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Testi per il web: copywriting e comunicazione aziendale

Nell’epoca delle immagini, i testi sono i veri padroni della rete. Ecco come prepararsi e quali tecniche utilizzare per creare testi funzionali e creativi.

Nell’era digitale, caratterizzata dalla crescente predominanza delle immagini e dei contenuti visivi, spesso ci si dimentica del potere intrinseco dei testi. In realtà sono loro i veri pilastri della comunicazione aziendale sul web. Sono i veicoli che trasportano messaggi, esplorano e preparano narrazioni, trasmettono informazioni essenziali ai consumatori.

Questo articolo esplorerà l’importanza fondamentale dei testi nella comunicazione aziendale e come il copywriting per il web può aiutare a creare contenuti efficaci, che si distinguono in un mondo dominato dalle immagini.
Ma non è tutto. I testi per il web vanno oltre la semplice comunicazione; giocano un ruolo cruciale nell’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO).

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La scelta delle parole giuste

Nel vasto panorama della comunicazione aziendale online, la selezione accurata dei set semantici – o dei gruppi di parole giuste – è fondamentale per stabilire una presenza distintiva. È il primo passo per creare una forte identità aziendale e una presenza costante dei visitatori su ogni sito web.

L’importanza delle parole chiave

Le parole chiave non sono solo termini casuali, ma rappresentano il cuore di un brand. Scegliere con cura i lemmi che ci rappresentano è un processo strategico che deve tener conto del tono aziendale, del settore in cui operiamo e del pubblico di destinazione. Queste parole rappresentano la nostra reale essenza, il DNA, il nostro set valoriale e di visione. Un vero tesoro!

Adattare le parole chiave

Le scelte di parole chiave possono variare ampiamente a seconda del settore. Nella moda, ad esempio, parole come “eleganza”, “stile”, “tendenze” e “timeless” potrebbero essere tra i lemmi principali, mentre nel design, termini come “innovazione”, “creatività” e “funzionalità” saranno quelli più utilizzati nei testi digitali delle aziende.

Ottimizzazione SEO

Nel secondo capitolo, esploreremo in dettaglio l’importanza dell’ottimizzazione SEO nei testi per il web e come questa pratica possa favorire una maggiore visibilità online.

L’importanza dell’ottimizzazione SEO

L’ottimizzazione SEO è un aspetto cruciale del copywriting per il web. Significa creare contenuti che siano fruibili per i motori di ricerca, per migliorare il posizionamento su Google e i suoi amici. Per approfondire l’argomento, ti suggerisco di rivedere il mio articolo precedente sul sito anitaponza.com

Ricorda che l’ottimizzazione SEO è un processo in continua evoluzione, e rimanere aggiornati sulle ultime tendenze è essenziale per il successo online.

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La creazione di testi persuasivi

Esistono nel copywriting delle speciali tecniche definite di persuasione, che si possono utilizzare per catturare l’attenzione del tuo pubblico e creare una connessione emotiva duratura tra il tuo brand e i consumatori.

Utilizzo delle “tecniche di persuasione” nei testi per il web

Le tecniche di persuasione rappresentano uno strumento cruciale nel copywriting per il web. Sono stratagemmi tecnici che includono l’utilizzo di elementi quali la scarsità, l’urgenza, la riprova sociale e la coerenza per convincere il target dell’unicità del tuo brand e dei suoi prodotti. Nel settore della moda, ad esempio, la creazione di un senso di esclusività può essere una strategia efficace per migliorare il posizionamento e per creare un’aura distintiva attorno al prodotto.

Creare una connessione emotiva tra brand e consumatori attraverso il copywriting

La creazione di una connessione emotiva è fondamentale per instaurare una relazione duratura tra il tuo brand e i consumatori. Nel settore della moda, del design e del lusso, questa connessione può essere particolarmente profonda. Ecco perché questa connessione è così importante:

  1. Fidelizzazione del cliente: quando i consumatori sviluppano un legame emotivo con un brand, diventano più fedeli. Sono più inclini a tornare per ulteriori acquisti e a mantenere una relazione a lungo termine con l’azienda. Questo porta a un flusso costante di entrate da parte di clienti affezionati.
  2. Differenziazione: nel mondo altamente competitivo della moda, del design e del lusso, la creazione di una connessione emotiva offre un vantaggio competitivo. I consumatori tendono a scegliere i brand con cui si sentono più in sintonia e con cui condividono valori e identità. Questo può aiutare il brand a distinguersi dalla concorrenza.
  3. Aumento del valore del cliente a lungo termine: i clienti che si sentono emotivamente connessi a un brand sono disposti a spendere di più e a investire di più nel tempo. Questo significa un valore a lungo termine più elevato per ciascun cliente, poiché continuano a supportare l’azienda e a effettuare acquisti ripetuti.
  4. Diffusione del passaparola: quando le persone si sentono emotivamente connesse a un brand, sono più propense a raccontare la loro esperienza positiva ad amici e parenti. Questo può portare a un effetto domino, aumentando la base di clienti e la popolarità del brand.
  5. Coinvolgimento del pubblico: la connessione emotiva incoraggia il coinvolgimento del pubblico. I clienti diventano ambasciatori del brand e partecipano attivamente attraverso commenti, condivisioni sui social media e partecipazione a eventi o iniziative promosse dall’azienda.
  6. Resilienza durante periodi difficili: In periodi di crisi o sfide, i brand con una forte connessione emotiva possono resistere meglio. I clienti fedeli sono più disposti a sostenere l’azienda in tempi difficili, riducendo l’impatto negativo delle fluttuazioni economiche o degli imprevisti.

Creare una connessione emotiva tra il brand e il non solo consolida una base di clienti fedeli ma anche contribuisce a una crescita sostenibile e alla costruzione di una reputazione positiva nel lungo periodo. Gli investimenti nella creazione di questa connessione sono spesso ampiamente ricompensati attraverso un aumento della lealtà dei clienti e un miglior posizionamento sul mercato.

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La narrazione del brand

Si parla molto di storytelling o di narrazione del brand: questa tecnica di scrittura non riguarda solo ciò che vendi, ma anche il percorso emotivo e di azioni che vuoi far compiere al tuo pubblico. Questo capitolo illustrerà come utilizzare il copywriting per creare una narrativa coinvolgente sulla base delle tecniche dello storytelling.

Comunicare l’identità del brand

La narrazione del brand è uno strumento potente per comunicare l’identità del tuo brand. Deve trasmettere non solo ciò che fai, ma anche chi sei e cosa rappresenti. Nel settore della moda, del design e del lusso, l’identità del brand è spesso legata a valori come l’eleganza, l’innovazione, la creatività e l’esclusività. Il copywriting riesce a trasmettere in modo efficace questi valori, costruendo una connessione con il pubblico.

Raccontare storie coinvolgenti

Le storie sono un mezzo potente per coinvolgere il pubblico. Creare racconti che catturino l’immaginazione dei consumatori è una delle strategie vincenti nel marketing contemporaneo. Per il fashion, è facile pensare a storytelling di artigianalità, di ispirazioni che guidano una collezione, di percorsi creativi che portano alla realizzazione di capi unici o esclusivi. Ne vediamo moltissimi esempi sui social, che sono uno dei mezzi in cui la narrazione di marca viene utilizzata maggiormente.

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La coerenza nella comunicazione

La coerenza non riguarda solo ciò che dici, ma anche come lo dici e come lo presenti al tuo pubblico. Questo capitolo tratteggia come utilizzare il copywriting per mantenere una comunicazione aziendale coesa e autentica.

Mantenere un tono consistente

La coerenza nella comunicazione richiede un tono consistente in tutti i messaggi aziendali. Nel settore fashion, ad esempio, Hermes – brand noto la sua eleganza ed esclusività – sceglie un linguaggio volutamente semplice ed essenziale, con terminologie però raffinate e un delicato gioco di parole. Questo suo tono di voce è coerente in ogni riga della sua comunicazione, dal sito alle newsletter, fino ai social e alle piccole frasi che accompagnano i capi. L’uso sapiente del copywriting riesce a creare veri capolavori di raffinatezza, che riescono a tratteggiare un brand con coerenza e costanza, rafforzandone l’immagine.

Utilizzare uno stile di scrittura uniforme

Un altro aspetto della coerenza è l’utilizzo di uno stile di scrittura uniforme. Questo include la scelta dei lemmi da utilizzare, un’architettura ben ponderata delle frasi e una grammatica sempre coesa. Nel settore della moda, del design e del lusso, uno stile di scrittura accurato e sofisticato è spesso essenziale. Utilizzeremo il copywriting per assicurarci che ogni messaggio rispetti lo stile e la qualità attesi.

Allineamento tra canali di comunicazione

La coerenza va oltre i singoli messaggi: tutti i canali di comunicazione devono essere inclusi, dal sito ai social, fino all’advertising e alle newsletter. Questo garantisce che il pubblico riceva un messaggio uniforme ovunque interagisca con il brand. In qualsiasi settore, l’allineamento tra canali è cruciale per creare un’immagine forte e distinta, che emerga dal mare magnum dei competitor.

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SEO copywriter freelance: testi perfetti per i motori di ricerca

Se il web è la nostra tela, il SEO copywriter ne è l’intrepido artista. Pennella contenuti con la passione di un artigiano, utilizzando come uniche armi a disposizione la tastiera e una potente preparazione tecnica, che gli permettono di rimbalzare con agio tra termini e sinonimi, trucchi per attirare l’attenzione e lampi creativi.

Ogni testo è un progetto su misura, per un pubblico non solo esigente ma sempre più targhettizzato. Per emergere nella massa di parole quotidianamente pubblicate, serve una cassetta degli attrezzi sempre pronta all’azione: in questo articolo scopriremo come creare contenuti che si adattino perfettamente ad ogni cliente, pensati per il mondo digitale e con un taglio specifico al mondo della moda e del lusso.

L’arte di farsi vedere online

Per comprendere meglio l’importanza del SEO copywriter, proviamo ad entrare nel cuore della SEO, per capire quanto e come i tuoi contenuti possano influire sulla visibilità online.

SEO: come essere rilevanti online

La SEO, acronimo di Search Engine Optimization, è l’insieme di strategie e tecniche utilizzate per migliorare la visibilità e la posizione di un sito web o di un contenuto nelle pagine dei motori di ricerca. È facile comprenderne l’importanza, pensando che ogni minuto Google riceve 5,7 milioni di richieste di query! Essere trovati online è la vera sfida per chiunque abbia un business, di prodotti o di servizi.
Senza la SEO, i nostri contenuti finirebbero in fondo alla Fossa delle Marianne del web, in un buio totale. Oblio e inutilità. Ma come fare a comparire tra i primi risultati delle serp? 

La SEO comprende un insieme di tecniche, ognuna delle quali ha il suo ruolo nel puzzle dell’ottimizzazione. Tra le principali:

  1. Ricerca delle parole chiave: Questo è il punto di partenza. Consiste nell’identificare le parole e le frasi che il tuo pubblico utilizza per cercare informazioni relative al tuo settore o ai tuoi contenuti.
  2. Ottimizzazione on-page: Questa tecnica riguarda l’ottimizzazione dei contenuti all’interno del tuo sito web. Include l’uso strategico delle parole chiave nei titoli, nei sottotitoli e nel testo, oltre a una struttura e una formattazione ben definite.
  3. Link building: Questa tecnica mira a ottenere link da altri siti web di qualità che puntano al tuo. I motori di ricerca considerano questi link come voti di fiducia, aumentando così la tua autorità online.
  4. Ottimizzazione tecnica: Questo aspetto riguarda l’ottimizzazione tecnica del tuo sito web, compreso il caricamento veloce delle pagine, la corretta struttura del sito e la compatibilità con i dispositivi mobili.
  5. Contenuti di qualità: La creazione di contenuti informativi, utili e di alta qualità è fondamentale per attirare e coinvolgere il tuo pubblico. Può includere articoli, guide, video e altro.
  6. Analisi e monitoraggio: la SEO richiede un costante monitoraggio delle performance e delle metriche del sito per apportare miglioramenti o correzioni. Strumenti come Google Analytics sono essenziali a questo scopo.
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Scrivere all’altezza delle aspettative dei motori di ricerca

La danza delle parole chiave: trovare e usare parole chiave efficaci

La ricerca delle parole chiave è il punto di partenza per una creazione di testi che portino al successo. È come scegliere la brugola giusta: se è della dimensione sbagliata, per quanto sforzo facciamo, non riusciremo mai ad aggiustare nulla. Ma come si fa questa ricerca in modo efficace?

La ricerca delle parole chiave è una vera e propria scienza e si basa su un’analisi di dati. Per fortuna, ci sono strumenti appositamente progettati per semplificare la ricerca delle parole chiave più pertinenti e rilevanti per ciascun business. Uno dei più noti è il Google Keyword Planner, che ti consente di scoprire il volume di ricerca e la concorrenza per diverse keyword. Puoi anche esplorare le “ricerche correlate” che ti suggerisce, per ottenere ulteriori idee. Ma ce ne sono molti altri, gratuiti e a pagamento. Ne elenco qui sotto i principali attualmente disponibili:

Ricorda che l’obiettivo non è solo trovare le parole chiave più popolari ma anche quelle più rilevanti per il tuo pubblico e la tua nicchia di mercato. Se non hai familiarità con gli strumenti digitali o non hai tempo per dedicarti a studiare i principi della SEO ti suggerisco di rivolgerti a specialisti del settore: con un investimento contenuto avrai a disposizione tutte le keyword necessarie ad ottimizzare il tuo sito, con le indicazioni di metriche aggiornate e tanti altri suggerimenti che solo chi macina dati ogni giorno riesce ad evidenziare.

