un testo breve e necessariamente si deve concludere. Ma non deve concludersi la conversazione che avete avviato con il vostro consumatore, anzi! Coinvolgete il lettore, con domande, inviti al commento, ad aiutarvi a prendere decisioni, condividete dubbi, scelte da prendere. Sarete spesso sorpresi dai risultati!

Non aver paura di sperimentare

Ora che avete capito come scrivere bene un post di Instagram dovete lanciarvi nella sperimentazione. Provate strategie diverse, fino ad identificare quella che risponde meglio con il vostro profilo e i vostri follower. Ad ogni tipologia di post ci saranno risultati diversi: post lungo o corto? Emoji o no? Gli hashtag sono corretti o meno? Osservate e prendete nota dei risultati, ci vuole pazienza e un po’ di tempo, ma i risultati arriveranno.

instagram selfie

Fashion Copywriting: migliorare le descrizioni di prodotto per vendere di più

I negozi online, o gli e-stores come dicono gli addetti del settore, stanno diventando sempre più importanti. Lavorano spesso a fianco del punto vendita fisico, offrono molto di più in termini di disponibilità e taglie, e sono un’ottima opportunità di business. Necessitano di alcuni investimenti iniziali e di contenuti costantemente aggiornati, ma sono estremamente profittevoli. Tuttavia soffrono di una strutturale difficoltà – quella della lontananza dal cliente – che li rende freddi e spesso troppo basati su calcoli quantitativi piuttosto che su capacità e caratteristiche qualitative. Descrizioni di prodotto coinvolgenti e ben scritte permettono di massimizzare le propensioni all’acquisto da parte dei visitatori, ottenendo quindi il nostro goal, vendere di più. Ecco allora alcuni tips utili a migliorare le descrizioni prodotto ed attirare il vostro consumatore a cliccare sul pulsante “Aggiungi al carrello”!

Sorprendi, stupisci, emoziona.

Online il cliente è solo, non ha amici o commessi che lo supportano e lo consigliano, che lo aiutano nella fase della scelta e dell’acquisto. Manca il fattore umano. Ciò che un buon testo deve fare è immedesimarsi nel consumatore ideale, entrare nel suo punto di vista e fornirgli quel supporto emotivo, caldo, personale, che uno schermo di computer non può trasmettere. L’esperienza dello shopping è piacevole in negozio, dobbiamo cercare di rendere altrettanto positivo un acquisto in solitaria online. Quindi cercare di costruire quella connessione tra brand e cliente, trasmettendo valori, sogni, promesse. Anche un testo di prodotto può trasmettere il sapore di un mondo appealing e desiderabile.

Rivolgersi al consumatore ideale

Scrivere in modo neutrale, per piacere a tutti, risulta freddo e alla fine poco efficace. Bisogna rivolgersi direttamente al nostro consumatore, lui o lei che sia, parlandogli come se ci si stesse guardando negli occhi. Dall’altra parte della tastiera lui o lei si sentiranno coinvolti direttamente, e reagiranno di conseguenza. Proprio come se fosse fisicamente davanti a voi.

Usare titoli semplici e concisi

I titoli devono essere sintetici e precisi, devono dire con poche e semplici parole che cosa si sta vendendo. Meglio quindi utilizzare termini basici, comprensibili, non gergali per quanto possibile. Non chiamate il prodotto con un nome personalizzato, che solo voi potete comprendere. Ovviamente poi nella descrizione andrà utilizzato il linguaggio corretto della moda.

Allure e benefit per attirare l’attenzione, non specifiche tecniche

Certo le caratteristiche tecniche sono fondamentali e non possono mancare nella descrizione, ma il nostro sforzo dovrà focalizzarsi nella direzione di attirare l’attenzione del vostro potenziale buyer. Quali sono i contenuti intrinseci del prodotto? Come mi farà sentire? Come mi starà addosso? E’ quello che cerco per completare il mio look? Comunicare l’allure e una proiezione di sé invita il potenziale consumatore ad avvicinarsi all’acquisto.

Lasciate a loro la scelta

Quando un commesso esalta le caratteristiche di un prodotto di “eccellente qualità” la vostra reazione naturale sarà quella di pensare “ok, sta cercando di vendermi qualcosa”. Non dobbiamo sottovalutare le capacità di valutazione del nostro consumatore, meglio utilizzare perifrasi e lessico che permettano a lui stesso di giudicare ciò che sta guardando. Le immagini ed il testo dovranno essere ben strutturati per offrirgli tutte le informazioni, senza lodi inutili.

Personalità e tono di voce

Il tono di voce trasmette la personalità del tuo brand. Possiamo risultare sexy, spregiudicati oppure rigorosi, severi. O ancora classy, giovani, contemporanei, divertenti o impassibili, seriosi o leggeri. Se vogliamo risultare divertenti, il nostro linguaggio dovrà essere leggero ed umoristico. Le immagini ed il testo dovranno chiaramente comunicare questo messaggio. La personalità del brand deve compenetrare tutti i contenuti, e quindi tutte le descrizioni di prodotto.

