Blog di moda

I blog di moda più seguiti? Ecco i top 7 dello stile.

Benvenuti nel mondo affascinante dei blog di moda, dove l’arte dell’abbigliamento e lo stile incontrano l’innovazione digitale e l’influenza online. In questo articolo esploreremo i 7 blog di moda più seguiti a livello internazionale, che si sono guadagnati la fiducia di un vasto pubblico di esperti con un lavoro certosino sviluppato con dedizione e visione critica della moda. Uno sguardo privilegiato sullo stile e una fonte inesauribile di trend, non solo per il tuo guardaroba ma per attingere a piene mani alla cultura contemporanea rielaborata, rivista e trasmessa dal mondo fashion.

I blog di moda di riferimento

Autorevoli, dirompenti, a volte disruptive: i blog di moda più seguiti sono voci influenti nel settore, al punto da catalizzare l’attenzione degli stessi stilisti. Seguirli è un modo per restare sempre aggiornati sui trend emergenti, ma anche sulle novità esclusive e sui gossip più succosi.

  1. The Blonde Salad
  2. Leonie Hanne
  3. The Sartorialist
  4. The Coveteur
  5. Into The Gloss

1.    The Blonde Salad 

Il blog di moda The Blonde Salad, fondato da Chiara Ferragni, è uno dei punti di riferimento per gli appassionati di moda in tutto il mondo. Chiara – grazie al suo stile personale unico – condivide consigli di stile, outfit del giorno e approfondimenti su eventi di moda di livello internazionale. Con oltre 17 milioni di follower su Instagram, The Blonde Salad è un must ormai ben conosciuto per chiunque voglia rimanere al passo con le ultime tendenze.

2.    Leonie Hanne

Chi segue Leonie Hanne ama lo chic parigino con il tocco tedesco contemporaneo. Bella e stilosa, è seguita da più di 2 milioni di follower su Instagram, e il suo blog https://leoniehanne.com/ è aggiornato con i prodotti più trendy e i suggerimenti di quando, come e dove indossarli. Il suo segreto è un mix sapiente di generi, per look mozzafiato che attirano gli sguardi ammirati sia degli amanti dello charme “à la française” che dello stile urban contemporaneo teutonico.

3.    The Sartorialist

Scott Schuman, fotografo di moda e fondatore di The Sartorialist, ha cominciato a fotografare la gente di New York perché sfoggiava look interessanti ed esprimeva un certo stile. Attraverso i suoi scatti street style, Schuman cattura oggi momenti autentici di moda nelle strade di tutto il mondo.

The Sartorialist offre una prospettiva unica e ispiratrice su come la moda si manifesta nella vita quotidiana delle persone. Ogni immagine racconta una storia e ti invita a esplorare la diversità degli stili e delle culture che si incontrano per creare un mosaico di espressione individuale.

4.    The Coveteur 

The Coveteur è un blog di moda che offre un’intima prospettiva degli armadi di celebrità, stilisti e influencer. Attraverso fotografie bellissime e interviste esclusive, The Coveteur ti porta dentro i guardaroba più glamour del mondo. Un occhio limpido e un’estetica essenziale che scovano manie, tesori, dettagli nascosti da scoprire un articolo dopo l’altro.

5.    Into The Gloss 

Into The Gloss è una fonte essenziale per gli amanti della bellezza e della moda. Questo blog si concentra sugli aspetti più ricercati del settore, fornendo recensioni di prodotti di bellezza, tutorial di trucco e interviste con esperti del settore. Dallo skincare all’hairstyling, Into The Gloss è la guida ideale per attraversare i tempi con una beauty routine a prova di flash.

6.   The Atlantic Pacific 

Blair Eadie è l’autrice del fashion blog The atlantic pacific: vive in California ed è direttore del merchandising del brand Tory Burch, un altro colosso del fashion system. Il suo stile coglie il meglio della cool attitude della East Coast e della raffinatezza che si respira nella Grande Mela. Seguita da oltre 1,4 milioni di follower su Instagram, è una vera protagonista del mondo della moda. E della comunicazione.

7.   Gala Gonzales 

Fondatrice del sito Amlul, Gala Gonzales coniuga spirito spagnolo con un tocco regale rubato all’estetica londinese. Modella, DJ e fashion blogger, sfiora con giocosità lo stile iberico e lo traduce in look eye catching con il tocco di noblesse targata UK. Ha fondato con lo zio Adolfo Domínguez una linea di abbigliamento ed è stata scelta come modella per brand internazionali, da Loewe a Mango passando per H&M. Su Instagram conta più di un milione di follower, e li merita tutti.

Aggiornati, divertiti, informati

I blog di moda sono diventati una risorsa indispensabile, sia per gli appassionati che per i professionisti del settore. Agli indirizzi citati dobbiamo aggiungere per correttezza e per profondità di preparazione le vere bibbie della moda, dal sito di Vogue a quello di Harper’s Bazaar, passando a Business of Fashion quando abbiamo bisogno di interviste, novità o insight nel mondo professionale.