L’arte della selezione

Una volta raccolta la tua serie di potenziali parole chiave, è tempo di selezionare quelle più adatte ai tuoi contenuti. Qui entrano in gioco equilibrio e strategia, per trovare un corretto equilibrio tra il volume di ricerca (quante persone cercano quella parola chiave) e la competizione (quante altre pagine stanno cercando di classificarsi per la stessa parola chiave).

La ricerca delle parole chiave è un passaggio cruciale nella creazione di contenuti SEO efficaci. Usando gli strumenti giusti e seguendo una strategia oculata, potrai posizionarti in modo strategico nel grande universo del web.

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Il lato umano della SEO: coinvolgere e fidelizzare

Il potere delle storie: raccontare con eleganza


Nel mondo della SEO, il copywriting va oltre la semplice ottimizzazione per i motori di ricerca. Si tratta di coinvolgere il pubblico attraverso la potenza delle storie raccontate con eleganza. Le narrazioni coinvolgenti sono un mezzo straordinario per stabilire una connessione profonda con l’audience e lasciare un’impronta duratura nella mente dei lettori.

Le storie sono veicoli potenti per trasmettere messaggi, emozioni e concetti complessi. Quando scrivi contenuti SEO puoi sfruttarne il potere per creare un’esperienza coinvolgente per il tuo pubblico.

Ma come si racconta con eleganza? L’arte del copywriting SEO sta nell’equilibrio tra la tecnica e la creatività. Devi essere in grado di selezionare le parole giuste, quelle che catturano l’immaginazione e creano un’immagine vivida nella mente del lettore. Ecco alcuni suggerimenti:

  1. Immagini vivide: utilizza descrizioni dettagliate e parole evocative, per per dipingere immagini vivide nella mente dei tuoi lettori. Questo è particolarmente efficace nel settore della moda e del lusso, dove la visualizzazione è fondamentale.
  2. Emozioni autentiche: le storie coinvolgenti evocano emozioni autentiche. Parla di passione, desiderio, gioia, bellezza, volontà di emergere o invidia, giocando con lo spettro più ampio delle emozioni che si adattano al tuo contenuto. Il pubblico deve sentirsi connesso a livello emotivo.
  3. Personaggi coinvolgenti: introduci personaggi intriganti nei tuoi racconti, dal creatore di gioielli al designer, fino al manager appassionato. Fai emergere le loro personalità e le loro storie.
  4. Mistero e curiosità: utilizza l’elemento del mistero per mantenere il pubblico coinvolto. Incoraggia la curiosità, spingendo i lettori a volerne sapere di più.
  5. Eleganza nella scrittura: la scelta delle parole è di importanza fondamentale. Se scrivi di moda o design il linguaggio è la tua arma vincente. Terminologie raffinate, elegante, le metafore o le similitudini aggiungono un tocco di classe ai tuoi contenuti.
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Call to Action (CTA) persuasive e brevi

Un elemento cruciale del copywriting SEO efficace è la creazione di Call to Action (CTA) che siano brevi ma altamente efficaci. Le CTA sono il ponte tra un contenuto coinvolgente e l’azione desiderata, come un acquisto, una registrazione o una condivisione.

Per creare CTA funzionali ed eleganti possiamo tenere conto di queste indicazioni:

  1. Usa un linguaggio persuasivo, che inciti all’azione senza essere invadente. Evita frasi dirette come “Acquista ora!” e preferisci approcci più delicati come “Scopri di più” o “Esplora la collezione.”
  2. Messaggio chiaro e diretto: nonostante la brevità, il messaggio deve essere chiaro e diretto. Il lettore deve capire immediatamente cosa ci si aspetta da lui. Ad esempio, se stai promuovendo una nuova collezione di moda, un CTA come “Scopri la nuova collezione” è breve ma inequivocabile.
  3. Benefici in evidenza: metti in risalto i benefici che il lettore otterrà seguendo il CTA. Ad esempio, “Unisciti a noi per accesso esclusivo alle offerte speciali” mette in evidenza il vantaggio per il lettore.
  4. Design accattivante: il design della CTA è importante. Deve essere visivamente attraente e ben posizionato all’interno del contenuto, in modo da catturare l’attenzione senza interrompere la lettura.
  5. Personalizzazione: utilizza la personalizzazione quando possibile. Ad esempio, “Benvenuto, [Nome del Lettore], esplora la nostra selezione esclusiva” crea un’esperienza più coinvolgente.
  6. Feedback visivo: assicurati che la CTA cambi visivamente quando il mouse si avvicina o ci passa sopra. Questo effetto può indicare chiaramente che il CTA è interattivo.

L’obiettivo è creare CTA che siano persuasive e invitino l’azione in modo discreto e raffinato. Questo approccio è particolarmente rilevante nel settore della moda e del lusso, dove l’immagine e lo stile sono di primaria importanza.

Nel mondo del copywriting SEO, la creazione di un network di link di alta qualità e il coinvolgimento dell’audience attraverso i social media sono strategie fondamentali. I backlink rappresentano un voto di fiducia da parte di altri siti web, mentre le condivisioni social diffondono i tuoi contenuti a un pubblico più ampio.

I backlink da siti autorevoli e rilevanti sono una parte essenziale della SEO. Ma come ottenerli nel settore della moda e del lusso? Una strategia efficace consiste nel creare contenuti di alta qualità che siano degni di citazione da parte di altri siti. Puoi anche collaborare con influencer del settore per ottenere link autorevoli. Inoltre, assicurati di rispettare le linee guida etiche della SEO e di evitare pratiche di link building non etiche.

I social sono il luogo ideale per coinvolgere il pubblico nel settore della moda. Crea contenuti interessanti e visivamente accattivanti che incoraggino la condivisione. Utilizza le piattaforme social per interagire con i tuoi follower, rispondendo alle domande e creando una comunità attiva.

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Ottimizzazione tecnica del tuo sito web: la chiave per l’eccellenza

L’ottimizzazione tecnica del tuo sito web è il fondamento su cui poggiano tutte le tue iniziative di copywriting SEO. Un sito ben strutturato e tecnicamente efficiente è essenziale per garantire un’esperienza impeccabile. Questo comprende una velocità di caricamento delle pagine fulminea, una struttura chiara e intuitiva del sito e la piena compatibilità con i dispositivi mobili.

Perché è importante? I motori di ricerca premiano i siti web che offrono un’esperienza utente di alta qualità. I siti veloci, ben organizzati e facilmente navigabili ottengono un punteggio più alto nelle classifiche di ricerca. Inoltre, nel settore della moda e del lusso, l’aspetto visuale e la fruibilità del sito sono cruciali. Un sito web che carica rapidamente e si adatta perfettamente a schermi di diverse dimensioni è un vantaggio competitivo.

Se sei un copy e la parte più tecnica del sito ti è oscura, rivolgiti ad un tecnico professionista: se l’estetica è fondamentale, l’ottimizzazione tecnica è la chiave per l’eccellenza online.

Analisi e monitoraggio: l’occhio vigile della tua strategia SEO

Nel mondo sempre mutevole della SEO, l’analisi e il monitoraggio costanti sono come un faro che guida la tua strategia. La SEO richiede un approccio dinamico in cui le performance e le metriche del sito sono scrutinati attentamente per apportare miglioramenti e correzioni in tempo reale. Strumenti come Google Analytics diventano tuoi alleati indispensabili in questa impresa.

Ma perché è così cruciale? L’analisi e il monitoraggio regolari consentono di:

  • Valutare l’efficacia: confrontando i dati delle performance con gli obiettivi prefissati, puoi valutare quanto bene stia funzionando la tua strategia. Questo ti permette di identificare ciò che sta dando i migliori risultati e ciò che potrebbe richiedere ulteriori miglioramenti.
  • Rilevare i cambiamenti: il mondo della SEO è in costante evoluzione. Algoritmi dei motori di ricerca, tendenze del settore e comportamenti degli utenti cambiano. Monitorando costantemente le metriche, puoi individuare rapidamente qualsiasi cambiamento e adattare la tua strategia di conseguenza.
  • Identificare opportunità: l’analisi dei dati può rivelare opportunità inaspettate. Potresti scoprire che alcune parole chiave o contenuti generano un interesse crescente, aprendo la strada a nuove strategie o focus.

Google Analytics è uno strumento potente che fornisce un quadro completo delle attività del tuo sito web. Puoi tracciare il traffico, le conversioni, il comportamento degli utenti e molto altro. Con questi dati a disposizione, puoi prendere decisioni informate per migliorare la tua strategia di copywriting SEO.

il copy

Il mondo del copywriting SEO nel settore della moda e del lusso è una danza sofisticata tra creatività e strategia. Creare contenuti coinvolgenti richiede una profonda comprensione delle parole chiave, una efficacia compatta nelle CTA e una padronanza delle tecniche di ottimizzazione. Unite ad una corretta valutazione delle metriche e delle funzionalità tecniche del sito.

scrivere un company profile

Come scrivere un Company Profile

Cogliere l’essenza di un brand e raccontarla: il company profile è uno strumento importante e potentissimo per trovare nuovi clienti o presentarsi agli investitori. 

Non è mai finito, è sempre in lavorazione, è una spina nel fianco di moltissime aziende: il company profile è un documento così importante che se ne stilano molteplici versioni e mai nessuna ci sembra la definitiva. Se può rasserenarvi, questa è una sensazione comune ed è un segno di buona salute professionale: significa che il nostro company profile è vivo e palpitante, e che vogliamo prepararlo al meglio, una fotografia reale dei valori e dello stile del nostro brand. 

Oggi molti brand preferiscono preparare una landing page dedicata alla presentazione aziendale, esempi eccellenti sono quelli di Nike o di Gucci, che offrono al loro pubblico – ampissimo – una presentazione di sé talmente aggiornata e carica di valori da essere trattata direttamente online, dove può essere aggiornata in tempo reale.

Che serva a presentarsi a potenziali clienti o ad attirare collaboratori e investitori, il company profile inizia sempre da un pensiero analitico sul nostro target. Ti propongo uno schema logico di base – ovviamente ampliabile e modificabile secondo necessità – per comporre la tua versione, con indicazioni su cosa deve comparire e quale potrebbe essere un ordine ideale degli elementi.

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Storia, valori e visione: una panoramica importante

La prima sezione del tuo company profile dovrebbe essere dedicata all’introduzione del tuo brand e della sua nicchia di mercato, delle sue peculiarità. Che si tratti di moda, di beauty o di metallurgia pesante, il concetto non cambia: dovresti fornire indicazioni chiare e concise sul tuo business. Le famose vision e mission, intraducibili in italiano con un solo termine.

 Puoi includere questi elementi:

  • Storia dell’azienda: è il momento di sfoderare il tuo talento di storyteller! Racconta da dove è nato il tuo business, quali sono stati i motivi che ti hanno spinto a cominciare “l’impresa”, chi ti ha accompagnato o ispirato. Completa il testo con un tocco narrativo: qui entrano tanti fattori che nel tempo hanno definito chi è il tuo brand oggi, prenditi lo spazio necessario a raccontarli.
  • Obiettivi: descrivi gli obiettivi che vorresti raggiungere a breve e a lungo termine, ovviamente all’interno del tuo settore merceologico. Racconta la direzione che vorresti dare alla tua azienda, motivandone le strategie dove possibile. A volte l’onestà e la chiarezza portano più empatia di quanto si possa immaginare.

Cultura, eredità, “saper fare”, affidabilità, serietà, approfondimento tecnologico, ricchezza commerciale, insomma, in una parola la storia esprime il “patrimonio” aziendale, che è la base solida su cui basare relazioni commerciali, finanziarie e lavorative.

E’ importate citare le cosiddette Milestones, le pietre miliari. Cioè gli snodi fondamentali che hanno portato l’azienda a crescere sotto il profilo strutturale.  Ad esempio:

  • acquisizioni di prodotti/licenze di distribuzione o brevetti o aziende
  • riconoscimenti speciali
  • investimenti strategici,
  • commesse che han consentito il salto di qualità
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La storia e la vision nel profilo aziendale

Una serena riflessione sul percorso che hai fatto porta a definire chi vorresti essere in un orizzonte lungo, non di breve/medio periodo. Questa è la “vision”, il volano strategico, etico e culturale che guida verso il domani.

Se hai poco chiari quali sono le tue prospettive, prova a rispondere a queste domande:

  • Perché ho i clienti attuali? Perché non altri?
  • Cosa mi aiuta ad acquisire nuovi clienti? Quali bisogni la mia azienda è in grado di soddisfare con successo?
  • Per chi lavoro? Per quale target in particolare?
  • Dove si trova il mio cliente all’interno della filiera (finale, intermedio, etc..)
  • Quali sono le caratteristiche del mio prodotto o servizio che i miei concorrenti non hanno?

Se il tuo settore merceologico lo richiede, puoi adottare un approccio più data driven, con numeri e tabelle che confermano e sostengono i tuoi testi. Nella loro capacità di sintesi, i numeri svelano con chiarezza quanto si è realizzato o raggiunto finora, quali mercati sono presenti e da quando, quali tecnologie e soprattutto il numero di prodotti presentati.

I valori aziendali

I valori aziendali sono uno dei pilastri fondamentali del tuo company profile. E non sto parlando solo di etica del lavoro, pari opportunità e inclusività. Ogni mercato ha le sue difficoltà: non serve essere delle B Corp. per avere in sé un costrutto valoriale di tutto rispetto, in equilibrio con le persone e con la natura.

