Refusi, i peggiori nemici dei copywriter. Come riconoscerli e correggerli.
Concettuali o tecnici, i refusi sono sempre errori.
Sulle copertine, sui titoli, sulle pagine di pubblicità, proprio dove non dovrebbero essere. I refusi sono un errore comune, il più banale, che incide sulla qualità del lavoro finale – e sulla nostra autostima. Ma ci sono dei modi per evitarli, delle piccole tecniche per astrarsi e diventare dei fini revisori di bozze.
Il copywriter è una versione aggiornata e innovativa di amanuense, un artigiano della parola che fa dell’abilità e della sua creatività un valore aggiunto. Aggiunto a precisione e capacità tecniche. Chi scrive tanto testo, centinaia di migliaia di parole, è inevitabilmente sottoposto ad una percentuale d’errore alta. A volte però il refuso arriva all’inizio, inaspettato, o in un testo breve come un post su Facebook. Capita a tutti, anche dopo la rilettura, di non vedere un accento o un errore di battitura. Come evitarlo? Ecco alcune tecniche basilari.
Errori concettuali, la difficoltà di scovarli.
Sono gli strafalcioni più nascosti, quelli più impercettibili. I refusi concettuali si nascondono nelle pieghe del testo (o del visual!). Ad esempio nell’immagine sopra la copertina non riporta l’immagine di John Fante, bensì quella di Stephen Spender. Una leggerezza evidenziata da Einaudi stessa, che ammette l’errore.
Ma si può scivolare su indicazioni temporali (date errate), geografiche, informazioni imprecise. Ad esempio attribuire un testo all’autore sbagliato, indicare una capitale della nazione errata.
Come riconoscere ed evitare il refuso concettuale.
Purtroppo non esiste formula magica, l’unica soluzione è la verifica accurata. Non fidarsi di nulla, rileggere con la mente settata per smentire ogni riga, con il dente levato per principio.
- E’ l’immagine giusta?
- Questa data è verificata?
- La manica è davvero a palloncino?
- La composizione corrisponde all’immagine?
E via così, in un difficilissimo percorso ad ostacoli. Possono venire in aiuto Google, versioni precedenti dello stesso testo, la verifica con stakeholder e così via. Se possibile la revisione andrebbe lasciata a quaslcun altro – sempre che ce ne sia il tempo e la possibilità economica. Nel caso di testi più o meno brevi ci sono diversi tool online per il controllo grammaticale (ad es. Language Tool o Spellchecker) che possono aiutare ma non certo per errori concettuali.
Il refuso grammaticale. Dove casca l’asino.
Qui si comincia a divertirsi. Si trovano tantissimi esempi di refusi, dagli accenti alle doppie alle frasi monche, dalle lettere invertite. Per non parlare di doppi spazi, d eufoniche, maiuscole “accentate” con l’apostrofo e via così.
A commetterli sono le grandi agenzie di pubblicità così come i quotidiani, per non parlare di noi piccoli amanuensi, delle pubbliche amministrazioni o dei singoli cittadini che desiderano comunicare concetti importanti al proprio prossimo.
Copy tips: le tecniche per la correzione veloce.
Tutti noi scriviamo con un computer, normalmente utilizzando Word (o Excel) che contengono al loro interno alcuni strumenti automatizzati per la correzione di bozze. Il primo, insostituibile aiuto ci viene dal comando “Trova/Sostituisci“. Ti può servire velocemente per trovare:
- Doppi spazi
- D eufoniche
- Maiuscole accentate con apostrofo (es.: E’)
- Apostrofi mal formattati.
- Spazi tra parole e segni di interpunzione
Ecco come fare per eliminare i doppi spazi.
Per eliminare i doppi spazi, nel campo “Trova” clicca due volte sulla barra spaziatrice. Se vuoi utilizzare “Sostituisci” clicca una sola volta. Il comando a Word sarà quello di trovare tutti i doppi spazi e sostituirli con uno spazio solo.
D eufoniche
La d eufonica è elegante ma rende un testo pesante alla lettura. Va utilizzata con parsimonia e solo in determinati casi (cioè quando avviene l’incontro tra congiunzioni o preposizioni con la stessa vocale della parola seguente). Ad esempio ed essi, ad Anna. Ci sono tre d eufoniche, ad, ed, od. Per eliminare le d eufoniche inutili, nel campo “Trova” dovrai ripetere l’operazione che segue per ciascun caso.
- Scrivi “ad”, quindi batti sulla barra spaziatrice.
- Dopo lo spazio aggiungi tutte le vocali, tranne la “a” – “ad e”, “ad o”, “ad i” “ad u”, una alla volta. In questo modo troverai le occorrenze da eliminare.
Per i casi “ed” e “od” userai tutte le vocali tranne la “e” nel primo caso, e la “o” nel secondo.
Maiuscole con apostrofo e apostrofi mal formattati
Qui il lavoro da fare è molto semplice, come per il caso dei doppi spazi. Per correggere le maiuscole apostrofate, e non accentate come dovrebbero essere, fa’ così:
- Nel campo “Trova” scrivi dapprima E’, per esempio.
- Nel campo “Sostituisci” inserisci la versione corretta, quindi È.
Queste le indicazioni principali, con le quali poter velocemente verificare refusi e difficoltà linguistiche. E ora, al lavoro!