Evitare tecnicismi

Nel descrivere un capo dobbiamo includere le caratteristiche tecniche fondamentali, come il fit, i materiali, le finiture. Senza però eccedere in tecnicismi. Chi ci legge non necessariamente ha una cultura nel fashion come possiamo averla noi, né è interessato ad averla. La fruizione del testo in questo caso è piuttosto rapido, meglio essere chiari e semplici per evitare una lettura “effetto scan” che toglierebbe interesse e appealing al nostro prodotto.

Le specifiche tecniche sono una parte importante della vostra pagina. Non solo supportano il consumatore nel crearsi un’idea dettagliata di ciò che sta per acquistare, ma lo aiutano anche nella ricerca di quello specifico prodotto.

Mantenere lunghezze di testo coerenti

Per garantire una user experience piacevole e funzionale, è bene mantenere una lunghezza dei testi coerente tra un prodotto ed un altro. Da evitare testi troppo corti se altri prodotti l’hanno corposa e viceversa. La sensazione potrebbe essere quella di una mancanza di informazione o di scarsa attenzione per quel capo.

Aggettivi e immaginazione

Gli aggettivi possono essere utilizzati per creare perifrasi suggestive e piacevoli. Il vostro consumatore non può toccare il prodotto, ma il testo descrittivo può aiutarlo ad immaginarlo, sentirlo, proiettarsi in esso. Come mi starà addosso? Sarà morbido e caldo? Che tipo di fit potrà avere? Una descrizione ricca in aggettivi (con moderazione!) lo immergerà completamente in un mondo – touch and feel – che lo spingerà verso il desiderio di acquisto.

Fashion words: un linguaggio dedicato

Il mondo della moda ha un linguaggio tutto suo. Padroneggiarlo e giocare con la creatività è il valore del fashion copywriter, la sua professionalità. Solide basi professionali permettono di conoscere terminologie specifiche, lessico emozionale e perifrasi di tendenza. Una costante lettura dei magazine, la visione delle sfilate e delle collezioni, il quotidiano esercizio e relativa ricerca permettono risultati eccellenti.

Le 4 C

Per una valutazione veloce di un testo di prodotto, si può applicare la regola delle 4 C:

  • Clear: il testo risulta nel suo complesso di facile lettura? Comunica la vera essenza del prodotto? E’ facile da leggere?
  • Captivating: il vostro consumatore sarà attratto dal testo, o lo scorrerà velocemente? E’ piacevole e coinvolgente? E’ emotivo ed appealing?
  • Concise: Troppo lungo, troppo corto? Le parole sono usate con parsimonia o al contrario abbondiamo in termini che poco aggiungono a ciò che si è detto?
  • Complete: Il testo sta completando l’immagine di prodotto? E’ in grado di comunicare ciò che dalle fotografie non si riesce a comprendere?

Questi sono solo alcuni suggerimenti per capire come un fashion copy affronta una collezione da descrivere. La lista è lunga e certamente incompleta, mi farebbe piacere se voleste unirvi ed aiutarmi con spunti o idee nuove. Come è la vostra esperienza da consumatori? Cosa vi piacerebbe trovare in una descrizione?

 

green fashion

Moda sostenibile e business. Qualcosa sta cambiando.

La moda è tossica, quasi quanto il petrolio. Ma il trend sta cambiando.

La nuova stagione ed il rientro a pieno ritmo nei fitti calendari della moda sono stati accompagnati da una positiva cascata di notizie, tutte relative alla sostenibilità, ai nuovi materiali, all’interesse in generale per il lato green del business.  Certo c’è una attenzione mediatica e non solo su questi argomenti:  sempre più brand si orientano verso ideali etici venendo incontro ad una platea di consumatori sempri più ampia e sensibile. L’ethical fashion è un trend in piena crescita.

Primus inter pares Stella McCartney, da tempo paladina di una moda consapevole e no cruelty, che ha lanciato un modello vegano dell’iconica Stan Smith di Adidas. Realizzata senza utilizzare pellame e quindi adatta a scelte vegane e vegetariane. Trendissima dentro e fuori!

 

sostenibile adidas stella

Proprio nei prossimi giorni a Milano la Camera Nazionale della Moda Italiana organizzerà i Green Carpet Fashion Awards, una kermesse promossa di Livia Firth in cui verranno celebrati i traguardi raggiunti in materia di moda sostenibile. Una scelta importante ed una direzione fondamentale da parte del principale riferimento italiano per la moda. La premiazione avverà in piena settimana della moda, il 23 settembre al Teatro alla Scala.