Questo è il momento di svelare quanto fai o hai già fatto in quanto a:

  • Sostenibilità: se utilizzi o meno materiali eco-friendly, che tipo di impatto ambientale ha la tua produzione, che soluzioni pensi di trovare e applicare nel medio e lungo periodo
  • Qualità: questo punto è banale (non esiste azienda che dichiari di produrre prodotti non di qualità) ma si deve citare se scegliamo di lavorare con materie prime di lusso o dalla qualità effettivamente superiore
  • Creatività: originalià, bellezza, ricerca, innovazione. Svela qui le tue carte vincenti dal punto di vista creativo
  • Responsabilità sociale: se ne hai, mostra quali iniziative sociali stai sostenendo, se lavori con comunità locali, con Onlus, con realtà del territorio
  • Valori: è il momento di raccontare quali valori ti muovono, quali sono i tuoi principi etici e morali all’interno del tuo business
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Mercati e distribuzione

Il cuore del tuo business batte forte nella creatività e nell’innovazione, ma senza una rete distributiva adeguata non potrai ottenere i risultati che speri. In questa sezione devi raccontare quali mercati hai già penetrato, con quali mezzi o con quali partner, e quali invece vuoi raggiungere nel futuro. 

Che sia un unico paese o il mondo intero, la tua azienda ha la sua identità anche in questo ambito. Racconta come la tua logistica funziona perfettamente per raggiungere ogni angolo del globo, se hai rappresentanze estere, filiali, uffici commerciali e quali misure hai progettato per raggiungere e soddisfare i tuoi clienti.

Se ci sono partnership di business importanti, citale! Daranno peso e profondità al tuo business, migliorando la fiducia di un eventuale partner. Non serve scrivere molto, a volte pochi paragrafi e dei grafici chiari possono fare il lavoro meglio di un lungo racconto.

Progetti e collaborazioni

Nella sezione successiva, puoi mettere in luce i progetti per il futuro e le eventuali collaborazioni. Nel mondo della moda e del beauty è fondamentale avere strategie chiare nel medio/lungo periodo. Qui puoi dimostrare la tua esperienza e le tue capacità. Puoi includere in questa parte:

  • Partnership con marchi noti: elenca le collaborazioni importanti che hai avuto. Questo aiuterà a costruire la tua credibilità e a mostrare il valore che il tuo brand può portare alle collaborazioni.
  • Progetti innovativi: descrivi i progetti creativi e innovativi che hai realizzato nel settore. Puoi menzionare sfilate, eventi o iniziative che hanno suscitato interesse e attenzione dei media.
  • Riconoscimenti e premi: mostra i premi e i riconoscimenti che hai ricevuto per il tuo lavoro, in modo elegante e non presuntuoso. La tua reputazione e la tua fiducia saranno ricompensati

I risultati

Non è detto che si debba sempre scrivere questa sezione, soprattutto se sei una startup. Ma un brand con una storia alle spalle ha piacere a svelare quali risultati sono stati ottenuti nel proprop settore. Questo dimostra la tua capacità di raggiungere obiettivi e ottenere successo. Qui puoi includere tabelle, grafici, numeri chiari che mostrino l’andamento delle vendite, il numero di clienti soddisfatti o l’espansione del tuo fatturato.

Il futuro

Anche questa è una sezione che può essere presente oppure no. Ma mi piace pensare che un’impresa si dia delle prospettive (altrimenti che business sarebbe?) e che queste siano ben pianificate. Con un tono positivo e realistico racconta cosa vorresti ottenere, non in termini prettamente numerici ma in chiave di risultati globali, di soddisfazione, di benessere per i tuoi clienti e i tuoi collaboratori. Qui puoi raccontare i tuoi sogni di imprenditore, cosa vorresti veder realizzato e cosa davvero ti renderebbe soddisfatto.

Per scrivere un buon company profile serve molta pazienza, un tono positivo ma realistico, una nota informativa che possiamo rubare allo stile anglosassone. Il risultato sarà un documento che fotografa il tuo business così com’è e come vorresti che fosse, nel futuro.

Blog di moda

I blog di moda più seguiti? Ecco i top 7 dello stile.

Benvenuti nel mondo affascinante dei blog di moda, dove l’arte dell’abbigliamento e lo stile incontrano l’innovazione digitale e l’influenza online. In questo articolo esploreremo i 7 blog di moda più seguiti a livello internazionale, che si sono guadagnati la fiducia di un vasto pubblico di esperti con un lavoro certosino sviluppato con dedizione e visione critica della moda. Uno sguardo privilegiato sullo stile e una fonte inesauribile di trend, non solo per il tuo guardaroba ma per attingere a piene mani alla cultura contemporanea rielaborata, rivista e trasmessa dal mondo fashion.

I blog di moda di riferimento

Autorevoli, dirompenti, a volte disruptive: i blog di moda più seguiti sono voci influenti nel settore, al punto da catalizzare l’attenzione degli stessi stilisti. Seguirli è un modo per restare sempre aggiornati sui trend emergenti, ma anche sulle novità esclusive e sui gossip più succosi.

  1. The Blonde Salad
  2. Leonie Hanne
  3. The Sartorialist
  4. The Coveteur
  5. Into The Gloss

1.    The Blonde Salad 

Il blog di moda The Blonde Salad, fondato da Chiara Ferragni, è uno dei punti di riferimento per gli appassionati di moda in tutto il mondo. Chiara – grazie al suo stile personale unico – condivide consigli di stile, outfit del giorno e approfondimenti su eventi di moda di livello internazionale. Con oltre 17 milioni di follower su Instagram, The Blonde Salad è un must ormai ben conosciuto per chiunque voglia rimanere al passo con le ultime tendenze.

2.    Leonie Hanne

Chi segue Leonie Hanne ama lo chic parigino con il tocco tedesco contemporaneo. Bella e stilosa, è seguita da più di 2 milioni di follower su Instagram, e il suo blog https://leoniehanne.com/ è aggiornato con i prodotti più trendy e i suggerimenti di quando, come e dove indossarli. Il suo segreto è un mix sapiente di generi, per look mozzafiato che attirano gli sguardi ammirati sia degli amanti dello charme “à la française” che dello stile urban contemporaneo teutonico.

3.    The Sartorialist

Scott Schuman, fotografo di moda e fondatore di The Sartorialist, ha cominciato a fotografare la gente di New York perché sfoggiava look interessanti ed esprimeva un certo stile. Attraverso i suoi scatti street style, Schuman cattura oggi momenti autentici di moda nelle strade di tutto il mondo.

The Sartorialist offre una prospettiva unica e ispiratrice su come la moda si manifesta nella vita quotidiana delle persone. Ogni immagine racconta una storia e ti invita a esplorare la diversità degli stili e delle culture che si incontrano per creare un mosaico di espressione individuale.

4.    The Coveteur 

The Coveteur è un blog di moda che offre un’intima prospettiva degli armadi di celebrità, stilisti e influencer. Attraverso fotografie bellissime e interviste esclusive, The Coveteur ti porta dentro i guardaroba più glamour del mondo. Un occhio limpido e un’estetica essenziale che scovano manie, tesori, dettagli nascosti da scoprire un articolo dopo l’altro.

5.    Into The Gloss 

Into The Gloss è una fonte essenziale per gli amanti della bellezza e della moda. Questo blog si concentra sugli aspetti più ricercati del settore, fornendo recensioni di prodotti di bellezza, tutorial di trucco e interviste con esperti del settore. Dallo skincare all’hairstyling, Into The Gloss è la guida ideale per attraversare i tempi con una beauty routine a prova di flash.

6.   The Atlantic Pacific 

Blair Eadie è l’autrice del fashion blog The atlantic pacific: vive in California ed è direttore del merchandising del brand Tory Burch, un altro colosso del fashion system. Il suo stile coglie il meglio della cool attitude della East Coast e della raffinatezza che si respira nella Grande Mela. Seguita da oltre 1,4 milioni di follower su Instagram, è una vera protagonista del mondo della moda. E della comunicazione.

7.   Gala Gonzales 

Fondatrice del sito Amlul, Gala Gonzales coniuga spirito spagnolo con un tocco regale rubato all’estetica londinese. Modella, DJ e fashion blogger, sfiora con giocosità lo stile iberico e lo traduce in look eye catching con il tocco di noblesse targata UK. Ha fondato con lo zio Adolfo Domínguez una linea di abbigliamento ed è stata scelta come modella per brand internazionali, da Loewe a Mango passando per H&M. Su Instagram conta più di un milione di follower, e li merita tutti.

Aggiornati, divertiti, informati

I blog di moda sono diventati una risorsa indispensabile, sia per gli appassionati che per i professionisti del settore. Agli indirizzi citati dobbiamo aggiungere per correttezza e per profondità di preparazione le vere bibbie della moda, dal sito di Vogue a quello di Harper’s Bazaar, passando a Business of Fashion quando abbiamo bisogno di interviste, novità o insight nel mondo professionale.

Sfilata Dior 2023

Chi è e cosa fa il copywriter specializzato nel lusso

Le competenze di un copywriter, la preparazione di uno specialista del lusso: un mix scoppiettante di marketing e paillette.

Mi sono data un titolo difficile questa volta: definire chi è un copywriter oggi è davvero un’impresa non semplice, e farlo aggiungendo a fianco la parola lusso risulta ancora più complesso. Possiamo restringere il campo dicendo che il copywriter è quel professionista dedicato alla scrittura, sia essa per l’advertising offline o online, sia per tutti i media digitali che necessitano di contenuti: dai siti ai blog, dai social alle newsletter fino ad arrivare agli e-commerce.

Il copywriter si dedica con grande flessibilità e pazienza al suo ruolo, passando leggero sopra alla confusione di competenze e proiettato con serenità a interpretare – con i termini più appropriati – l’identità di un brand, qualsiasi sia il brief da risolvere.

Valentino haute couture
Sfilata Valentino haute couture 2023

Io, una copywriter che ama il lusso

Per quanto mi riguarda, occuparsi dei testi digitali come copywriter lusso è un sorprendente equilibrio tra il mio passato, il mio presente e un pizzico di futuro. Ho respirato lusso per tanti anni, in azienda; ho ammirato, invidiato, guardato con gli occhi a cuore tanti abiti e accessori che toccavo con mano lieve come per timore di spezzare un incantesimo. Il mio amore per la moda si rivela essere più una passione per una forma d’arte, di artigianalità altissima, più che il gioco delle tendenze stagionali dal sapore commerciale-vendita-fast fashion.

Sarò anche obsoleta, ma quando vedo alcune sfilate di haute couture non posso che incantarmi beata, ammirando le ore di lavorazione, le dita magiche delle prémiere, il cuore grande di chi dedica intere settimane ad un pezzo unico, fatto più di poesia che di tessuto.

Ricami Dior
Ricami sfilata Dior 2022

Competenze tecniche e dettagli pratici

Specializzarsi è importante

Impossibile scrivere di qualcosa di così specifico senza avere una preparazione più che seria: per fare i copywriter del lusso, bisogna saperlo riconoscere, capire, raccontare ed esaltare. Questo include la storia della moda e del design di lusso, le tendenze attuali e passate e una comprensione delle differenze tra i vari brand e i loro mondi. Saper riconoscere e descrivere le caratteristiche dei materiali pregiati o l’esclusività di alcune lavorazioni è parte integrande della professionalità

Conoscenza approfondita del settore

Bisogna essere parte della dinamica delle collezioni per poter svelare come e dove l’architettura di una sfilata prende forma, quali sono i ruoli e i tempi delle diverse figure, cosa cambia tra prototipi e campionari, tra creatività haute couture e collezioni pret-à-porter. Insomma vivere dentro il cuore pulsante del business è un requisito fondamentale per poter esprimere al meglio il valore di un prodotto.

E ovviamente, possedere uno spiccato senso estetico che possa guidare come un faro nel mare magnum delle parole. Perché la stessa bellezza che gli occhi vedono nelle immagini, deve essere trasmessa ad un testo e percepita dal cuore.

Dior
Sfilata Dior 2023

Parole, lingue, stile

Ogni brand ha il suo tono di voce, un’identità verbale e una personalità cui attenersi con attenzione. Per quanto riguarda il lusso, i testi creati dai copywriter devono seguire regole precise ma super flessibili.
Ai termini e alle espressioni che ogni brand non vuole vengano utilizzati – perché considerati lontani dalla propria esperienza – spesso si affiancano parole da inserire nei testi proprio per definire una perfetta coerenza con il resto della comunicazione. Via libera quindi alla creatività, alle figure retoriche e a giochi di parole che esaltano la bellezza. Ma dentro regole ferree su quantità e qualità dei lemmi.

Il lusso parla una lingua tutta sua. Inglesismi e francesismi sono ammessi con grazia e parsimonia: nel lusso essere stranieri o utilizzare con familiarità più di una lingua è considerato totalmente chic, quindi apprezzato. Il copywriter si può allora divertire con allitterazioni e giochi di senso che l’italiano non possiede, per titoli ad effetto che mescolano più di un linguaggio.

Capacità di adattamento e aggiornamento

Il settore del lusso è in continua evoluzione, quindi è fondamentale che il copywriter rimanga aggiornato sulle ultime tendenze e innovazioni. Questo include non solo la moda e il design, ma anche le strategie di marketing, le tecnologie emergenti nel settore e i cambiamenti nei gusti e nelle preferenze dei consumatori. Dall’intelligenza artificiale alla sostenibilità, dalle nuove tecnologie allo sviluppo di filati speciali, non si può presentarsi impreparati ai blocchi di partenza della moda e del lusso.