Sfilata Dior 2023

Chi è e cosa fa il copywriter specializzato nel lusso

Le competenze di un copywriter, la preparazione di uno specialista del lusso: un mix scoppiettante di marketing e paillette.

Mi sono data un titolo difficile questa volta: definire chi è un copywriter oggi è davvero un’impresa non semplice, e farlo aggiungendo a fianco la parola lusso risulta ancora più complesso. Possiamo restringere il campo dicendo che il copywriter è quel professionista dedicato alla scrittura, sia essa per l’advertising offline o online, sia per tutti i media digitali che necessitano di contenuti: dai siti ai blog, dai social alle newsletter fino ad arrivare agli e-commerce.

Il copywriter si dedica con grande flessibilità e pazienza al suo ruolo, passando leggero sopra alla confusione di competenze e proiettato con serenità a interpretare – con i termini più appropriati – l’identità di un brand, qualsiasi sia il brief da risolvere.

Valentino haute couture
Sfilata Valentino haute couture 2023

Io, una copywriter che ama il lusso

Per quanto mi riguarda, occuparsi dei testi digitali come copywriter lusso è un sorprendente equilibrio tra il mio passato, il mio presente e un pizzico di futuro. Ho respirato lusso per tanti anni, in azienda; ho ammirato, invidiato, guardato con gli occhi a cuore tanti abiti e accessori che toccavo con mano lieve come per timore di spezzare un incantesimo. Il mio amore per la moda si rivela essere più una passione per una forma d’arte, di artigianalità altissima, più che il gioco delle tendenze stagionali dal sapore commerciale-vendita-fast fashion.

Sarò anche obsoleta, ma quando vedo alcune sfilate di haute couture non posso che incantarmi beata, ammirando le ore di lavorazione, le dita magiche delle prémiere, il cuore grande di chi dedica intere settimane ad un pezzo unico, fatto più di poesia che di tessuto.

Ricami Dior
Ricami sfilata Dior 2022

Specializzarsi è importante

Impossibile scrivere di qualcosa di così specifico senza avere una preparazione più che seria: per fare i copywriter del lusso, bisogna saperlo riconoscere, capire, raccontare ed esaltare. Bisogna essere parte della dinamica delle collezioni per poter svelare come e dove l’architettura di una sfilata prende forma, quali sono i ruoli e i tempi delle diverse figure.

E ovviamente, possedere uno spiccato senso estetico che possa guidare come un faro nel mare magnum delle parole. Perché la stessa bellezza che gli occhi vedono nelle immagini, deve essere trasmessa ad un testo e percepita dal cuore.

Dior
Sfilata Dior 2023

Parole, lingue, stile

Ogni brand ha il suo tono di voce, un’identità verbale e una personalità cui attenersi con attenzione. Per quanto riguarda il lusso, i testi creati dai copywriter devono seguire regole precise ma super flessibili.
Ai termini e alle espressioni che ogni brand non vuole vengano utilizzati – perché considerati lontani dalla propria esperienza – spesso si affiancano parole da inserire nei testi proprio per definire una perfetta coerenza con il resto della comunicazione. Via libera quindi alla creatività, alle figure retoriche e a giochi di parole che esaltano la bellezza. Ma dentro regole ferree su quantità e qualità dei lemmi.

Il lusso parla una lingua tutta sua. Inglesismi e francesismi sono ammessi con grazia e parsimonia: nel lusso essere stranieri o utilizzare con familiarità più di una lingua è considerato totalmente chic, quindi apprezzato. Il copywriter si può allora divertire con allitterazioni e giochi di senso che l’italiano non possiede, per titoli ad effetto che mescolano più di un linguaggio.

Ricami
Artigianalità e lusso: i ricami a mano

Se sei un manager che cerca un copywriter specializzato nel lusso o nella moda, contattami. Possiamo valutare insieme quali sono le necessità della tua azienda e trovare le strategie migliori per rendere unica la tua comunicazione.

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parole shoes

Vocabolario Couture. Le parole della moda.

Scrivere per la moda è una attività che personalmente trovo piacevole, quasi ludica. Alle mie spalle ci sono anni di ascolto e formazione direttamente negli uffici prodotto, dentro i meandri della creazione e dello sviluppo, nelle pieghe misteriose del merchandising di prodotto. Ci sono letture di volumi di estetica e storia della moda, così come di infinite pagine di riviste e giornali di settore. A scovare terminologia e stile, estetica della parola, effimero e meraviglioso piacere nel sentir soffiare significati che evocano emozioni, bellezza, femminilità, arte. Le parole come mezzo di conoscenza.