 

gcfa sostenibile

 

Per restare in tema di premiazioni, anche la H&M Foundation, organizzazione no profit, ha lanciato la quarta edizione del Global Change Award, il concorso annuale dedicato alle innovazioni. Iniziata nel 2015, questa attività ha ricevuto oltre 8.000 candidature da 151 diversi paesi, affermandosi come la competizione di riferimento per il rinnovamento circolare, oltre ad aggiudicarsi la fama di “Premio Nobel della moda”. In palio finanziamenti e percorsi formativi per chi dimostrerà di avere idee innovative per una moda sostenibile.

“This year we keep an extra eye on digital innovations which can make significant impact on efficiency, planning and resource use – all the way from making raw material to a garment’s end of life. Digitalization has the potential to disrupt at the root, reinvent how things are done and help producers, sellers and customers to become circular” Erik Bang, Innovation Lead, H&M Foundation

alghe sostenibili

Addio alla plastica e alla pelle per gli accessori? Da oggi si può.

Sul fronte della ricerca scientifica ci sono diverse novità: l’innovazione arriva da un brand italiano che ha realizzato un prodotto totalmente vegetale, composto da cellulosa tessuta e spalmata che riproduce la resistenza del tessuto classico e l’aspetto dei migliori materiali in uso. Si chiamerà Nuo Leaf e sarà adatto a realizzare abbigliamento outdoor, borse, calzature e prodotti di design. L’assenza di parti animali e di sostanze da idrocarburi lo rendono completamente biodegradabile. Il debutto? A Mipel dal 16 al 19 settembre, con il brand Ood.

Bio-on, azienda del settore della bioplastica di alta qualità, ha presentato una nuova business unit  denominata “Fashion Development Material” specializzata nello sviluppo di nuovi materiali ad alta tecnologia destinati all’industria della moda e del lusso.

“La ricerca di materiali innovativi ed ecosostenibili, che rispettano l’ambiente e le persone, è ormai una priorità anche nel settore del lusso e della moda e oggi la creatività dei migliori designer si esprime anche attraverso la scelta di materiali naturali e biodegradabili” Marco Astorri, Presidente e CEO di Bio-on

Ridurre l’inquinamento provocato dalle fibre sintetiche è l’idea fondante. Bio-on, partendo dalla bioplastica PHAs, sta sviluppando soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale.

 

moda sostenibile

 

artigianlità moda

Artigianalità, creatività. Ciò che la tecnologia non potrà soppiantare.

Artigianalità, creatività. Intelligenza. Quella vera, non artificiale.

In questi giorni leggo online ma anche su riviste di una certa importanza, tanti ed approfonditi articoli sul futuro dell’intelligenza artificiale. Cosa ci aspetta, come saranno le nostre vite tra pochi anni, cosa non faremo più, cosa sarà delegato a belli e lustri ‘bot’ – cioé robot per chi come me non è pratico della terminologia.

Ci prospettano sex bot, belli, similumani, dalle caratteristiche evolutissime, che pare siano la prossima frontiera della nostra fantasia erotica. Boh.

Bot che cucineranno per noi, con la maestria di sapienti chef e la creatività delle ricette della nonna. Movimenti regolati da algoritmi e copiati, rubati, da mani sapienti, per ricreare piatti sopraffini. Non so perchè ma ho la sensazione che non faranno mai le lasagne come quelle della mia nonna, quella originale, che per 85 anni ha mescolato ragù, stirato pasta, girato besciamella. Con la maestria imparata da immemori generazioni addietro.

Bot che lavorano per noi (e sia, questi mi paiono i più utili!) che svolgono mansioni pesanti, obsolete, pericolose. Bot che costeranno meno della manodopera umana e non avranno tutti quei fastidi quali malattie, assenze, errori, stanchezze, maternità, antipatie e difficoltà relazionali che tanto fanno storcere il naso agli imprenditori.

 

Dal canale Youtube di Chanel, un appassionante video sul making of di una giacca haute couture.

Anche nel campo della moda l’intelligenza artificiale ha fatto capolino.

Ne è un esempio Sew-bo, creatrice di un braccio meccanico in grado di produrre capi di abbigliamento con un tasso di automatizzazione elevatissimo. Sono spaventata, anche un po’ atterrita. Ma tutto quello che ho visto e respirato in anni aziendali, nelle rapide e semi vietate passeggiate tra i reparti produttivi, non esisterà più? Quella capacità, meravigliosa artigianalità, propria di tante, tantissime donne e uomini che fine farà? Dove troveremo ancora quella capacità così vicina all’arte di creare abiti e non solo, dal fascino intramontabile?

Negli ultimi anni le maison, le case di moda con haute couture, hanno cercato di evidenziare questa abilità a lungo celata delle sarte, delle première, degli operatori, dei product manager, creando interessanti video in cui il barlume dell’artigianalità e della fatica e delle ore di lavoro di altissima qualità vengono esaltate.