Ricami
Artigianalità e lusso: i ricami a mano

Strategie di marketing e branding per il lusso: il tocco del copywriter

L’arte della narrazione

Nel regno scintillante del lusso, creare una narrazione non è semplicemente raccontare una storia: è l’arte di tessere un’esperienza sensoriale attraverso frasi e parole scelte con cura. Non faremo solo descrizioni di prodotti ma creazioni di emozioni, trasmissioni di esperienze, sogni, promesse di esclusività. Questa narrazione è essenziale per creare un legame emotivo con il cliente, elevando il prodotto da oggetto a simbolo di uno stile di vita aspirazionale.

Personalizzazione ed esclusività

Il lusso vive di unicità. Personalizzazione ed esclusività sono i due pilastri su cui si fonda ogni percezione del lusso. I testi devono trasmettere questa esclusività, utilizzando un linguaggio che non sia solo descrittivo ma comunichi la ricchezza dell’esperienza che si va ad offrire. Parole distillate possono evocare un senso di appartenenza a un gruppo esclusivo, riservato a coloro che non solo desiderano il meglio ma anche qualcosa di unico.

Il linguaggio visivo e sensoriale

In un mondo dove l’immagine è sovrana, il copywriting per il lusso deve parlare anche ai sensi. Descrivere un prodotto in termini di sensazioni, odori, texture e colori crea un’immagine vivida nella mente del consumatore. Parole che evocano la morbidezza della seta, la rifrazione infinita della luce in una pietra o il touch ricco di una pelle pregiata possono trasformare un testo in una vera esperienza sensoriale.

lusso dior
Sfilata Dior 2017

La coerenza del brand

Nel lusso, la coerenza del brand è vitale. Ogni frase, ogni parola scelta, deve riflettere e rafforzare l’identità del brand. Il tono, lo stile e il vocabolario devono essere in perfetta armonia con l’immagine del brand, mantenendo un equilibrio tra tradizione e innovazione, tra classico e moderno, tra riservatezza e appariscenza.

L’influenza dei Social Media

Nell’era digitale, i social media giocano un ruolo cruciale nel marketing, del lusso come di ogni altro prodotto. Il copywriter deve sapere come adattare la voce del brand ai diversi canali, mantenendone vivida l‘aura di esclusività ed eleganza, adottando un approccio che risuoni armoniosamente con il pubblico di ogni piattaforma. La sfida è mantenere l’aura di prestigio pur rimanendo accessibili e coinvolgenti.

Un’Arte Sartoriale

Il copywriting nel settore del lusso è un’arte sartoriale, che richiede una profonda comprensione del brand, un acuto senso estetico e la capacità di raccontare storie che catturino l’immaginazione del pubblico. È il fil rouge che unisce il cliente al mondo del lusso, rendendo ogni prodotto non solo un acquisto, ma un’esperienza indimenticabile.

Se sei un manager che cerca un copywriter specializzato nel lusso o nella moda, contattami. Possiamo valutare insieme quali sono le necessità della tua azienda e trovare le strategie migliori per rendere unica la tua comunicazione.

Clicca sul pulsante qui sotto per contattarmi o chiedere un preventivo.

ecommerce copywriter

Ecommerce copywriter: scrivere per il commercio elettronico

Perché il copywriter ecommerce è importante per una buona riuscita della vendita online.

Un sito, una landing page o ancora meglio un ecommerce riescono a dare una spinta esponenziale ad ogni business, soprattutto alle start up o alle imprese locali. Per guidare il cliente attraverso le pagine e convincerlo a schiacciare il pulsante “Acquista” sono necessari una strategia ben ponderata, una struttura a prova di usabilità e contenuti scritti bene da un copywriter professionista.

Le strategie principali per un ecommerce che funziona

Un sito ecommerce non è un semplice catalogo digitale, ma un ecosistema complesso e interattivo, in cui il cliente entra per dare una risposta ad una sua necessità. Questo è il punto di partenza per elaborare una strategia davvero funzionale e redditizia, qualsiasi sia il prodotto in vendita. Nel caso dell’abbigliamento è fondamentale sapere quanti capi sono disponibili, quale la struttura di collezione, quali i punti di forza e il target di riferimento. Solo con queste informazioni si potrà creare un’alberatura a prova di UX.

L’utente al centro: la UX 

L’usabilità non riguarda solo la struttura del sito ecommerce, ma tutta la strategia che lo sorregge. L’utente finale e il suo comportamento sono la spinta principale per creare percorsi funzionali, semplici, facilmente comprensibili da chiunque.

In questo sono indispensabili una professionalità dedicata, molta sensibilità e un copywriter ecommerce che riesca a trasformare informazioni fredde e imperative (guarda, scopri, clicca) in un’esperienza calda e piacevole. Non sempre è facile, ma quando la usabilità è ben fatta, i risultati si vedono e resistono a lungo.

I testi, micro, brevi o lunghi che siano, guidano il consumatore attraverso uno spazio virtuale in cui essere accolto e trovare una risposta a quella necessità espressa nel motore di ricerca. Solo in questo modo sarà naturalmente convogliato verso il carrello finale.

Content management: i prodotti giusti, al posto giusto

Un approccio corretto al content management può fare la differenza tra un sito ben fatto e un sito performante. L’organizzazione gerarchica dei prodotti e una categorizzazione funzionale riescono a favorire l’esperienza di acquisto, dando fluidità e naturalezza a tutto il percorso dell’utente all’interno del sito. Perché per arrivare alla conversione non basta la presenza, è necessaria una struttura fluida e facilmente percorribile.

scrivere per l’ecommerce è una grande sfida per un copywriter

Parole chiave o parole emozionali: tutte le facce del copywriting

Ma quando entra in gioco il copywriter ecommerce? In realtà a noi copy piacerebbe partecipare a tutta l’organizzazione. Un po’ perché ci chiamano sempre a giochi fatti, un po’ perché entrare nella fase strategica riesce a guidare le nostre parole nella maniera più corretta possibile.

Facciamo un passo indietro: quanti testi e quali devono essere elaborati per un sito ecommerce? In realtà sono tantissimi, i principali che mi vengono in mente sono:

  • Home page o landing page: cosa si legge per prima cosa
  • Contenuti istituzionali: le sezioni chi siamo, o cosa facciamo, o i form per i contatti
  • FAQ: sottovalutate ma potenti, anche ai fini dell’indicizzazione
  • Testi del singolo prodotto
  • Testi delle sezioni
  • Tag “alt” e descrizioni delle immagini (utilissimo per veicolare traffico al sito)
  • Slug, Title, Description: URL parlanti che insieme a titolo e description efficaci contengono un grande potere di conversione
  • Microcopy: voci di menù, call to action, messaggi di convermi, live chat, messaggi d’errore, testi di eventuali pop up

Una volta che il sito è pronto, non c’è da dormire sugli allori: chiamate il vostro copywriter ecommerce di fiducia e cominciate a fargli scrivere i testi per i social, le newsletter, per i mailing diretti, per il blog, per la customer care. Tanto lavoro, da generare tenendo a mente l’utilità, la compresibilità, la creatività. E ovviamente le parole chiave della SEO.

storytelling: raccontare il prodotto

Storytelling e TOV: le armi del copywriter ecommerce

Quali sono le informazioni chiave da inserire nei testi di un sito ecommerce? Quali sono le parole da utilizzare per attirare le ricerche e dare un posizionamento corretto nella serp? Quale stile deve essere utilizzato per parlare chiaramente al consumatore? Queste sono le domande cui il copywriter ecommerce deve rispondere ogni volta che affronta un progetto di scrittura per il web.

Lo storytelling è un metodo di narrazione efficace, che racconta l’azienda e i suoi prodotti con parole coinvolgenti ed emozionali. Le informazioni raccolte in una prima fase di brief si trasformano in un percorso piacevole dove il consumatore si lascia guidare senza fatica. Per la moda e l’abbigliamento possono essere le ispirazioni della stagione; per l’arredamento e il design le nuove tendenze e le soluzioni più tecnologiche.

Il tono di voce da utilizzare dovrebbe essere in linea con quello della comunicazione aziendale. Nelle imprese strutturate esistono manuali e guidelines con terminologie precise da seguire per parlare al proprio target. L’identità verbale di una azienda deve risultare rafforzata, anche se andiamo a produrre solo testi funzionali come le schede tecniche di un ecommerce. Tutto deve fluire morbidamente, in un dialogo diretto con chi sta al di là dello schermo.

Per un copywriter il tono di voce è uno strumento fondamentale: è la traccia sulla quale basare ogni frase, è il colore di ogni parola, è il ponte su cui costruire relazioni di fiducia. Senza il giusto tono di voce il testo risulterebbe fasullo, poco credibile, quindi non funzionale alla vendita.

SEO: la chiave digitale di ogni testo online

Qualsiasi prova di scrittura digitale deve tenere conto delle regole della SEO. I motori di ricerca oggi recepiscono e rispondono a ricerche precise, proponendo risultati che seguono algoritmi molto complessi. La SEO permette di arrivare nelle prime posizioni della serp e di presentarsi quindi come la risposta più affidabile alle richieste degli utenti.

Il copywriter ha le mani sporche di SEO, sempre. Ogni frase, ogni parola, ogni scelta di titoli o informazioni deve tenere conto degli studi del SEO Specialist. É lui che suggerisce quali siano le keyword o i temi da utilizzare, nei testi di presentazione o nelle parti più tecniche come le schede descrittive di prodotto.

SEO per l’ecommerce

Il prodotto e i suoi benefit: la scheda tecnica

Le immagini sono il punto di contatto principale per qualsiasi comunicazione digitale, compreso un sito ecommerce. Ma un buon testo introduttivo dell’azienda o una scheda tecnica scritta bene possono fare la differenza. Parlando dei settori in cui lavoro io – abbigliamento e lifestyle – nessun prodotto potrebbe essere venduto solo con un visual. Un titolo ben calibrato e una scheda tecnica completa sono fondamentali per trasmettere quelle emozioni che un capo produce una volta indossato. O che un arredamento armonioso riesce a far nascere nei nuovi proprietari di casa.

I siti lasciano giustamente uno spazio rilevante alla scheda tecnica, che deve contenere in un testo emotivamente coinvolgente tutte le caratteristiche del prodotto, la sua ispirazione, un suo mondo estetico di riferimento. Spesso viene completato da un bullet point con informazioni più specifiche su composizione, misure, fit, peso.

Anche il cross selling -Amazon docet- è un’arma importante per completare il viaggio del cliente attraverso il nostro sito. Per l’abbigliamento o il lifestyle gli abbinamenti cromatici possono essere suggeriti sia nel testo che in una sezione dedicata di immagini. Ispirazioni e spunti sono un lavoro che il copywriter deve considerare nella scheda di prodotto.

Target ed efficacia

Per scrivere in modo convincente e piacevole, il copywriter deve conoscere in profondità il suo target di riferimento. Ci sono tante tecniche per affinare questa ricerca: alcune aziende lungimiranti fanno ricerche approfondite, altri imprenditori si affidano al loro buon senso, con risultati più o meno professionali. Al copy servono aspettative, valori e un contesto sociale cui far riferimento, per poter dare vita alle Buyer Personas che lo guideranno nel suo percorso.

Pronti per andare online? Nell’epoca delle immagini e dei visual che vincono su tutto, non si è mai scritto così tanto. E il copywriter dedicato alla scrittura dell’ecommerce è utile alla pari di uno sviluppatore per la buona riuscita del progetto.

instagram selfie ellen

Scrivere per Instagram: regole e suggerimenti

Con oltre 1 miliardo e 95 milioni di post al giorno, Instagram è il social più dinamico del web e quello più utilizzato per i contenuti moda e lifestyle. Scrivere e pianificare una corretta strategia di contenuti è un passo decisivo per creare connessioni emotive e funzionali tra azienda e consumatori.

Per ottenere dei buoni risultati su Instagram servono due cose: una bella immagine e un testo rilevante. Spesso sottovalutato dai marketers meno aggiornati, la caption svolge un ruolo fondamentale per far funzionare bene il vostro profilo e creare engagement.
Ecco 7 regole che vi aiuteranno a creare contenuti corretti e “boosting”.

7 regole d’oro per scrivere Instagram post

Instagram ha al suo interno un algoritmo che premia i post con maggior engagement (per esempio like, commenti, views dei video e condivisioni). Questo significa che più engagement ha il vostro post, più sarà posizionato al top del feed nella pagina.

Inutile dire che i social sono un mezzo prevalentemente visivo, ma su Instagram una buona caption aiuterà il vostro post a scalare posizioni: è il modo più semplice e diretto per aggiungere informazioni, inserire call to action, comunicare un tono di voce che coinvolga emotivamente il consumatore.
E ottenere più like, più share, più follower.

Definire e mantenere un tono di voce

Il feed di Instagram deve riflettere voi o il vostro brand, come una vera e propria estensione del sito o del blog. E’ questo il posto giusto per mantenere un tono di voce consistente, preciso, definito sulla vostra comunicazione. Utilizzando certi termini piuttosto che altri, hashtag o emoji, i vostri follower sapranno che siete voi, senza neppure sbirciare al vostro logo.

