Prendendo spunto dalla notizia della apertura berlinese dello store Ecoalf mi sono fatta rapire ancora una volta da ragionamenti e collegamenti tra notizie – avete presente le palline del lotto all’estrazione? – che ultimamente affollano la mia mente.
La tendenza al riciclo e riutilizzo non è una novità nè una notizia. Ma le notizie della loro applicazione da parte di molte ed importanti aziende come parte integrante di una strategia di crescita mi rende particolarmente fiera ed entusiasta. Allora ecco che spuntano alla memoria le Adidas Parley, ultime nate da un progetto ecologico più ampio dedicato al recupero della plastica per trasformarla in capi ed accessori ad alta tecnologia. Entusiasmante vedere innovazione e potenzialità economica agire per uno scopo ecologico!
E sempre tra la memoria a breve termine affiora il progetto di Vigga, nato da una madre danese che ha inventanto un concept store per affittare i vestiti dei bambini, da 0 a 3 anni, sostituendoli man mano che crescono. I modelli sono semplici e realizzati in materiali ecologici. Il riuso è una ulteriore garanzia della ecologicità del progetto, che fonde insieme ecologia e sharing economy. Moderno, funzionale e dal contenuto etico altissimo!
A questi valori Stella McCartney aggiunge creatività, eleganza, sartorialità, il suo stile unico. E il risultato è moda allo stato puro. Senza perdere di vista però l’ambiente: filiera controllata, no fur, materiali il più possibili riciclati o riciclabili, ecosostenibilità. Può non piacere, ma io ho sottolineato mentalmente che questa donna sta trasmettendo al suo business gli stessi ideali che applica per la sua vita privata, e hanno una conseguenza talmente ampia da ricadere sui comportamenti d’acquisto – e non solo – di migliaia di persone.
Anche la Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI) ha voluto sottolineare l’importanza della visione ecologica in campo fashion, dando vita ai Green Carpet Fashion Awards Italia, evento dedicato ai valori della sostenibilità, svoltosi il 24 settembre in concomitanza con Milano Moda Donna. I più grandi nomi italiani – da Fendi, Giorgio Armani, Gucci, Prada, Valentino – associati a giovani emergenti la cui visione e creatività rappresentano il futuro della moda. Il premio? Una statuetta realizzata da Chopard in oro etico (e sì, esiste anche quello!!). Nel frattempo capsule dedicate a collezioni sostenibili compaiono da Mango, Freitag e H&M. Siamo circondati, ma è una buona notizia.
In un momento in cui la siccità sta colpendo anche un nord Italia abituato ad autunni brumosi, pensare di agire per mantenere questo unico pianeta che abbiamo è un dovere di tutti. Anche della moda.