Non posso e non voglio dimenticare che la moda è un concentrato di creatività e capacità manuali.

Non posso e non voglio dimenticare che nessuna intelligenza artificiale sarà mai in grado di soppiantare la fantasia e la flessibilità umana.

Non posso credere infine che nessuno stilista affidi a mani meccaniche la realizzazione delle sue fantasie.

Dal canale Youtube di Jimmy Choo il making of di un sandalo tra Londra e la riviera Berica.

parole shoes

Vocabolario Couture. Le parole della moda.

Scrivere per la moda è una attività che personalmente trovo piacevole, quasi ludica. Alle mie spalle ci sono anni di ascolto e formazione direttamente negli uffici prodotto, dentro i meandri della creazione e dello sviluppo, nelle pieghe misteriose del merchandising di prodotto. Ci sono letture di volumi di estetica e storia della moda, così come di infinite pagine di riviste e giornali di settore. A scovare terminologia e stile, estetica della parola, effimero e meraviglioso piacere nel sentir soffiare significati che evocano emozioni, bellezza, femminilità, arte. Le parole come mezzo di conoscenza.

Creare testi che rispecchino tutto questo, magari in poche, pochissime parole, non è semplice. L’arte del copywriter è quella di saper parlare al cuore, creare messaggi empatici, diretti. Per la moda ed il lusso si tratta di far sognare, trasmettere emozione, far vivere per un momento il proprio interlocutore in un modo magico.

Le persone non dimenticano come gli altri le hanno fatte sentire. Bill Bernach

L’innamoramento per questo mondo non è stato subitaneo. E’ iniziato in sordina, lentamente, aggirando la mia crudezza di ragazza fino ad affascinare e carpire il mio cuore di donna. Con parole dolci, ricami arditi, forme sognanti. Ho avuto il piacere e la fortuna di vedere e di toccare capi di alta moda, più simili ad opere d’arte che abiti. E lo stupore e la meraviglia di tutto quel lavoro manuale ispira sempre più rispetto, grande ammirazione, fascino infinito.

parole maniche

Alla fascinazione estatica per quello che può essere definito un mondo di immagini e parole, si deve però affiancare una preparazione tecnica, rigorosa, faticosa, incredibilmente amplia. Termini, concetti, strategie, dettagli, lavaggi, trattamenti, tagli, forme. Parole che descrivono con precisione. Cosa differenzia una manica a palloncino da una a petalo? E un cargo pant da un harem? Ogni settore – sport, maschile, femminile – ha le sue caratteristiche. Senza tralasciare gli accessori e soprattutto le calzature, un altro mondo in cui perdersi con passione ed occhi incantanti. Servono parole, per descrivere ciò che risulta da un lunghissimo e spesso silenzioso percorso. Servono parole per raccontare l’impegno, l’ispirazione, il lavoro che si cela dietro ogni pezzo. E’ un lavoro di storytelling in miniatura, cesellato, creato con amore infinito.

parole maniche 2

Vorrei condividere infine questo video di Chanel perchè riesce a rendere limpido il messaggio rivoluzionario di una donna/business che è riuscita nel tempo a creare icone estetiche e linguistiche che hanno attraversato i decenni. E che tutti noi utilizziamo quotidianamente, senza neppure renderci conto di dove e come sono nati.

 

custom made armani

Custom made. Ovvero la tendenza alla personalizzazione di massa.

Una delle parole che definiva il lusso, come abbiamo analizzato qualche tempo fa, è Custom Made, il Su Misura. Buffo che io l’abbia scelto anche per il mio sito. Ma non è a caso, perchè identifica un servizio od un prodotto che si posizionano subito come qualitativi, unici, personalizzati. Esattamente come i testi che redigo e preparo per i miei clienti. Ho copiato, ammetto…

Nella moda il Su Misura/Custom made/Made tu measure/Made to order appartiene soltanto ai marchi più ricercati. Ricercati ma globali. Incoerenza o strategia? Assolutamente la seconda. In qualsiasi città ci si trovi, minimamente avanzata e civilizzata – intendo non nel terzo mondo – le vie dello shopping si somingliano incredibilmente. Vetrine simili, stessi marchi, stessa offerta. Rassicurante per il consumatore. Spaventoso allo stesso tempo. Vincono i brand globali, quelli che sono in grado di offrire prodotti standardizzati, esteticamente piacevoli e qualitativamente infimi (ma questa caratteristica pare non essere importante, anzi, basta guardare la comunicazione Ikea in cui si dichiara in modo sereno che siamo fatti per cambiare).

 custom vetrine

La personalizzazione qui non esiste.

Esiste il sentirsi parte di una comunità, vestirsi allo stesso modo, magari non uguale ma con lo stesso gusto. Partecipare all’esperienza shopping, dimostrarlo con il proprio look.