Non c’è spazio per un romanzo, ma i 2200 caratteri a disposizione sono più che sufficienti per comunicare la vostra personalità, il vostro talento, i vostri servizi. Se siete informali e divertenti potrete inserire emoji e hashtag particolarmente popolari; se invece volete mantenere un tono più formale un paio di frasi con terminologie appropriate faranno al caso vostro, senza emoji che rendono friendly il tutto.
Qualsiasi sia la vostra scelta, abbiate cura che il vostro tono di voce sia coerente, post dopo post.

instagram michelle

Come un romanzo a puntate

Le caption di Instagram sono lo spazio ideale per raccontare una storia, la vostra storia. Lo storytelling lavora perfettamente anche nei post, creando interesse, curiosità, engagement. Mentre si narra il brand, il suo know how, il suo talento, avrete coinvolto emotivamente il vostro consumatore, incuriosendolo su chi siete e sui vostri prodotti. Da ricordare che nel flow di Instagram ci saranno solo un paio di righe visibili, giocatevele bene!

Invitateli ad agire: le CTA

Su Instagram si trovano un’infinità di call to action. Per non cadere nella banalità e per invitare veramente il vostro consumatore a muovere il suo dito, bisogna stabilire la corretta strategia. Se volete farvi conoscere, chiedete di clickare il link in bio, in modo che sia il vostro sito a parlare per voi. Se volete creare movimento intorno al vostro brand chiedete di taggare una foto, un amico, un oggetto, oppure fategli delle domande dirette o invitateli ad acquistare direttamente un prodotto.

Ovviamente le CTA andrebbero poste nell’immagine o nella prima parte del testo, per non essere nascoste dal flow. Ma ogni brand ha la sua strategia e il suo pubblico. Sperimentate e vedrete qual’è la modalità giusta per voi!

instagram kendall

Emoji e hashtags

Gli emoji possono essere utilizzati come complemento del testo ma anche come tattica ‘attira sguardi’ nel flow: mentre l’utente scrolla, può essere attirato da un emoji particolare, che funzioni particolarmente bene con l’immagine del post. Gli emoji possono essere utilizzati anche per enfatizzare la call to action o per mettere in risalto alcuni termini o aree della caption. Ovviamente devono essere in linea con il vostro tono di voce, ma in alcuni casi possono sostituire parole o incuriosire.

Gli hashtag sono un altro elemento fantastico da utilizzare: sono il modo più diretto per connettervi con i follower e incuriosirne di nuovi. Si può decidere di utilizzarli all’interno del testo, ma ultimamente si mettono nella parte finale del testo, per compattarli e rendere più scorrevole la scrittura. Vanno valutati uno per uno, non è detto che una pletora di hashtag sia la scelta più corretta, anzi: spesso devono essere diversi e mirati, per catturare la giusta attenzione.

Fate squadra con altri brand

Non siete soli, nella rete; anzi, ci sono tanti profili simili o complementari al vostro. Fare squadra è un’ottima strategia per creare condivisioni, tag, tattiche di sinergia. I followers di ciascuno si scambieranno, aumenteranno, creeranno viralità. Più grande sarà la vostra condivisione, più si potranno mettere in atto strategie come hashtag dedicati. Power is in numbers!

Mantieni viva la conversazione

La caption è un testo breve e necessariamente si deve concludere. Ma non deve concludersi la conversazione che avete avviato con il vostro consumatore, anzi! Coinvolgete il lettore, con domande, inviti al commento, ad aiutarvi a prendere decisioni, condividete dubbi, scelte da prendere. Sarete spesso sorpresi dai risultati!

Non aver paura di sperimentare

Ora che avete capito come scrivere bene un post di Instagram dovete lanciarvi nella sperimentazione. Provate strategie diverse, fino ad identificare quella che risponde meglio con il vostro profilo e i vostri follower. Ad ogni tipologia di post ci saranno risultati diversi: post lungo o corto? Emoji o no? Gli hashtag sono corretti o meno? Osservate e prendete nota dei risultati, ci vuole pazienza e un po’ di tempo, ma i risultati arriveranno.

instagram selfie

Refusi, i peggiori nemici dei copywriter. Come riconoscerli e correggerli.

Concettuali o tecnici, i refusi sono sempre errori.

Sulle copertine, sui titoli, sulle pagine di pubblicità, proprio dove non dovrebbero essere. I refusi sono un errore comune, il più banale, che incide sulla qualità del lavoro finale – e sulla nostra autostima. Ma ci sono dei modi per evitarli, delle piccole tecniche per astrarsi e diventare dei fini revisori di bozze.

Il copywriter è una versione aggiornata e innovativa di amanuense, un artigiano della parola che fa dell’abilità e della sua creatività un valore aggiunto. Aggiunto a precisione e capacità tecniche. Chi scrive tanto testo, centinaia di migliaia di parole, è inevitabilmente sottoposto ad una percentuale d’errore alta. A volte però il refuso arriva all’inizio, inaspettato, o in un testo breve come un post su Facebook. Capita a tutti, anche dopo la rilettura, di non vedere un accento o un errore di battitura. Come evitarlo? Ecco alcune tecniche basilari.

 

Errori concettuali, la difficoltà di scovarli.

fante o non fante

Sono gli strafalcioni più nascosti, quelli più impercettibili. I refusi concettuali si nascondono nelle pieghe del testo (o del visual!). Ad esempio nell’immagine sopra la copertina non riporta l’immagine di John Fante, bensì quella di Stephen Spender. Una leggerezza evidenziata da Einaudi stessa, che ammette l’errore.

Ma si può scivolare su indicazioni temporali (date errate), geografiche, informazioni imprecise. Ad esempio attribuire un testo all’autore sbagliato, indicare una capitale della nazione errata.

 

Come riconoscere ed evitare il refuso concettuale.

Purtroppo non esiste formula magica, l’unica soluzione è la verifica accurata. Non fidarsi di nulla, rileggere con la mente settata per smentire ogni riga, con il dente levato per principio.

  • E’ l’immagine giusta?
  • Questa data è verificata?
  • La manica è davvero a palloncino?
  • La composizione corrisponde all’immagine?

E via così, in un difficilissimo percorso ad ostacoli. Possono venire in aiuto Google, versioni precedenti dello stesso testo, la verifica con stakeholder e così via. Se possibile la revisione andrebbe lasciata a quaslcun altro – sempre che ce ne sia il tempo e la possibilità economica. Nel caso di testi più o meno brevi ci sono diversi tool online per il controllo grammaticale (ad es. Language Tool o Spellchecker) che possono aiutare ma non certo per errori concettuali.

 

Il refuso grammaticale. Dove casca l’asino.

frase interrotta

Qui si comincia a divertirsi. Si trovano tantissimi esempi di refusi, dagli accenti alle doppie alle frasi monche, dalle lettere invertite. Per non parlare di doppi spazi, d eufoniche, maiuscole “accentate” con l’apostrofo e via così.

A commetterli sono le grandi agenzie di pubblicità così come i quotidiani, per non parlare di noi piccoli amanuensi, delle pubbliche amministrazioni o dei singoli cittadini che desiderano comunicare concetti importanti al proprio prossimo.

 

precedenti o meno

 

Copy tips: le tecniche per la correzione veloce.

Tutti noi scriviamo con un computer, normalmente utilizzando Word (o Excel) che contengono al loro interno alcuni strumenti automatizzati per la correzione di bozze. Il primo, insostituibile aiuto ci viene dal comando “Trova/Sostituisci“. Ti può servire velocemente per trovare:

  • Doppi spazi
  • D eufoniche
  • Maiuscole accentate con apostrofo (es.: E’)
  • Apostrofi mal formattati.
  • Spazi tra parole e segni di interpunzione

Ecco come fare per eliminare i doppi spazi.

Per eliminare i doppi spazi, nel campo “Trova” clicca due volte sulla barra spaziatrice. Se vuoi utilizzare “Sostituisci” clicca una sola volta. Il comando a Word sarà quello di trovare tutti i doppi spazi e sostituirli con uno spazio solo.

D eufoniche

La d eufonica è elegante ma rende un testo pesante alla lettura. Va utilizzata con parsimonia e solo in determinati casi (cioè quando avviene l’incontro tra congiunzioni o preposizioni con la stessa vocale della parola seguente). Ad esempio ed essi, ad Anna. Ci sono tre d eufoniche, ad, ed, od. Per eliminare le d eufoniche inutili, nel campo “Trova” dovrai ripetere l’operazione che segue per ciascun caso.

  • Scrivi “ad”, quindi batti sulla barra spaziatrice.
  • Dopo lo spazio aggiungi tutte le vocali, tranne la “a” – “ad e”, “ad o”, “ad i” “ad u”, una alla volta. In questo modo troverai le occorrenze da eliminare.

Per i casi “ed” e “od” userai tutte le vocali tranne la “e” nel primo caso, e la “o” nel secondo.

Maiuscole con apostrofo e apostrofi mal formattati

Qui il lavoro da fare è molto semplice, come per il caso dei doppi spazi. Per correggere le maiuscole apostrofate, e non accentate come dovrebbero essere, fa’ così:

  • Nel campo “Trova” scrivi dapprima E’, per esempio.
  • Nel campo “Sostituisci” inserisci la versione corretta, quindi È.

Queste le indicazioni principali, con le quali poter velocemente verificare refusi e difficoltà linguistiche. E ora, al lavoro!

 

presonale ingresso

 

fashion editor vocabolario

Il vocabolario del Fashion Editor – A come aggettivi.

Idee e approfondimenti su come scrivere per la moda.

 
A come … Aperol. Se la prima idea è la vincente, so già cosa fare stasera. Ma se mi concentro un pochino di più e penso alla prima parola professionalmente utile che comincia con la A, arrivo ad aggettivi. Perché? Perché nel lavoro del fashion editor o fashion copywriter che dir si voglia, gli aggettivi sono una colonna portante
 
Che siano scarni, asciutti e sintetici o barocchi e voluttuosi, che siano parole singole o metafore gioiose, voli pindarici o citazioni cross media, sono loro a dare la temperatura e la cromia giusta alla vostra frase.
 
Creano immagini, aggiungono calore, suggeriscono mondi entro i quali tuffarsi. Sono il sapore del brand, sono la chicca del tono di voce. Possono essere banali, inflazionati, inutili, qui la difficoltà – e l’abilità – dell’editor nel dosare con perizia quelli più interessanti e adeguati. Con la grazia e la maestria del pasticcere, perché il nostro lavoro si fa col cuore, mica siamo generatori di testi qualunque.
 
 
Io inizio sempre con una piccola ricerca, con la visualizzazione del prodotto e del suo mondo di riferimento. Chiudo gli occhi e lo osservo mentre si muove, onirico e gioioso, quale che sia la sua anima. E da lì tutto un mondo – il mondo della semantica – si schiude e mi sorride. 
 
A volte. Certi giorni invece guardo il mio bel cappotto appeso da descrivere e non mi dice nulla. Lo fisso con interesse e quasi mi dà le spalle.
Aggettivi da cesellare, da ritoccare, da tagliare. Aggettivi da aggiungere, da sbozzare. Tenendo a mente sempre il principio per cui se non è necessario, allora meglio toglierlo. Povero aggettivo …

Fashion Copywriting: migliorare le descrizioni di prodotto per vendere di più

I negozi online, o gli e-stores come dicono gli addetti del settore, stanno diventando sempre più importanti. Lavorano spesso a fianco del punto vendita fisico, offrono molto di più in termini di disponibilità e taglie, e sono un’ottima opportunità di business. Necessitano di alcuni investimenti iniziali e di contenuti costantemente aggiornati, ma sono estremamente profittevoli. Tuttavia soffrono di una strutturale difficoltà – quella della lontananza dal cliente – che li rende freddi e spesso troppo basati su calcoli quantitativi piuttosto che su capacità e caratteristiche qualitative. Descrizioni di prodotto coinvolgenti e ben scritte permettono di massimizzare le propensioni all’acquisto da parte dei visitatori, ottenendo quindi il nostro goal, vendere di più. Ecco allora alcuni tips utili a migliorare le descrizioni prodotto ed attirare il vostro consumatore a cliccare sul pulsante “Aggiungi al carrello”!

Sorprendi, stupisci, emoziona.

Online il cliente è solo, non ha amici o commessi che lo supportano e lo consigliano, che lo aiutano nella fase della scelta e dell’acquisto. Manca il fattore umano. Ciò che un buon testo deve fare è immedesimarsi nel consumatore ideale, entrare nel suo punto di vista e fornirgli quel supporto emotivo, caldo, personale, che uno schermo di computer non può trasmettere. L’esperienza dello shopping è piacevole in negozio, dobbiamo cercare di rendere altrettanto positivo un acquisto in solitaria online. Quindi cercare di costruire quella connessione tra brand e cliente, trasmettendo valori, sogni, promesse. Anche un testo di prodotto può trasmettere il sapore di un mondo appealing e desiderabile.

Rivolgersi al consumatore ideale

Scrivere in modo neutrale, per piacere a tutti, risulta freddo e alla fine poco efficace. Bisogna rivolgersi direttamente al nostro consumatore, lui o lei che sia, parlandogli come se ci si stesse guardando negli occhi. Dall’altra parte della tastiera lui o lei si sentiranno coinvolti direttamente, e reagiranno di conseguenza. Proprio come se fosse fisicamente davanti a voi.

Usare titoli semplici e concisi

I titoli devono essere sintetici e precisi, devono dire con poche e semplici parole che cosa si sta vendendo. Meglio quindi utilizzare termini basici, comprensibili, non gergali per quanto possibile. Non chiamate il prodotto con un nome personalizzato, che solo voi potete comprendere. Ovviamente poi nella descrizione andrà utilizzato il linguaggio corretto della moda.