Creare testi che rispecchino tutto questo, magari in poche, pochissime parole, non è semplice. L’arte del copywriter è quella di saper parlare al cuore, creare messaggi empatici, diretti. Per la moda ed il lusso si tratta di far sognare, trasmettere emozione, far vivere per un momento il proprio interlocutore in un modo magico.

Le persone non dimenticano come gli altri le hanno fatte sentire. Bill Bernach

L’innamoramento per questo mondo non è stato subitaneo. E’ iniziato in sordina, lentamente, aggirando la mia crudezza di ragazza fino ad affascinare e carpire il mio cuore di donna. Con parole dolci, ricami arditi, forme sognanti. Ho avuto il piacere e la fortuna di vedere e di toccare capi di alta moda, più simili ad opere d’arte che abiti. E lo stupore e la meraviglia di tutto quel lavoro manuale ispira sempre più rispetto, grande ammirazione, fascino infinito.

parole maniche

Alla fascinazione estatica per quello che può essere definito un mondo di immagini e parole, si deve però affiancare una preparazione tecnica, rigorosa, faticosa, incredibilmente amplia. Termini, concetti, strategie, dettagli, lavaggi, trattamenti, tagli, forme. Parole che descrivono con precisione. Cosa differenzia una manica a palloncino da una a petalo? E un cargo pant da un harem? Ogni settore – sport, maschile, femminile – ha le sue caratteristiche. Senza tralasciare gli accessori e soprattutto le calzature, un altro mondo in cui perdersi con passione ed occhi incantanti. Servono parole, per descrivere ciò che risulta da un lunghissimo e spesso silenzioso percorso. Servono parole per raccontare l’impegno, l’ispirazione, il lavoro che si cela dietro ogni pezzo. E’ un lavoro di storytelling in miniatura, cesellato, creato con amore infinito.

parole maniche 2

Vorrei condividere infine questo video di Chanel perchè riesce a rendere limpido il messaggio rivoluzionario di una donna/business che è riuscita nel tempo a creare icone estetiche e linguistiche che hanno attraversato i decenni. E che tutti noi utilizziamo quotidianamente, senza neppure renderci conto di dove e come sono nati.

 

ecoalf fashion

No planet B. Moda ed ecosostenibilità oggi.

Prendendo spunto dalla notizia della apertura berlinese dello store Ecoalf mi sono fatta rapire ancora una volta da ragionamenti e collegamenti tra notizie – avete presente le palline del lotto all’estrazione? – che ultimamente affollano la mia mente.

La tendenza al riciclo e riutilizzo non è una novità nè una notizia. sostenibilità adidasMa le notizie della loro applicazione da parte di molte ed importanti aziende come parte integrante di una strategia di crescita mi rende particolarmente fiera ed entusiasta. Allora ecco che spuntano alla memoria le Adidas Parley, ultime nate da un progetto ecologico più ampio dedicato al recupero della plastica per trasformarla in capi ed accessori ad alta tecnologia. Entusiasmante vedere innovazione e potenzialità economica agire per uno scopo ecologico!

E sempre tra la memoria a breve termine affiora il progetto di Vigga, nato da una madre danese che ha inventanto un concept store per affittare i vestiti dei bambini, da 0 a 3 anni, sostituendoli man mano che crescono. I modelli sono semplici e realizzati in materiali ecologici. Il riuso è una ulteriore garanzia della ecologicità del progetto, che fonde insieme ecologia e sharing economy. Moderno, funzionale e dal contenuto etico altissimo!

A questi valori Stella McCartney aggiunge creatività, eleganza, sartosostenibilità stella mccrialità, il suo stile unico. E il risultato è moda allo stato puro. Senza perdere di vista però l’ambiente: filiera controllata, no fur, materiali il più possibili riciclati o riciclabili, ecosostenibilità. Può non piacere, ma io ho sottolineato mentalmente che questa donna sta trasmettendo al suo business gli stessi ideali che applica per la sua vita privata, e hanno una conseguenza talmente ampia da ricadere sui comportamenti d’acquisto – e  non solo – di migliaia di persone.

Anche la Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI) ha voluto sottolineare l’importanza della visione ecologica in campo fashion, dando vita ai Green Carpet Fashion Awards Italia, evento dedicato ai valori della sostenibilità, svoltosi il 24 settembre in concomitanza con Milano Moda Donna. I più grandi nomi italiani – da Fendi, Giorgio Armani, Gucci, Prada, Valentino – associati a giovani emergenti la cui visione e creatività rappresentano il futuro della moda. Il premio? Una statuetta realizzata da Chopard in oro etico (e sì, esiste anche quello!!). Nel frattempo capsule dedicate a collezioni sostenibili compaiono da Mango, Freitag e H&M. Siamo circondati, ma è una buona notizia.

In un momento in cui la siccità sta colpendo anche un nord Italia abituato ad autunni brumosi, pensare di agire per mantenere questo unico pianeta che abbiamo è un dovere di tutti. Anche della moda.