Ecco allora che il Custom Made diventa una variante curiosa, unica, un elemento di distinzione. A partire dalle semplici T-shirt, come ha fatto Balenciaga – brand di nicchia e ricercato dai più raffinati cultori del fashion – in una interessante strategia di comarketing con Colette. All’interno del concept store si poteva creare da sé una maglietta griffata ma assolutamente unica, con tanto di app e macchina stampante in vista.
Esperimento riuscito a quanto pare, vista anche la copertura mediatica raggiunta: il famoso blog Highsnobiety ha creato un video della performace, mentre il sito stesso di Colette presentava l’happening con comunicazione dedicata.

Questo è un esempio borderline, in cui il prodotto di massa si concede il lusso di un gioco, ironico e macchiavellico,  il pezzo più democratico e cheap per eccellenza diventa unico perchè fatto da sé. Ma sono molti a dedicarsi alla personalizzazione, i primi della lista Nike ad Adidas (le calzature sono icone di moda, e semplici da offrire al gioco del ‘fai da te’).

custom nike

I brand del lusso invece presentano la personalizzazione dei propri prodotti come una possibilità ricercata ed unica di avere un abito griffato realizzato con la perfezione sartoriale che ci si aspetta da un artigiano.

Sono poche le aziende che offrono questo servizio, perchè prevede una linea di produzione dedicata, personale e risorse specifiche che non operano nella procedura standard, ma anzi fanno della loro operatività singolare un valore aggiunto. Ecco quindi che il costo del prodotto finale non può che essere alto. Non ha importanza perchè stiamo parlando di pezzi unici e quindi dedicati ad un pubblico economicamente abbiente. Fendi offre la possibilità di realizzare versioni personalizzate dei propri accessori, e come loro sono molti ad aggiungere alla collezione standard l’opzione del sul misura.

custom fendi

 

Concludo citando l’ultimo articolo di Annamaria Testa, che esamina diversi ambiti di prodotto e soprattutto affronta l’argomento con una prospettiva di business, la mass-customization, come l’opzione che sta divenendo più importante e popolare tra i produttori per il loro – e  nostro – prossimo futuro.

 

 

 

 

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Prossimo appuntamento Pitti. Da freelance, dopo 35 edizioni!

A gennaio sto pianificando di visitare Pitti Immagine Uomo, che se non faccio male i conti frequento più o meno costantemente dal 2001, appendendo al muro la bandierina della mia 35a presenza. C’è chi può vantarne molte di più, ma sono ormai entrata con stile negli anni dei ‘veterani’, di quelli che possono dire di aver vissuto più volte le giornate estive puntualmente caldissime e le invernali sempre glaciali. Ho frequentato come espositore per tanto tempo, come utente, come manager, aprivo lo stand la mattina e lo richiudevo la sera. Mi occupavo di scorrazzare amici, colleghi, clienti in fiera e nei tantissimi appuntamenti serali. Tanti ricordi e tanta, tanta fatica. Tante bistecche, tanta fame a mezzogiorno che non si staccava mai per un panino. Le ore in piedi, i look più disparati, le tendenze viventi e il loro coraggio di essere eclettici con stile.

pitti

Ho visto cose …

Ricordo chiaramente un signore con stivali da cowboy di pitone con tanto di testa del serpente sulla punta come se fosse ancora vivo. E non è che l’inizio. E’ diventato di moda , andare vestiti come moderni dandy a Pitti, tanto che poi quel modo eclettico è diventato tendenza. E sono diventati trendy i fotografi che ritraevano quei personaggi strani e postavano poi le immagini sui loro blog dando vita a fenomeni social che ancora oggi creano tanto clamore. Sono diventati di moda i calzini colorati, a righe, rossi. Sono diventati di moda i pantaloni rossi – che peraltro indossano solo ‘quelli della moda‘. Sono diventate di moda le barbe lunghe, il preppy, il tartan, i check scozzesi allover. Da Pitti si impara solo a guardare la passerella dell’ingresso. E’ cultura della strada, il Pitti vale come un master!

So cosa aspettarmi.

A Pitti ci si sente al centro del mondo, quel mondo, per qualche giorno. E non è solo il momento in cui tutto accade intorno a te. E’ proprio che sei attore più o meno consapevole di uno spettacolo che si rinnova automaticamente, ogni sei mesi. Con un sacco di novità. Le attività da seguire sono così tante che bisogna fare una cernita accurata. Il calendario degli eventi è fittissimo, dovrò selezionare con calma. Ma la cosa che amo di più è passeggiare nelle passerelle, entrare seguendo il flusso dei piedi in movimento, guardare e scoprire un concentrato di creatività che non si trova da nessuna altra parte.

Cosa porterò a casa.

Normalmente borsette piene di cataloghi, biglietti da visita, gadget. Un peso devastante. La mente piena di immagini. Gli stand più belli, i prodotti più innovativi, i look più all’avanguardia. E poi non si può fare a meno di percepire la presenza calda ed accogliente di Firenze, magica, viva, festaiola, incasinatissima che non trovi un taxi per tre giorni, bella da scoprire in ogni angolo.