Allure e benefit per attirare l’attenzione, non specifiche tecniche

Certo le caratteristiche tecniche sono fondamentali e non possono mancare nella descrizione, ma il nostro sforzo dovrà focalizzarsi nella direzione di attirare l’attenzione del vostro potenziale buyer. Quali sono i contenuti intrinseci del prodotto? Come mi farà sentire? Come mi starà addosso? E’ quello che cerco per completare il mio look? Comunicare l’allure e una proiezione di sé invita il potenziale consumatore ad avvicinarsi all’acquisto.

Lasciate a loro la scelta

Quando un commesso esalta le caratteristiche di un prodotto di “eccellente qualità” la vostra reazione naturale sarà quella di pensare “ok, sta cercando di vendermi qualcosa”. Non dobbiamo sottovalutare le capacità di valutazione del nostro consumatore, meglio utilizzare perifrasi e lessico che permettano a lui stesso di giudicare ciò che sta guardando. Le immagini ed il testo dovranno essere ben strutturati per offrirgli tutte le informazioni, senza lodi inutili.

Personalità e tono di voce

Il tono di voce trasmette la personalità del tuo brand. Possiamo risultare sexy, spregiudicati oppure rigorosi, severi. O ancora classy, giovani, contemporanei, divertenti o impassibili, seriosi o leggeri. Se vogliamo risultare divertenti, il nostro linguaggio dovrà essere leggero ed umoristico. Le immagini ed il testo dovranno chiaramente comunicare questo messaggio. La personalità del brand deve compenetrare tutti i contenuti, e quindi tutte le descrizioni di prodotto.

Evitare tecnicismi

Nel descrivere un capo dobbiamo includere le caratteristiche tecniche fondamentali, come il fit, i materiali, le finiture. Senza però eccedere in tecnicismi. Chi ci legge non necessariamente ha una cultura nel fashion come possiamo averla noi, né è interessato ad averla. La fruizione del testo in questo caso è piuttosto rapido, meglio essere chiari e semplici per evitare una lettura “effetto scan” che toglierebbe interesse e appealing al nostro prodotto.

Le specifiche tecniche sono una parte importante della vostra pagina. Non solo supportano il consumatore nel crearsi un’idea dettagliata di ciò che sta per acquistare, ma lo aiutano anche nella ricerca di quello specifico prodotto.

Mantenere lunghezze di testo coerenti

Per garantire una user experience piacevole e funzionale, è bene mantenere una lunghezza dei testi coerente tra un prodotto ed un altro. Da evitare testi troppo corti se altri prodotti l’hanno corposa e viceversa. La sensazione potrebbe essere quella di una mancanza di informazione o di scarsa attenzione per quel capo.

Aggettivi e immaginazione

Gli aggettivi possono essere utilizzati per creare perifrasi suggestive e piacevoli. Il vostro consumatore non può toccare il prodotto, ma il testo descrittivo può aiutarlo ad immaginarlo, sentirlo, proiettarsi in esso. Come mi starà addosso? Sarà morbido e caldo? Che tipo di fit potrà avere? Una descrizione ricca in aggettivi (con moderazione!) lo immergerà completamente in un mondo – touch and feel – che lo spingerà verso il desiderio di acquisto.

Fashion words: un linguaggio dedicato

Il mondo della moda ha un linguaggio tutto suo. Padroneggiarlo e giocare con la creatività è il valore del fashion copywriter, la sua professionalità. Solide basi professionali permettono di conoscere terminologie specifiche, lessico emozionale e perifrasi di tendenza. Una costante lettura dei magazine, la visione delle sfilate e delle collezioni, il quotidiano esercizio e relativa ricerca permettono risultati eccellenti.

Le 4 C

Per una valutazione veloce di un testo di prodotto, si può applicare la regola delle 4 C:

  • Clear: il testo risulta nel suo complesso di facile lettura? Comunica la vera essenza del prodotto? E’ facile da leggere?
  • Captivating: il vostro consumatore sarà attratto dal testo, o lo scorrerà velocemente? E’ piacevole e coinvolgente? E’ emotivo ed appealing?
  • Concise: Troppo lungo, troppo corto? Le parole sono usate con parsimonia o al contrario abbondiamo in termini che poco aggiungono a ciò che si è detto?
  • Complete: Il testo sta completando l’immagine di prodotto? E’ in grado di comunicare ciò che dalle fotografie non si riesce a comprendere?

Questi sono solo alcuni suggerimenti per capire come un fashion copy affronta una collezione da descrivere. La lista è lunga e certamente incompleta, mi farebbe piacere se voleste unirvi ed aiutarmi con spunti o idee nuove. Come è la vostra esperienza da consumatori? Cosa vi piacerebbe trovare in una descrizione?

 

pitt engagement

Contenuti interessanti, engagement e social copywriting.

I lettori vanno coinvolti: come creare engagement e sfruttare al meglio il social copywriting.

Creare contenuti pertinenti e rilevanti sui social è divenuto oggi uno sforzo importante per qualsiasi impresa.
I social media manager sanno che la parte da leone la può fare il visual storytelling, e spesso si concentrano su questo aspetto. I video e le immagini sono i contenuti più visitati, grazie alla loro facile fruizione – le informazioni visive vengono elaborate fino a 60.000 volte più velocemente!

Ma un buon utilizzo della scrittura online è un elemento imprescindibile per qualsiasi strategia social, considerando anche le peculiarità dei diversi canali e i differenti pubblici coinvolti. In un ambiente complesso come quello dei social, basato sulla velocità ed immediatezza del messaggio, saper utilizzare le parole corrette diventa prioritario. E’ attraverso le parole che si possono veicolare messaggi diversi, come aumentare le visite al sito o al blog o generare azioni di inbound marketing.

engagement visual storyt

Il social media manager conosce bene le teorie esoprattutto cerca di creare engagement. Ma cos’è esattamente? E perchè è così importante?

La traduzione letterale dall’inglese non rende giustizia del significato ampio e composito di questo termine: nell’ambito del marketing si parla di coinvolgimento, ovvero di quanto si riesce ad attirare non solo l’attenzione del proprio target ma a spingerlo ad agire, in prima persona, in attività quali commenti, visualizzazioni, risposte, dibattiti, ed infine acquisti. Insomma serve a creare una interazione utile su qualsiasi canale social.

Per sviluppare engagement bisogna sfruttare al meglio la caratteristica ‘social’ dei propri canali, avvicinando il proprio consumatore fino al punto da creare un contatto diretto. Le teorie suggeriscono come prima azione di creare un calendario editoriale che possa avvicinare il proprio consumatore ed offrirgli servizi e prodotti che siano altamente interessanti. Ma per generare engagement vero, serve trasformare in agorà i propri social, in luogo di discussione aperto, dove l’umano prescinde e sovrasta, dove il contatto diretto non è percepito come finalizzato ma come condivisione e supporto.

Ecco che attraverso un buon utilizzo del social copywriting si possono sfruttare al meglio le caratteristiche del mezzo, per generare un contatto che diventi non solo interessante ma anche utile.

Identifica il target e sfrutta le sue caratteristiche

Creare testi mirati al proprio target è la regola d’oro. Solo identificando il nostro buyer persona possiamo creare testi in grado di soddisfare le richieste e le aspettative dei lettori. Cerchiamo per prima cosa di capire qual è il target esatto al nostro prodotto o servizio, cosa sta cercando su internet e offriamogli risposte e supporti, spunti, suggerimenti.

Con una corretta scrittura, con il giusto tono di voce, possiamo trovare un punto di contatto con il nostro potenziale cliente, che si avvicinerà a noi attratto dalla soluzione ai suoi problemi o dubbi che gli stiamo offrendo. La scelta dello stile di scrittura o del tono di voce è fondamentale in qualsiasi tipo di comunicazione, soprattutto se vogliamo creare engagement.

engagement social

 

Coinvolgi il tuo utente e spingilo a generare contenuti

Una buona strategia di engagement prevede anche l’utilizzo di tattiche specifiche ad ottenere user generated content, cioè contenuti generati direttamente dagli utenti. Ad esempio chiedere di postare immagini scattate mentre si utilizza proprio prodotto, o chiedere una recensione. I social sono un mezzo che gioca potentemente con il desiderio di protagonismo degli utenti e sfruttando questa caratteristica si possono indurre azioni facili e veloci che generano engagement.

Ovviamente ogni social ha le sue caratteristiche e vanno sfruttate al meglio: utilizzando immagini su Instagram, hastag su Twitter, copertine o post su Facebook. Deve diventare un gioco divertente in cui in palio c’è la visibilità personale.

CTA ovvero call to action

Ogni buon social media manager sa che i messaggi sui social devono contentere delle call to action – ovvero degli inviti ad agire. Può essere soltanto un commento, una opinione, un gioco, insomma una azione fisica che il consumatore è invitato a fare. Crea engagemente e non impegna!

calal to action engagement

Il social copywriting è una tecnica complessa ed altamente specialistica, che genera testi in grado di spingere le persone verso i tuoi obiettivi strategici. Senza risultare forzato od innaturale, sfruttando alcune leve – ne abbiamo visto solo alcune brevemente- e l’abilità di creare testi semplici ed immediati, che arrivino al cuore del proprio consumatore.

 

linkedin b2b

Miniguida: come creare contenuti per Linkedin

Come creare contenuti interessanti ed attirare i tuoi prospect su Linkedin.

L’utilizzo dei social prevede una strategia di marketing adeguata. Se anche tu, come me, hai capito che per il tuo lavoro i social servono a poco, tranne Linkedin, allora questo è il post per te.

Perchè Linkedin?

Il primo passo di una corretta strategia è creare delle ‘buyer personas‘. Nel mio caso, ma sono in buona compagnia, il mio target non è un consumatore qualunque, ma è un consumatore business. Quindi devo operare nel B2B. Offro servizi alle aziende, come per altro 550 milioni di professionisti iscritti a Linkedin nel mondo! E’ fondamentale capire come utilizzare Linkedin per fare lead generation, cioè social selling e trovare così nuovi clienti o potenziali tali.

“Fare networking non significa fare fredde telefonate a degli sconosciuti. In realtà chi ti può aiutare veramente sono le persone che già hanno una forte fiducia in te e che sanno che sei un lavoratore intelligente e appassionato.” Reid Hoffman

Iniziamo dal profilo.

Per fare content marketing su Linkedin dobbiamo avere la camicia pulita, cioè il nostro profilo in ordine. Già fatto? Foto chiara e professionale ma con personalità, descrizione reale e vissuta delle proprie esperienze, evitando di copiare più o meno i contenuti del curriculum e le frasi fatte. Cercate di renderlo completo, chiaro, con un tono di voce che descriva chi siete veramente, come affrontate la professione, trasmettendo la passione per ciò che fate – e quindi offrite. Chi ci trova deve poter capire che sei tu il professionista giusto che risolverà i suoi problemi.
Una volta che hai studiato un minimo il funzionamento di LinkedIn e che hai dato una sistemata al tuo profilo, puoi cominciare a fare content marketing sulla piattaforma. Già, ma come? Ecco la mia miniguida.

Metti in mostra la tua personalità.

Su LinkedIn le pagine aziendali non funzionano molto bene, così come i gruppi. A funzionare bene sono invece i profili personali. Perché? Anche se ci troviamo sulla piattaforma professionale numero uno al mondo, i professionisti che usano LinkedIn sono prima di tutto persone. E vogliono relazionarsi con altre persone. Quindi spontaneità! Presentati come sei, pregi e difetti, niente frasi fatte, niente toni da cattedratico. Vince l’empatia, il cuore, la passione. Mostrati essere umano, fai vedere che sei nel quotidiano. Piace il professionista genuino che sa relazionarsi con le persone. Tu lo sei, mostralo.

 

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Utilizza immagini interessanti ed esteticamente belle.

Non solo per la cover ed il profilo, ma soprattutto per i contenuti dei post. La scelta delle immagini su tutti i social è cruciale, attirano l’attenzione, coinvolgono. Anche i post di testo, dove vuoi raccontare qualcosa di più della tua attività, possono essere corredati da immagini.

Valori e professionalità

I contenuti possono essere originali, creati da te, o semplicemente condivisi (tattica del content curation). In entrambi i casi il contenuto che proponi deve essere pertinente, interessante, utile. I valori che offri o che mostri o che condividi servono a farti percepire come esperto, come ‘produttore di valore’. Ed attira maggiore attenzione.

Continuità.

La autorevolezza che può arrivarti dal marketing dei contenuti si ottiene solo con costanza e continuità. La impennata improvvisa non rende concreti i risultati, ma ‘gutta cavat lapidem‘. Non solo sui social. Quindi prepara un piano editoriale, una strategia, un calendario o ciò che preferisci, ma preparati a pubblicare non necessariamente tutti i giorni ma sicuramente con continuità. La credibilità si costruisce nel tempo, e saranno necessari mesi e forse anni per farsi considerare un professionista esperto – quindi più interessante rispetto ad altri. Concordo che è molto faticoso, ma è l’unico modo per ottenere attenzione e soprattutto per farsi contattare.

linkedin network

Sii sincero, non temere di esprimere le tue idee.

Il dubbio è in ognuno di noi: e se quello che scrivo non interessa a nessuno? Se è banale, inutile? Se ciò che affermo non trova condivisione ma anzi indifferenza? La soluzione è essere sinceri e … provare! Se davvero sei il professionista che sai di essere, non hai da temere la concorrenza o il giudizio. Siamo tutti diversi, siamo tanti sulla rete, il business è grande quanto il mercato. Presentati senza timori.