Questa volta porterò a casa un punto di vista nuovo, diverso. Ve lo racconterò.

brand extension hermes

Hermès e musica. Silk Mix a Roma.

Quando ho letto questo articolo su rockit.it e su Vanity Fair non sono riuscita a tratterenere un sorriso. Ho appena pubblicato un post sulle brand extension – utilità e necessità, gioie e dolori, lusso e non solo –  ed ecco qui che Hermès inaugura a Roma in via Condotti un pop-up store dedicato alla musica. Gli iconici carré in seta da uomo vengono utilizzati per abbellire ed impreziosire le copertine dei dischi, mentre le cravatte sono il packaging inusuale per le cassette (cassette? Ma allora esistono ancora!)

L’obiettivo degli ideatori di “Silk Mix” è quello di regalare un’esperienza poetica che riesca a stimolare i sensi, unendo l’immaginario musicale al prezioso fruscio della seta. All’interno del negozio sarà possibile trovare 225 modelli e 53 motivi per i carré e 125 modelli e 25 motivi per le cravatte.

Certo una grande ispirazione per i regali di Natale più preziosi. Ma anche una bella soddisfazione per me, che ho colto nel segno la tendenza dei brand di lusso a lasciarsi trasporare in ambiti effimeri e giocosi restando però ben attenti alla strategia di marketing ed al posizionamento. Questo è ovviamente un esempio tra i più alti e qualificanti.

brand extension hermès 1

media cara

Nuovi media, nuove tendenze.

Instagram è il social più amato dal fashion.

Non è un segreto. Per chi naviga sui social Instagram oggi propone quasi quotidianamente contenuti visuali dall’estetica super aggiornata ed estremamente creativa. Attraverso stories si possono osserare delle vere e proprie mini campagne, a volte preparate ad hoc dai brand ma sempre più spesso postate dagli utenti, nuova frontiera del fashion blogging e del trend setting.

La moda cavalca con passione il nuovo media.

I migliori brand di moda e lusso – sono diventata follower dei principali e già così sono tantissimi! – preparano e postano con regolarità immagini o video legati al lancio di un prodotto, ad un evento, tips, tutorial. Ultimo nella mia memoria la “stories” di Max Mara con le immagini di archivio dei cappotti indossati da dive e modelle, postate in concomitanza con il rilancio del proprio nome legato a questa categoria merceologica, con tanto di eventi e copertura media. Per il marketer uno strumento che va a completare una strategia di marketing globale, online ed offline. oppure i tutorial YSL Beauty, che in pochi secondi catturano l’attenzione e rimandano alla pagina ufficiale, tutto con un montaggio visivo assolutamente trendy.

Spesso però non sono i brand a guidare la vague delle immagini temporanee, quanto gli utenti, in una perfetta ottica pull che tanto piace al mondo digitale. Instagram influenza quanto una passerella, sposta l’attenzione, si fa portavoce di una tendenza che non è un desiderata quanto una realtà già presente.

 

media streetstyle

 

E’ il caso dello streetwear, ad oggi a pieno titolo nella sezione prêt-à-porter dei più importanti brand. Dal lusso agli accessori non c’è collezione che non dedichi almeno una sezione ad un look street. Ultimo e più visibile probabilmente il nuovo logo VLTN sotto la cui egida vengono proposti prodotti come yoga mat e borse in pelle di altissima qualità (e prezzo!), il tutto in un mix merceologico apparentemente casuale.

Le tendenze si fanno però non solo con nuovi prodotti, spesso si tratta semplicemente di styling, come l’ultimissima moda di portare le All Star tagliate e con i lacci legati alle caviglie. Oppure esempi di mix tra capi vintage un po’ appariscenti come vecchie pelliccie maculate con pezzi decisamente minimal. Il fashion blogger oggi utilizza anche Instagram, a lancio e completamento dei contenuti e delle tendenze che vuole pubblicare.

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Alcuni esempi?

La tuta Kappa, i calzini bianchi da ginnastica portati  a vista anche con

le scarpe non sportive, calzini logati sempre rigorosamente a vista, il ritorno del basco, della minigonna ‘8os, delle Cortez di Nike.
Ma sono solo alcune. Tutte le altre sono da scoprire, ovviamente su Instagram!

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brand extension chanel

Brand extension. Necessità e virtù.

“Dal 27 novembre al 20 dicembre, Saint Laurent occupa il primo piano del concept store in uno spazio unico”. Colette

Ultimo brand ad apparire nel prestigiosissimo spazio di rue Saint-Honoré a Parigi, Saint Laurent ha presentato la notizia corredandola di immagini dei prodotti che verranno esposti. Essendo Colette un Concept Store non potevano mancare le brand extension più innovative e glam. Ma quanto questa strategia di marketing viene oggi frequentata? Tanto. Soprattutto dai luxury brands.

Di cosa stiamo parlando?

Per darne una definizione veloce, la brand extension è l’utilizzo di una immagine di marca su prodotti di categorie merceologiche differenti (che si chiameranno spin-off) con lo scopo di aumentarne la brand equity. Quindi mira a conferire ad intere famiglie di prodotti  l’equity ed i benefici vantati dalla casa madre.

La brand extension si può applicare a qualsiasi prodotto, dall’accendino all’automobile, dagli hotel alle gomme da masticare. Regola aurea, la coerenza: i consumatori apprezzano il risultato di una brand extension quando vi riscontrano un accettabile grado di coerenza percettiva fra  la nuova categoria di prodotto e la categoria in cui opera la marca. Le probabilità di successo del un nuovo prodotto saranno quindi direttamente proporzionali al livello di consonanza esistente tra le categorie merceologiche (category fit).

logo virginEsempio più visibile che porta in evidenza vantaggi e limiti di questa strategia è Virgin, celebre brand di Richard Branson che si è esteso a categorie disparate come bevande, compagnie aeree, treni, fitness, servizi finanziari, videogames, internet, tv via cavo, distribuzione, telefonia mobile, discografia. Non tutte con ottimi risultati, proprio perchè è mancata l’applicazione della regola della coerenza.

Fashion ed estensioni. Necessità? Virtu?

Il mondo della moda ha utilizzato in modo massiccio questa strategia, brand extension fenditanto che ci sembra così naturale da non notarlo neppure. Tutto ciò che oggi chiamiamo XXX casa – dal fast fashion fino al lusso – è un esempio perfetto di una brand extension calzante. Al punto da arrivare alla creazione di Hotel – di lusso ovviamente – e SPA, ristoranti, Lounge bar. L’abbigliamento stesso è oggetto di estensioni da parte di brand con altre categorie produttive (uno fra tutti Marlboro Classics).

Ogni oggetto legato al lifestyle è stato esplorato e testato e spesso fatto oggetto di capsule  se non di intere e dedicate collezioni. Negli anni ’80 Ralph Lauren, sempre sperimentale ed in avanguardia, ha esteso a biancheria da bagno il suo brand, dando vita ad una cascata di estensioni che ancora oggi vivono nel nostro quotidiano.

brand extension skateMa lo sport è la categoria credo più amata. Tantissimi gli esempi di attrezzatura, abbigliamento specifico, accessori. I consumatori amano portare i propri beloved brands anche sulle piste da sci, sulle onde, nella strada e non solo.

Infine i mezzi di trasporto: dalla personalizzazione fino alle edizioni limitate, il fashion ed il lusso non si sono fatti sfuggire l’occasione di sfruttare la tecnologia in movimento per esibirsi in esempi eccellenti di brand extension, a tratti con risultati eccellenti sia di immagine che di vendita. Unire Armani al concetto di Made in Italy e di Vespa è una operazione di marketing con i fiocchi. Riservata a pochi, però.

brand extension emporio armani

ecoalf fashion

No planet B. Moda ed ecosostenibilità oggi.

Prendendo spunto dalla notizia della apertura berlinese dello store Ecoalf mi sono fatta rapire ancora una volta da ragionamenti e collegamenti tra notizie – avete presente le palline del lotto all’estrazione? – che ultimamente affollano la mia mente.

La tendenza al riciclo e riutilizzo non è una novità nè una notizia. sostenibilità adidasMa le notizie della loro applicazione da parte di molte ed importanti aziende come parte integrante di una strategia di crescita mi rende particolarmente fiera ed entusiasta. Allora ecco che spuntano alla memoria le Adidas Parley, ultime nate da un progetto ecologico più ampio dedicato al recupero della plastica per trasformarla in capi ed accessori ad alta tecnologia. Entusiasmante vedere innovazione e potenzialità economica agire per uno scopo ecologico!

E sempre tra la memoria a breve termine affiora il progetto di Vigga, nato da una madre danese che ha inventanto un concept store per affittare i vestiti dei bambini, da 0 a 3 anni, sostituendoli man mano che crescono. I modelli sono semplici e realizzati in materiali ecologici. Il riuso è una ulteriore garanzia della ecologicità del progetto, che fonde insieme ecologia e sharing economy. Moderno, funzionale e dal contenuto etico altissimo!

A questi valori Stella McCartney aggiunge creatività, eleganza, sartosostenibilità stella mccrialità, il suo stile unico. E il risultato è moda allo stato puro. Senza perdere di vista però l’ambiente: filiera controllata, no fur, materiali il più possibili riciclati o riciclabili, ecosostenibilità. Può non piacere, ma io ho sottolineato mentalmente che questa donna sta trasmettendo al suo business gli stessi ideali che applica per la sua vita privata, e hanno una conseguenza talmente ampia da ricadere sui comportamenti d’acquisto – e  non solo – di migliaia di persone.