Genera network, dialoga con altri utenti.

La comunicazione più efficace ed interessante è quella che coinvolge più individui. Serve il confronto, lo scambio di idee, il commento. Si portano valori, si partecipa. Si è attivi e disponibili. Cerca un contatto con gli utenti che ti leggono ma anche con quelli che segui. Devi crearti una rete, inizia dai piccoli passi, commenta e segnala, le relazioni che crei sono ponti per il futuro.

Racconta.

Ultimamente sto scoprendo tantissimi commenti sui post di solo testo. Storytelling puro. E pare che abbiano un grandissimo successo, che portino a risultati eccellenti. E che i riscontri più interessanti arrivino da quei post in cui si raccontano le proprie esperienze, la propia attività. Insomma quando ci si mette in prima persona. Allora raccontati, senza timori, racconta ciò che fai, ciò che ti accade. Sarà senz’altro più interessante che fredde guide su come utilizzare Linkedin …

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Cosa leggere nel 2018. I titoli indispensabili per i copywriter – e non solo.

Leggere. Di più, meglio, non solo al computer o a tempo perso, non solo blog di guru della comunicazione. Non solo di sera, già sotto il piumone, a sottolineare manuali e cercare di focalizzare concetti che il sonno cancellerà presto.

Dedicare più tempo alla lettura è un investimento per ogni copywriter. E’ formazione. E’ cultura, cibo per l’anima e per la mente. E’ ingrediente segreto per ogni creazione ed articolo a venire. La polverina magica di Trilli. Indispensabile per prendere il volo.

Ma cosa leggere?

Ho una piccola lista di grandi classici che ancora mancano alla mia libreria. Alcuni ci sono già fisicamente ma non sono ancora stati affrontati e li ho lì, sulla rampa di lancio verso la mia scrivania – o il mio comodino, più spesso. Ma qui vorrei fare un elenco di testi da leggere, utili a chi fa comunicazione e nello specifico a chi vuole prepararsi alla professione di copywriter o meglio web writer. Nelle mie ricerche ho trovato un sacco di titoli,  tutti interessanti. Gli argomenti sono soprattutto inerenti al mestiere di copywriter, content marketer, scrittura professionale, SEO,  comunicazione sui social e quindi su web.

Per dare un senso alla lista mi sono limitata a 10 punti, un numero medio che permette di essere ragionevole e di non scoraggiare chi desidera affrontare l’argomento. L’ordine non rispetta l’importanza dei testi, che ovviamente varierà a seconda di chi legge.

1. Il copywriter, mestiere d’arte di Emanuele Pirella

Cominciamo dal copywriting classico, da un classico della letteratura di comunicazione. Uno dei più grandi creativi italiani ci racconta tutti i suoi segreti e spiega le regole della comunicazione nella pubblicità. Appassionante, istruttivo, piacevole ed utile.

pirella letture

2. #Digital Copywriter di Diego Fontana

Dalla scrivania di Diego Fontana un libro utilissimo e piacevole sull’evoluzione del copywriting, con piccola prefazione storica e tanti suggerimenti e tool per adattare la propria scrittura alle necessità del web. Esempi e pratiche incluse.fontana letture

3. La parola immaginata di Annamaria Testa

Un grande classico da una grande maestra della comunicazione. Tutti gli aspetti teorici e pratici del mestiere del copywriter esposti con garbo, maestria, scrittura vivace ed appassionante. L’ho letto per la prima volta quasi 18 anni fa, oggi la nuova edizione è meravigliosamente aggiornata e riporta tutte le regole ed i meccanismi necessari per creare campagne efficaci.

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4. Guida all’uso delle parole di Tullio de Mauro.

Parlare e scrivere semplice per farsi capire. Per diventare copywriter serve padroneggiare la lingua italiana con attenzione e garbo. De Mauro spiega come farsi comprendere facilmente pur scrivendo di concetti difficili. Piacevole alla lettura, un classico ripubblicato da poco.

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5. Il mestiere di scrivere di Luisa Carrada.

Una grande professionista della scrittura ci regala una visione di insieme della professione oggi, degli strumenti disponibili, indicazioni e suggerimenti pratici da applicare facilmente. Nello stile semplice e colloquiale che contraddistingue il suo lavoro, Luisa Carrada fornisce uno strumento utilissimo e professionale. Non inserisco ma cito anche gli altri suoi titoli, in primis Guida di stile e Scrivere un’email.

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6. Le nuove regole del marketing e delle PR di David Meerman Scott.

Un classico del business completamente aggiornato e rivisto. Strategie semplici, informazioni e tecniche pratiche con moltissimi esempi, dall’inbound marketing al content marketing, considerando l’uso dei social più aggiornati. Una guida pratica utile e funzionale. Facile anche da leggere.

 

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7. SEO Power. Strategie e strumenti per essere visibili sui motori di ricerca di Giorgio Taverniti.

Non si può scrivere oggi senza sapere cos’è la SEO e quali sono le sue regole. Giorgio Taverniti tratta il tema con puntualità ed approfondimento, affrontando tutti i principali argomenti del come attrarre link ed attenzione. Non manca un robusto approfondimento sui Video e YouTube con la descrizione di tecniche poco conosciute, la promozione delle Applicazioni mobile e un modo nuovo di vedere la SERP di Google tra Entità, Personalizzazione, Categorizzazione, Freschezza dei contenuti, Universal Search.

taverniti letture

 

8. Fai di te stesso un brand di Riccardo Scandellari.

Sembra fuori tema ma non lo è. Ritengo questo testo una pietra miliare per chi deve creare una identità online, personale o aziendale, per migliorare e conquistare visibilità. Qui Skande piega le potenzialità dei maggiori social network, come ottenere il massimo da essi e come sfruttarli per il proprio business. Personal branding e web reputation sono oggi fondamentali, come questo testo.

scandellari letture

 

9. In search of excellence di Tom Peters e Robert H. Waterman.

Da tempo bibbia dei manager, continua ad influenzare i pensieri e le strategie delle principali aziende. In questo libro sono state identificate le 8 caratteristiche dell’eccellenza, 8 principi manageriali esposti in altrettanti capitoli, nei quali si affrontano valori che da sempre segnano la differenza tra aziende vincenti e non. Un pilastro, in inglese purtroppo.

excellence letture

 

10. Nell’incertezza dell’ultimo titolo ve ne do molti.

E nello specifico segnalo i softsell, cioè quelle pubblicazioni non rilegate che sono però la bibbia dei comunicatori e quindi anche dei copywriter. Adweek, sia online per praticità che la versione cartacea. Per tenersi aggiornati e belli pimpanti sulle principali campagne e sulle tendenze della comunicazione. Prima Comunicazione, anche qui online o stampata, per le breaking news italiane del settore. ADCE, Art Directors Club Europe, con i prize annuali e le migliori campagne per categoria. MySocialWeb, di Riccardo Esposito, il mio guru preferito della comunicazione scritta online, cioè del web copywriting. 4writing, altro sito e blog estremamente interessante sulla scrittura online, così come Pennamontata, ormai pilastro del copywriting italiano. Chiudo con l’inglese Copyblogger, interessante, facile da leggere e soprattutto ricchissimo di spunti e suggerimenti.

Ora mi fermo altrimenti non finisco più. Ma ho il computer pieno di link, spesso senza il tempo di guardarli tutti. Mi sono dimenticata di Bruno Munari. Pazienza, ci scriverò qualcosa nel prossimo articolo.

Ora voglio sapere cosa vi piace di più, se la mia lista è apprezzata o vi pare monca, se c’è qualcosa da sostituire. Tutto è necessario, nulla è necessario.
Vi aspetto anche sulla pagina Facebook!

 

propositi 2018

I buoni propositi del copywriter.

Non mi sento certo originale, ma all’inizio del nuovo anno viene spontaneo parlare di buoni propositi. Stilare una lista delle cose da fare, quelle da non dimenticare, i progetti da realizzare senza indugio nè pigrizia. Per non lasciare al caso nè alla inventiva del momento, per pianificare con strategia e con chiarezza. Ma soprattutto per verificare se quello che sto facendo ha veramente ed onestamente un senso ed un ritorno, marketing parlando. Non sono solo progetti, ma approcci, liste di memo, appunti. Desiderata.

Ecco la mia personale lista di buoni propositi per il 2018.

  1. Leggere di più e leggere meglio. Non è facile ritagliarsi spazio e tempo per leggere. La sera è occupata dalla famiglia, il giorno dal lavoro – e pare sempre che leggere abbia a che fare col cazzeggio. Ma devo considerare invece la lettura come parte integrante della mia professione, sia che si tratti di manuali o libri tecnici che di letteratura pura. Insomma, preparerò la lista anche dei libri da leggere! Prossimo post? Lista dei testi immancabili nel 2018.                                                                                                                                                                                           propositi leggere
  2. Più social e meno fuffa. Allargare i miei social professionali dedicando loro meno tempo ma più qualità. Quindi piano editoriale e tools migliori per velocizzare e migliorare la comunicazione. Voglio espandere la mia presenza ma non il tempo che dedico alla preparazione ed adattamento dei contenuti e formati. Faccio da sola ma posso fare meglio.
  3. Creatività. Di più. E’ un impegno grande, prevede tempo, dedizione, risorse, ricerca. Ma prometto di preparare e pubblicare articoli migliori, più interessanti, più creativi. Lo faccio per me, per mio allenamento. Ma lo faccio anche per chi legge, perchè in fondo se stai leggendo è perchè ti sto dicendo qualcosa di utile ed interessante. Ed è questo il punto più importante.propositi creatività
  4. SEO. Approfondire con corsi e studi. Non basta essere preparati, bisogna essere aggiornati. Ho già un piccolo piano di attività formative da svolgere, spero di poterci dedicare del tempo utile. Serve a me, serve al mio lavoro, serve ad ottenere risultati migliori. E quindi a lavorare meglio. A breve una lista di appuntamenti ed occasioni da non perdere nel 2018.
  5. Prospezione. Quando lavoravo in azienda era la parola magica di ogni commerciale. Nel periodo tra una stagione e l’altra serviva fare prospezione, per gli esseri umani andare a conoscere nuovi clienti, andare a presentarsi, cercare collaborazioni. Ecco, vorrei poter allargare il mio raggio d’azione, mettermi in contatto con altre realtà, espandermi non tanto quantitativamente ma qualitativamente. Non è facile da farsi ma so che lo voglio e lo devo fare. Determinazione, come sempre, e pazienza. Primo passo visita a Pitti Immagine Uomo domani. Pronti? Via! propositi list
  6. Marketing. E’ facile fare marketing per gli altri. Guardare, analizzare, recepire, creare. Ma per se stessi? Urge piano di personal branding (aiuto Skande!) e di marketing personale. Devo mettermi in discussione, a nudo davanti a me stessa, con l’onestà di dichiarare i punti deboli e quelli di forza, per poter migliorare. Pare facile.

Non sono molti punti, anzi direi che sono pochi. Ma ognuno di questi implica impegno ed azione, tempo, dedizione e fatica. Speriamo che il 2018 possa essere astralmente clemente e mi permetta il tempo e la voglia di portare il tutto a termine. Per prima cosa ho realizzato la pagina Facebook di Anita Ponza, e questo è già un buon inizio. Cominciamo!

Ora però voglio sapere cosa ne pensate voi.

Quali sono i vostri buoni propositi, cosa sentite che vi manca nel 2018 e che vorreste tanto realizzare? Quale forza interiore serve trovare per portare a termine i propositi? Se mi scrivete, prometto risposta e soprattutto di darvi una mano, per quanto in mio potere. Buon anno nuovo!

propositi cit

no budget

No budget? Miniguida di attività a costo zero.

Quanti sono gli imprenditori che vorrebbero comunicare bene ma non hanno budget?

Non è la prima volta che incontro aziende od imprenditori che apprezzano la comunicazione e la mia offerta di servizi, ma non se li possono permettere. No budget è una parola comunissima, una situazione esistenziale, un input che ormai sono abituata a gestire. Piccole aziende, negozianti, artigiani avrebbero enormi vantaggi da un’utilizzo corretto della comunicazione ma spesso non vanno oltre alla verifica del preventivo.

Quando un imprenditore si rende conto di dover evolvere, di aver bisogno di comunicare, di entrare nel mondo digitale, di essere carente in contenuti di qualità che potrebbero aumentare il network e migliorare le performance di vendita, ma non si può permettere una consulenza adeguata, può tentare la strada dell’autonomia.
Ecco cinque attività semplici che possono essere svolte con un minimo di buona volontà, tempo ed abilità.

nobudget

Sono un freelance comprensivo. Forse troppo.

Il freelance – o almeno io lo sono – è costantemente sbilanciato tra l’essere pagato poco e il troppo poco. Al momento della stesura o peggio ancora della presentazione del preventivo mi sento sempre in colpa. Lo so, non sono la sola. Questa caratteristica ha un nome e Annamaria Testa l’aveva ben ispezionata in un articolo sul suo blog, l’ha chiamato la sindrome dell’impostore. Mi ci ritrovo completamente dentro, ma non ho ancora trovato la via d’uscita.

Dicevo, eccoci al momento della presentazione – o dell’invio – del preventivo e sua discussione.
Attimo di imbarazzo, parole difficili, risposte tentennanti. Un rifiuto è sempre un rifiuto, ma un freelance deve avere corazze rinforzate per poter sopravvivere. Sotto la corazza però c’è un cuore, che pulsa forte quando davanti a sè trova un imprenditore che davvero, davvero, apprezza. Davvero, capisce. E davvero non può permettersi di lavorare con te. Ok, ecco che la corazza si crepa e ne escono i consigli qui sotto, utili e semplici, spontanei.