Anche la Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI) ha voluto sottolineare l’importanza della visione ecologica in campo fashion, dando vita ai Green Carpet Fashion Awards Italia, evento dedicato ai valori della sostenibilità, svoltosi il 24 settembre in concomitanza con Milano Moda Donna. I più grandi nomi italiani – da Fendi, Giorgio Armani, Gucci, Prada, Valentino – associati a giovani emergenti la cui visione e creatività rappresentano il futuro della moda. Il premio? Una statuetta realizzata da Chopard in oro etico (e sì, esiste anche quello!!). Nel frattempo capsule dedicate a collezioni sostenibili compaiono da Mango, Freitag e H&M. Siamo circondati, ma è una buona notizia.

In un momento in cui la siccità sta colpendo anche un nord Italia abituato ad autunni brumosi, pensare di agire per mantenere questo unico pianeta che abbiamo è un dovere di tutti. Anche della moda.

chiuri dior

La donna della realtà globale. Moda e realtà a confronto.

“La moda non si deve subire, basta vestire le bambine come bamboline. Viva la libertà di essere quel che si vuole”. Mariagrazia Chiuri

Sono giorni che questa frase l’ho salvata sul cellulare. Perchè è bella e chiara e fiera. E’ femminista senza essere barricadera. E’ femminile e libertaria. E’ un grido di orgoglio di una donna per una donna. Lanciato all’apertura del nuovo archivio Dior Heritage nel cuore di Parigi. Stiamo parlando di tecnologia, estetica, comunicazione, ricerca. Di primo mondo nel senso più raffinato ed elevato per quanto riguarda l’immagine femminile.

E sono giorni che questa frase si scontra con tantissime altre notizie bambine sposeche invece mi lasciano amareggiata e sconcertata. Ancora spose bambine, costrette dalle famiglie a matrimoni programmati, abbandonate tra le braccia di asettici uomini che non le amano nè le rispettano, forzate del dovere coniugale dirette come frecciarossa in corsa verso uno stupro programmato, ripetuto, pianificato, giustificato. Senza possibilità di appello. Mi sono stupita di fronte alla notizia che in India i tribunali hanno confermato la sentenza con la quale una donna è stata costretta a lasciare il proprio marito – scelto per amore – per tornare sotto la volontà paterna e quindi a sposarsi in un matrimonio programmato. Incredibile. Allucinante. Ho dovuto rileggerlo. Sono stata due volte in India e ho constatato di persona quanto la condizione femminile sia degratata, al limite del tollerabile, al limite della schiavitù senza neppure il riconoscimento di uno status. Speravo che la modernità arrivasse, almeno attraverso l’applicazione delle leggi. Mi sbagliavo.

E non solo questo. Miss Perù che alla fase di presentazione delle finaliste cita i dati della violenza femminile in quel paese. Certo, dichiarazioni programmate e non volontà delle ragazze, ma mi lascia perplessa ancora una volta la forza di un messaggio simile, la necessità di comunicare in quel momento, in quel modo. Quante altre ancora taciute?

E ancora guardavo con mia figlia alcune immagini di donne di tutto il mondo che allattano. Moltissime ovviamente delle tribù indigene – come se allattare fosse solo per loro e non per noi donne, tutte intendo – e molte segnate da ferite. Che io so essere da taglio, da bastonature. Che io so essere subite nella quotidiana violenza domestica. Che si perpetra nello spazio e nel tempo. Taccio con mia figlia nella vana speranza di evitarle anche solo l’idea che l’uomo possa avere il diritto di picchiare una donna, matrattarla, ferirla, per il puro piacere di affermare la sua superiorità.

E poi la lunga stagione dei femminicidi italiani, ormai una lista talmente articolata da non trovarne neppure una fine. Oggi, qui, ora, in Italia, i nostri vicini di casa. Non parliamo di altro, parliamo di noi. Che uccidiamo per un no, per un amore negato, per un sentimento negativo. (Ma le mamme ve lo insegnano a perdere? Questo sarà un altro argomento …). Sfregiate con l’acido, massacrate, donne o famiglie intere. Quanta violenza, quanta impreparazione, quanta povertà intellettuale.

Allora dove si colloca la frase della Chiuri? In quale mondo? Come faccio a mettere insieme una immagine di donna che comprenda l’uno e l’altra? La testa china e la forza di affermarsi. La libertà e l’impossibilità di decidere alcunchè della propria vita, neppure i propri affetti.

So cosa racconterò a mia figlia, so che messaggio le sto già passando quando insieme scegliamo le magliette del mattino. So cosa voglio che cresca in lei.
Ma come mi piacerebbe che fosse realtà anche per tutte le altre bambine del mondo …