Soprattutto gratuiti.

1. Ti servono contenuti

Molte attività sono stagionali, non si è sempre di corsa per 14 ore al giorno. Ci sono anche i momenti di calma piatta da affrontare. Occorre sfruttare il tempo libero per identificare i contenuti interessanti – per la tua attività o il tuo settore – da pubblicare sui social aziendali o sul sito o blog. Analizza il tuo pubblico, capisci chi è e cosa cerca, quali social utilizza. E da lì inizia a fare una lista – basta anche un pezzo di carta! – dei contenuti da sviluppare nel tempo. Se hai dei collaboratori, coinvolgili! Non c’è nulla di più apprezzato che essere parte di un processo. Porta ad un miglioramento delle relazioni, maggior affezione alla professione, comprensione ed empatia. Inoltre i tuoi collaboratori potrebbero aiutarti con idee e spunti!

Cosa devi cercare

no budget contentTutte cose facili: una immagine del tuo ultimo prodotto se produci beni o una buona galleria di immagini a zero budget da recuperare online che possa servirti ad illustrare i tuoi concetti. Magari anche una foto di te, del tuo spazio od ufficio, gruppo di lavoro, stabilimento, macchinari. Là fuori è pieno di gente curiosa, che non sa cosa fai. Cerca di spiegarglielo al meglio, con immagini semplici e chiare.

Cerca chi parla la tua lingua, chi lavora nello stesso settore, testate giornalistiche online, blog, forum. Indaga e cerca tutto ciò che ti può servire da spunto, creando una cartella di materiale a cui attingere o a cui fare riferimento.

Non dimenticare eventi e fiere cui partecipi, che visiti o cui vorresti partecipare. A volte è interessante anche scrivere in generale del tuo settore e degli aggiornamenti da seguire per restare al passo con le ultime novità, non serve parlare solo di te.

Se riuscirai a dedicare quotidianamente del tempo a questa attività ti troverai con contenuti pronti e qualificati nel giro di poche settimane. Chi si dedica a questo lavoro crea contenuti tutti i giorni, anche più al giorno. Sta a te trovare l’equilibrio che sta bene a te ed alle tue necessità.

2. Rendi partecipe il pubblico

Se hai già dei clienti acquisiti, coinvolgili! Sarà più facile avere interazione, commenti, feedback, creare attività di engagement. Invitali a rispondere ai tuoi post su Facebook, chiedi loro di mandarti le foto dei tuoi prodotti in casa loro, di darti commenti, testimonianze. Nella rete si parla di User Generated Content, quando sono i tuoi utenti a creare da sè contenuti validi al tuo brand. Ovviamente dipende dal tipo di prodotto che vendi, se si tratta di sciarpe chiedi loro di mandarti una foto con la tua sciarpa indossata e crea un concorso ‘look del mese’, con un piccolo premio. Anche in questo caso il budget sarà irrisorio.

3. Pubblica offerte sulla Pagina Facebook

no budget fbLa tua pagina Facebook può essere sfruttata in maniera molto estesa per ottenere visibilità e per spingere le tue vendite. E’ uno strumento ottimo per le attività locali, che potranno attirare nuovi consumatori in negozio o verso la piattaforma e-commerce. Tra le diverse possibilità che la tua pagina offre, c’è quella di creare un’offerta, uno sconto od una promozione. E’ estremamente semplice, basta cliccare sull’apposito tasto e seguire le indicazioni fornite direttamente dalla piattaforma.

4. Trova i tuoi influencer

Nel tuo network hai sicuramente alcune amicizie o conoscenze che ti possono aiutare, diventando influencer a tuo pro. Di cosa sto parlando? Di persone comuni che hanno acquisito autorevolezza e credibilità nella loro rete sociali, divenendo così in grado di influenzare i comportamenti di amici, parenti, conoscenti, follower.
Sta a te individuarli e coinvolgerli nella tua attività online, magari con proposte di collaborazione o scambio merci/servizi. Sempre zero budget.

5. Ascolta ed analizza

I principali social hanno gruppi di utenti che li frequentano perchè hanno gli stessi interessi o perchè appartengono a categorie professionali simili. E’ importante trovare i gruppi del tuo settore, entrarci ed ascoltare quello che lì accade. E’ fondamentale per avere il polso di ciò che sta accadendo, per cogliere per primo le tendenze, i linguaggi, i cambiamenti, i desideri.

Le community sono importanti per raccogliere ed analizzare informazioni utili all’attività aziendale, nonchè per costruire una rete di relazioni che può diventare preziosa in futuro.

Quindi, caro imprenditore a zero budget, c’è da lavorare!

Non è ironia gratuita, è solo per far capire che il mio preventivo – si, quello dell’inizio dell’articolo, che non sei riuscito a vidimare perchè lo ritenevi un investimento troppo oneroso – era calcolato sulla base di un lavoro complesso che va affrontato con metodo. Un professionista va remunerato correttamente, perchè ha investito sulla sua preparazione per poterti offrire strategie ed execution ottimali.
Ma se in questo momento non ti puoi permettere una collaborazione, prova a seguire questi 5 punti, vedrai che con un po’ di pazienza ed applicazione otterrai i tuoi piccoli risultati.

copywriting

Revisione dei testi. Utile e necessario!

Le grandi aziende come le pmi oggi utilizzano un sito come principale strumento di presenza e visibilità online. Come i cataloghi stagionali, i siti vanno tenuti vivi, aggiornati, rivisti a seconda delle nuove esperienze ed offerte, tenendo sotto controllo i valori immutabili di un brand ma le mutabilissime leggi dei mercati.

I testi possono non essere più efficaci come una volta.

Possono non esprimere più perfettamente il tuo pensiero o la vision aziendale. Possono suonare disallineati, vecchi, non rispecchiare più le esperienze attuali. In una parola, non parlano più di te nella maniera in cui lo faresti oggi, non usano il giusto tono di voce dando un’idea diversa di te o della tua azienda.

Probabilmente a questa fase di critica costruttiva si innesca il desiderio di porre rimedio. Un buon copywriter con competenze SEO può darti tutte le indicazioni, fornirti tecniche e strategie, o meglio ancora affrontare insieme a te un processo di revisione per rendere i testi adeguati e migliorare la posizione sulla serp dei motori di ricerca.

Come fare una revisione dei testi.

A differenza della correzione bozze che rivede refusi, ortografia e grammatica, la revisione interviene più a monte partendo dalla analisi della tua attività nella sua configurazione attuale. Saranno necessari interviste, questionari, incontri con i dipendenti se l’azienda è ben strutturata. Poi vanno considerati gli obiettivi aggiornati, la vision, l’offerta attuale, il core business.
I testi non verranno necessariamente stravolti, più spesso si procederà a modificarne ed aggiornarne la struttura, rendendoli più coerenti all’immagine aggiornata di te e della tua attività.
Senza dimenticare un corretto utilizzo delle parole per poter essere più facilmente trovati dagli utenti online.

In questa fase i testi dovranno esaltare i nuovi concetti, lasciando da parte ciò che è secondario. Tagliare se necessario tecnicismi ed inutili fronzoli – semmai ci fossero – per dare al corpo testuale una coerenza. Inoltre, sempre seguendo i principi della SEO, verranno identificati concetti chiave da rendere più evidenti, titoli, piccole frasi creative ed incisive che rendano più memorabile l’esperienza di navigazione sul sito nonché il tuo brand.

testi

Pronti? Via!

Ovviamente la fase finale non può che essere quella della sostituzione dei testi. Se la revisione è solo testuale, dovranno essere reintrodotti nella grafica iniziale. In caso tutto il sito sia stato aggiornato, è possibile mettere maggiormente in evidenza titoli e paragrafi per migliorare la presenza delle keyword.

Un copywriter oggi deve saper fare tutto questo con la mano del tecnico della parola e insieme dello specialista SEO, unendo creatività, flessibilità, capacità di analisi e di sintesi per dare vita ad un testo che non sia solo corretto ma anche piacevole e memorabile.

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Utilità e necessità di un copywriter in azienda.

Contenuti efficaci per comunicare in rete.

La rivoluzione digitale ha fatto crescere esponenzialmente la ricerca di alcune figure professionali. I primi ad emergere sono stati i programmatori e web-designer, che hanno stracciato la classifica delle collaborazioni, creando siti più o meno funzionali e piattaforme e-commerce. Ma questi contenitori hanno bisogno di un copywriter per essere riempiti con contenuti efficaci, narrazioni, testi emotivi ed accattivanti.

Ecco allora che raccontare storie, ispirare emozioni o trasportare il consumatore in un mondo immaginario e desiderato diventa fondamentale. Qui entrano in gioco lo scrittore e il copywriter, esperti del content marketing. E il web diventa finalmente un potenziale infinito di possibilità ed opportunità.

content writer

Pertinenza e rilevanza: ecco cosa cerca il web.

Il digital copywriter fa parte di un gruppetto di nuove professioni del web che nascono dalla necessità di offrire contenuti specifici ad utenti che desiderano e cercano informazioni dettagliate e comunicazione pertinente. La scrittura diventa importantissima: deve creare messaggi efficaci, raccontare storie emozionanti, presentare i prodotti in modo coinvolgente ed attrattivo, conoscere le regole della scrittura su video e della SEO.

Non sono solo le grandi aziende a rivolgersi ai copywriter: spesso anche i commercianti o le piccole imprese che investono sul web si avvalgono dell’aiuto di professionisti della parola, che sappiano sfruttare al meglio la opportunità della comunicazione digitale.

Copywriter: un professionista al tuo servizio.

Chi si occupa di business ha mille impegni e abilità specifiche a far crescere il suo brand. Sarà un abile commerciale in grando di espandere le vendite, o un ottimo manager che coordina il suo team e cerca di ottenere il massimo profitto. O ancora un produttore alle prese con i mille problemi di fornitura e consegna. Ma nessuno di loro è in grando di trovare del tempo per creare contenuti di qualità, aggiornare il sito con novità e informazioni, redigere articoli per il blog od occuparsi di un piano editoriale.

Quando si ha bisogno di una medicina si va dal medico. Chi  ha bisogno di un testo ben scritto si rivolge al copywriter. Che vi ascolterà, accoglierà le vostre richieste e cercherà di preparare contenuti adeguati alle vostre necessità, nei tempi e nelle modalità desiderate. E’ un professionista, è un creativo, lavora con le parole per dare al vostro brand un valore aggiunto ed esplodere la potenzialità della comunicazione. Provare per credere!

Lettering e typo

Love Typo

Ogni parola scritta ha una forma. E la forma ha a che fare con ciò che la parola comunica. Il typo o font completa il messaggio testuale, una veste grafica per ciò che grafico non è. Fa parte di un sito, blog o annuncio pubblicitario se parliamo di offline; ne esalta il contenuto, evidenziandone già alcune caratteristiche e completa il significato se guardato online.

Quindi comunica al 100%! Nella creazione della identità visuale è la terza regola aurea (dopo l’aspetto cromatico e la scelta delle immagini). E ci aggiungo che a scegliere un font potrei metterci dei giorni, perchè mi piace provare e riprovare e vagliare le mille possibilità che anche solo una sfumatura della grazia può rendere.

Simon Garfield ha scritto nel 2012 Sei proprio il mio typo, best seller sull’arte della calligrafia e delle infinite forme delle lettere, qualche anno dopo Betty Soldi pubblica Inkspired, dove ripropone nuovi modi di riscrivere l’alfabeto.
Ma non sono i soli ad aver approfondito l’argomento: sono davvero tanti i siti che propongono servizi e download.
Provo a darne una visione rapida.

Lettering
Lettering

 

Mi piace. Come scopro che font è?

Ci sono siti che ti possono aiutare a scoprire che tipo di font stai osservando (e che magari vorresti tanto sul tuo blog). Si inizia da WhatFont (se utilizzi Google Chrome ) o FontFinder (perFirefox). Sono add on veloci e dall’utilizzo intuitivo, basta selezionare il testo ed analizzarlo con un menù molto stringato. Seconda possibilità, puoi fotografare il font che ti piace e caricarlo sul sito WhatTheFont o What Font Is, dove verranno esaminate le caratteristiche delle lettere e potrai sapere a quali famiglie tipografiche appartengono o a quali più somigliano.

Quale sarà il risultato?

Se vuoi vagliare alcuni esempi di come un progetto di design si modifichi a seconda del font utilizzato, puoi cercare sulla piattaforma Fontsinuse. Dal menù puoi scegliere quale sezione ti interessa e ci sono caricati moltissimi esempi di applicazioni di font su insegne, adv, packaging.

Ma alla fine, cosa userò? Puoi facilmente concludere le tue ricerche su Google Fonts, che ti suggerirà anche abbinamenti facili e già testati, o su siti terzi come Dafont.com che offre la possibilità anche di fare download del font scelto, oppure ancora su Fontsquirrel.com. Ma sono solo alcuni dei molteplici siti che offrono la possibilità di scegliere e personalizzare il proprio typo.

La scrittura manuale e la scelta del font sono oggi il discrimine nelle scelte grafiche vincenti di una azienda” afferma Cosimo Lorenzo Pancini, insegnante al nuovo corso di Typography e Calligraphy dello IED di Firenze.

Insomma il carattere fa la differenza. Buona scelta!

Font abbinate
Font abbinate